lunedì 31 ottobre 2022

E per Halloween iniziamo la settimana con un “ponte”

300° Domani dell’anno (e 765° di sempre) in un inizio settimana forse un po’ in sordina per il primo vero “ponte” dell’anno, anche se gli avvenimenti non mancano: richiami a Faggionato, Lucarelli e Rielli, consueto editoriale del lunedì di Maltese sull’opposizione che come sempre ci si chiede «cosa aspetta a coalizzarsi contro la destra» e fotonotizia di Casadio inevitabilmente dedicata alla «vittoria dei negazionisti del Covid» con le insensate decisioni del neo ministro della Salute. In manchette, stabili QR code aggiornamenti e promo Scenari (come in ultima quello con codice QR di Cibo). 

All’interno la cover story di Casadio su «L’insensata voglia di imporre la normalità contro il Covid» (con trafiletto sul ritorno di Fini in tv criticando l’abbandono delle mascherine) prosegue i Fatti, poi con La Giornata in 6 infografiche di Teoldi e Merlo sul ministro Nordio «già scavalcato su carcere e riforma penale», un’intera pagina ancora di Teoldi su come «L’Europa si prepara all’inverno», Faggionato sul «grande assalto alle nomine», concludendo con Muzio da Milano sul vicegovernatore John Fetterman della Pennsylvania, «il gigante che può conquistare il Senato» pur essendo stato colpito da un ictus e anzi forse anche per quello. 

Di Giuseppe sulla «strage di Seoul che si sarebbe potuta evitare» e Cottafavi sui Fumetti di Domani al festival Lucca Comics & Games con Sonno e il suo team aprono le Analisi, poi con un’intervista “classica” (con le domande in neretto) a una testimone italiana della strage sudcoreana di Lucarelli (che in quei luoghi era stata a fine agosto concludendo un viaggio di tre settimane),

4 lettere (senza risposte) e Segre sul sovranismo di Meloni «l’affermarsi della cultura dell’individualismo», Cocco sul sogno di un nuovo ordine mondiale che tiene ancora unite Cina e Russia (al 250° giorno di guerra in Ucraina), Ponti su «Quello che può fare e quello che non farà Salvini» alle Infrastrutture, De Luca sulla curiosa «passione di Meloni per la causa dimenticata del popolo Saharawi» (segnalato anche a Pagina 3) e infine “La settimana della scienza” curata da Bignami e illustrata da Campagna. 

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con un racconto di Ricci illustrato (ed è la prima volta) da una «rielaborazione Domani» dal repertorio Pixabay e Rielli su Vitaliano Trevisan che «ha parlato la lingua delle prostitute nigeriane». Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

domenica 30 ottobre 2022

Domenica di sole, ma con poche schiarite

Richiami in alto al diretòr, Iannaccone e Pastoureau, editoriale di Villa sul Covid con la normalità non imponibile per decreto (incredibile occorra dirlo), apertura di Faggionato sulla «bomba Monte dei Paschi che il governo prova a nascondere» e fotonotizia (bordata di rosso) di Veronica Raimo sul «Celebrare certe donne al potere». In manchette, stabili QR code aggiornamenti e promo Scenari (come in ultima quello con codice QR di Cibo). 

All’interno “Forse non tutti sanno che” e il diretòr sull’incredibile difesa... da conflitto d’interesse del conflitto d’interesse di Crosetto proseguono i Fatti, poi con Di Giuseppe sui “vicini ingombranti” del governo Meloni e Attanasio sugli stereotipi che il 32° Dossier statistico immigrazione mostra impediscono di capirla, La Giornata in 7 news e Trocchia sull’ascesa del ministro Sangiuliano, De Luca sull’ennesima svolta di Gianfranco Fini e Assael di LechLechà sulla riconciliazione inesistente «senza un atto di conversione», Tizian sulla Lega nordista che sfida il partito autonomo di Salvini e Alfredo Roma su Meloni che «su evasione e tasse non sa di cosa parla», finendo con Cecilia Ferrara su Immobiliare.it che vuol trasferire lavoratrici invalide e incinte (ma naturalmente non lo dice negli spot tv). 

3 lettere (aperte da un Diritto di replica dall’Agenzia Accise a cui risponde laconico il vicedirettò Fittipaldi) e “Il cannocchiale” di Risso sul cambio di abitudini degli italiani per l’inflazione aprono le Analisi, poi con Cappuccio sull’ostilità di Togliatti e Berlinguer per la socialdemocrazia «alla radice della crisi del PD» e “Genitori e non solo” della sempre twittarolissima Pezzali con immagine-logo di Campagna, Iannaccone sul Nutriscore che «sta accendendo un semaforo sulla strada della sovranità alimentare», “Areale” di Cotugno e infine Cotroneo da Rio de Janeiro sulle fake news di Bolsonaro per raggiungere Lula. 

