sabato 29 marzo 2025

Ancora “Cibo” per sopravvivere verso il “Domani”

Rieccoci sul blog per il 1630° Domani dall’esordio, con incipit-anteprima degli editoriali di Ignazi sul «nuovo asse del male» con «Trump, Putin, Erdogan & co» e Penati sull’«occasione persa» dell’opa tedesca dei Berlusconi, poi l’apertura in taglio alto di Azzollini, Iannaccone, Malagutti, Merlo e Tizian sul «caos nei servizi», la fotonotizia di Giro e Palermi sul sisma in Myanmar dove «si teme l’ecatombe», richiami in calce a Malatesta su come «Putin sbeffeccia il mondo (e gli USA)», Casadio su «l’aviaria alla prova di Kennedy jr» e l’esordio di una nuova rubrica di D’Orrico con «Su Houellebecq ho sbagliato tutto», più la manchette ormai da 16 giorni del movimento Sveglia Europa (che vorrebbe una virgola in mezzo, ma vabbè...) a sinistra e il suo titolare Valleverde a destra. 

All’interno Malatesta e il caporedatòr Ferraresi aprono i Fatti, poi Malagutti da Milano e “L’editoriale” di Ignazi, Elena Basso da Buenos Aires e Sebastiani, Palermi da Bangkok e “Il commento” di Giro, Iannaccone accanto a Merlo, Iannaccone (con nome e cognome interi) & Tizian sopra a “L’analisi” di Azzollini, Sara Tirrito da Milano (con un green in corsivo nel titolo, peraltro inutile), Preziosi e Di Giuseppe, per chiudere con le colonne “Italia e Mondo” accanto a Paolo Beria (docente di economia dei trasporti). 

Casadio apre le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) accanto a Penati, concludendo con Piccioni. 

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con D’Orrico ed Enrico Palandri. 

In ultima pagina il promo con QR code del nuovo supplemento mensile a Cibo, in edicola da oggi. 

Allegato a richiesta per un mese a 2,50 euro (con copertina e illustrazioni di Federica De Fazio, richiami in prima alle aperture di Panetta e Ciancio e in calce a Iaccarino, Romagnoli, De Silvestro), è infatti disponibile il 34° supplemento Cibo (indicato con «Anno IV n.2») da 20 pagine curato da Di Giuseppe & Tornielli su «Il gusto dell’orrido». 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con trafiletti biografici degli autori), con l’apertura di Federico Panetta da Milano e Ciancio dallo stesso capoluogo lombardo, il sommario a sinistra e la scheda dell’illustratrice (che realizza stavolta 10 disegni più la cover, a cui si aggiungono le solite due immagini di Campagna, sempre senza biografia), Buscemi, Lamberti, Palmisano da Milano, Iaccarino da Almaty (Kazakistan), Romagnoli da Milano, De Silvestro ancora dalla metropoli meneghina e Verderame, Signoroni da Brescia, Gibertini da Modena, Leo da Corato (BA) e Merlo, Simone Matteis da Torino, le rubriche “Nel carrello” di Maria Panariello di Terra! e “Vino sul divano” di Cossater da Perugia, Santucci e chiudendo come d’abitudine con gli “Assaggini” di Grisendi sopra a Emanuele Bonini da Bruxelles e la tradizionale conclusione di “C’è del fumo in cucina” di Grandi. Anche questo mese un menu ricco e vario, con tanto pietanze ben cotte e immagini succulenti. Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni, come sempre sul nostro account X (ex Twitter, che speriamo presto si liberi del suo attuale proprietario).

sabato 15 marzo 2025

Altre “Finzioni” con “Domani”

Torniamo sul blog per il 1616° Domani di sempre, con incipit-anteprima degli editoriali di Riva sul «cinico paradosso dei sovranisti della pace» e di Azzollini sull’UE con i migranti in cui «l’Unione nega sé stessa» (scritto con l’accento...), poi l’apertura in taglio alto di Delli Santi, De Luca, Ferraresi e Pellegrini sul flirt Trump-Putin «sulla pelle di Kiev», la fotonotizia di De Benedetti e Di Giuseppe sulla «piazza per l’Europa», richiami in calce a Riera su anche Bassanini nel crac Condotte, Giardini sul giovane Kimi Antonelli debuttante in Formula 1, Scarpa sul nuovo capitolo della Biennale, più dopo diversi mesi il ritorno di un’inserzione su tutti i giornali del movimento Sveglia Europa (che vorrebbe una virgola in mezzo, ma vabbè...) a sinistra e il suo titolare Valleverde a destra. 

All’interno De Luca da Kiev da quasi 2 anni e “L’analisi” di Pellegrino avviano i Fatti, poi il caporedatòr Ferraresi e “L’editoriale” interno di Riva, Delli Santi, un’intervista domanda-risposta di De Benedetti ad Anu Bradford (autrice di Effetto Bruxelles) accanto a “L’analisi” di Giro, Di Giuseppe e “L’intervento” di Giuliano Granato (portavoce di Potere al popolo), Merlo e Azzollini, Riera e Vergine, le colonne “Italia e Mondo” di fianco a Malagutti da Milano, per finire con Gloria Riva (ennesimo “cognonimo” a Domani!) sopra a Dalcastagné. 

3 lettere accanto a Giorgia Amato, Anna Colombo & Mario Pezzini del Forum Disuguaglianze e Diversità aprono le Analisi, concludendo con Giardini. 

Riecco 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con un’intervista di Michela Rossi alias Sonno ad Alessandro Martorelli in arte Martoz (copertinista del nuovo Finzioni e curatore dello spazio fumettistico del festival milanese Book Pride) e il ritorno di Scarpa. 

Allegato a richiesta per un mese da stamattina sempre a 2,50 euro, è inoltre disponibile il 35° supplemento Finzioni («Anno IV N.3») sui “venerati maestri”, 24 pagine con copertina fumettosa (sempre senza incipit o editoriale, né titolo e sommarietto) e le scritte di pari grandezza con la firma di Martoz «Finzioni» e «Fumetti». 

All’interno articoli (ognuno con trafiletti biografici degli autori) firmati via via da Berselli (un estratto dalla riedizione di Venerati maestri), Umberto Eco (dal nuovo Elogio del riassunto), il prosieguo del feuilleton di D’Orrico ormai alla diciassettesima puntata, Piero Boitani (dalla prefazione a La follia degli antichi di Pietro Citati), di nuovo un estratto da Racconti scritti da donne nude di Rapone, la colonna con le biografie dei fumettisti ospiti (infilata come sempre dove c’è spazio), Giulia Cavaliere, le 4 pagine extra di Fumetti (da tempo inserto gratuito di Finzioni, sempre curato da Sonno) firmate da Albhey Longo, Marco Caselli, Lowwla alias Lola D’Autilia e Domenico Martino, Camilla Cederna (da Le pervestite), Maria Grazia Chiuri e Oriana Fallaci (entrambe da Processo alla minigonna), Enrico Palandri, Giulia Corsalini, Maria Chiara Rafaiani, Maria Luisa Frisa e infine un racconto del collettivo di 3 autori battezzatosi Montag (come il protagonista di Fahrenheit 451, ovviamente): di nuovo nessuna IA nelle illustrazioni... e non soltanto per questo un altro gran numero. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni, come sempre sul nostro account X (ex Twitter, che speriamo presto si liberi del suo attuale proprietario e che noi non pensiamo proprio di abbandonare).