Un estratto da Bianco di Michel Pastoureau apre le Idee, poi con Veronica Raimo su come «Celebrare certe donne al potere è l’opposto del femminismo», la pagina degli editor con “La posta del cuore” di Pilotti illustrata da Campagna (compreso il caratteristico tocco di rosso nel titolo, quello sotto al disegno a mo’ di dida e il disegnino di una busta) e “La classifica dei libri” commentata da Cottafavi, per concludere con la regista Elisa Fuksas attorno al suo romanzo Non fiori ma opere di bene

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

sabato 29 ottobre 2022

Un po’ di “Cibo”, anche per la mente (e ce n’è bisogno...)

Appassionato editoriale di Urbinati sull’essere e il fare opposizione, fotonotizia di Fittipaldi & Tizian su Crosetto con apertura di Zini su come modificare la legge sul conflitto d’interessi per evitare casi simili, richiami ancora al vicedirettò Fittipaldi, Lucarelli e Siti, manchette con QR code aggiornamenti e promo Scenari (il supplemento settimanale uscito ieri: in ultima c’è quello con codice QR per il nuovo mensile Cibo uscito oggi). Da qualche giorno un breve articolo presenta sul web (rilanciata dai social) la prima pagina del giornale: una bella iniziativa che appoggiamo totalmente e può allargare il cerchio dei lettori anche solo potenziali.

All’interno “Forse non tutti sanno che” e Merlo sul «quasi pronto» sottogoverno Meloni proseguono i Fatti, poi con il duo di mastini Fittipaldi & Tizian nella loro inchiesta al terzo round su Crosetto e un’intervista “classica” (con domande in neretto) di Merlo a Luigi Manconi sulla querela del ministro evidente «atto intimidatorio», Preziosi sul “congresso costituente” che divide il PD e Ricci sul nuovo disegno di legge proposto da Zan, De Benedetti ancora sul caso del marito di von der Leyen e Bracci sul rinnovo del patto scellerato con la Libia sui migranti, La Giornata in 7 news e De Luca su Musk che infine ha acquistato Twitter, chiudendo di nuovo con Fittipaldi sul fedelissimo grillino «Minenna e le accuse del Tesoro su supercar, yacht e sprechi»

3 lettere (senza risposte) e Balassone sul «turbo Twitter di Musk» aprono le Analisi, poi con Lucarelli su «L’ipocrisia dei partiti che scoprono i manganelli della polizia sugli studenti», Penati sulle 4 incertezze che incombono sul futuro dell’economia per chiudere con Cocco sull’ormai prossima quarta crisi di Taiwan. 

“Cose da maschi” di Giammei sempre illustrato da Falzone sulla virilità neofascista apre le Idee sopra alla mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, poi con Siti su «L’intimità della stanza in cui Berlusconi dice l’inconfessabile» e Scarpa su Rosi Braidotti, suo secondo articolo sui libri autobiografici dei filosofi contemporanei dopo quello del 4 ottobre

Allegato a richiesta per un mese da oggi a 2,50 euro (con copertina e illustrazioni di Mario Sughi in arte nerosunero dopo quasi un anno di assenza e richiami a De Marco più Martini, Santucci, Niola), il 5° supplemento Cibo da 20 pagine — che per la consueta follia burocratica della distribuzione che dopo il primo numero l’ha fatto ripartire da 1 viene indicato come n.4... — curato da Sonia Ricci ancora con un editoriale sul tema della pizza «lontano da Napoli» accanto al sommario a sinistra (dopo un’apertura di Dario De Marco e ormai senza più “Diapositive dal mondo”) e la scheda biografica dell’illustratore (che firma come ormai tradizionale 8 disegni più la cover e l’autoritratto, a cui si aggiungono i soliti 3 di Campagna, sempre privo di biografia...). 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con brevi trafiletti biografici degli autori) di Lavinia Martini (2 articoli), Martinelli da Milano, Viola Parentelli, Ciancio da Milano, la “Parola al fotografo” con Di Lorenzo, il giurista Michele Antonio Fino, 2 consigli su “Cosa leggere”, Fabio Ciconte di Terra!, Di Giuseppe, Lorenzo Santucci da Beirut (Libano), un estratto da Uova di Hitonari Tsuji, Montagnoli, Cossater da Perugia, la sempre brillante pagina “Ius cibi” sui cibi etnici con segnalazioni di Edoardo Cervigni da Milano, Giovanni Puglisi da Roma e Signoroni da Torino, Ferlan, Niola e “C’è del fumo in cucina” di Grandi.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

venerdì 28 ottobre 2022

E intanto, gli “Scenari” di Israele

Anche oggi partenza con richiami a De Benedetti (sempre attivissima e impeccabile), il diretòr e Morando, poi un editoriale di Ignazi su «Da dove arriveranno i primi problemi per Meloni», apertura di Cotugno riguardo al Emission Gap Report dell’Onu sul global warming e fotonotizia (bordata di rosso) di Fittipaldi & Tizian sull’ennesimo scoop ancora sull’operato di Crosetto. In manchette stabili QR code aggiornamenti e promo Politica (più in ultima pagina il promo con codice QR per Scenari, disponibile da oggi). 

All’interno un altro scoop di Merlo sul veto del Quirinale al «pupillo di Berlusconi che ha inguaiato Meloni alla Difesa» e come «Giu.Me.» sull’accelerazione per i sottosegretari «per frenare Lega e FI», di fronte al vicedirettò Fittipaldi con Tizian sui 200 milioni a Crosetto dall’azienda che abbatte droni, poi “Forse non tutti sanno che” e Iannaccone sui cavilli del regolamento usati dalla maggioranza per controllare la Camera, Faggionato sul piano per cancellare le misure anti evasione promesse all’UE e Di Giuseppe sul rischio per Di Maio di dover usare lo scudo dell’immunità parlamentare, La Giornata in 7 news e De Benedetti sul marito di von der Leyen dimessosi dal centro finanziato dal PNRR, Preziosi sull’opposizione solitaria scelta da Letta e 2 pagine “in longform” dello storico Marco Mondini a cent’anni dalla Marcia su Roma con trafiletto sul suo libro Roma 1922.

3 lettere (senza risposte) e un editoriale interno del diretòr sulla replica di Crosetto che «dice molto sui rapporti tra politica e media» avvia le Analisi, poi con Muzio da Milano sulla strategia di Biden «per contenere i danni al midterm»,

l’ex ministro Visco sulla lotta all’evasione («ancora il grande buco nero politico e culturale della destra italiana») e Bruni sulle risposte vaghe della BCE, chiudendo con un altro articolo estratto da un supplemento a richiesta, in questo caso il 5° Cibo in edicola da domani (ma già da ieri in distribuzione alla fiera Buonissima di Torino) firmato da Niola sul film The Menu con trafiletto sul supplemento di Domani curato da Ricci. 

Di nuovo 2 articoli in 2 pagine3 per le Idee, con una bella intervista “classica” (con le domande in neretto) di Annalia Venezia da Milano al pugile «lontano dai cliché della strada» Guido Vianello e il sempre grande Morando da Trieste sul «folle mondo degli ufologi nella svolta leggendaria del 1978» (che non è lo sbarco italiano del celebre anime dei robot giganti di Goldrake, anche se...). 

Allegato a richiesta per una settimana da oggi a 2,50 euro (con richiami in calce a Rascaglia & Sergi, Palombino, Filippi) il 29° supplemento Scenari (sempre senza correggere l’errore di numerazione che dopo il doppio n.5 lo fa indicare con il n.28...), curato dal caporedatòr Ferraresi su «Il piccolo gigante del medio oriente» (senza maiuscole come abituale per Domani) al voto per la quinta volta in tre anni e mezzo, con copertina illustrata di nuovo da De Amicis. 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con i brevi trafiletti biografici degli autori) dell’analista Lorenzo Zacchi, Nicolò Rascaglia & Sabrina Sergi, Cocco, Sebastiani, Lerner, il giurista Fulvio Maria Palombino, l’analista Eleonora Poli, Benedict Rogers da Londra (in inglese 2 settimane fa su Persuasion) e una sintesi da Sahel di Camillo Casola. Purtroppo (come noto per noi è sempre un colpo al cuore...) ancora niente pagina delle infografiche «I dati di Scenari» né suggerimenti «Per capire» di libri, podcast e serie tv, però con due mappe di Dapiaggi e una da 2 pagine della collega De Amicis, con all’interno il una pagina di promo con QR code a Finzioni e in ultima quella di DopoDomani.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

giovedì 27 ottobre 2022

Ed ecco il 45° “DopoDomani” (17° nipotino non pervenuto)

Si parte con richiami a De Benedetti, De Luca e Greppi, editoriale del diretòr sull’Italia «Paese fondato sul conflitto di interessi» (nessun conflitto e tanti interessi, verrebbe da dire), apertura di Merlo sull’intervento di Berlusconi al Senato e fotonotizia (bordata di rosso) del “duo di mastini” Fittipaldi & Tizian sui milioni di euro incassati da Crosetto da Leonardo. In manchette riecco QR code aggiornamenti e promo Politica (con in ultima pagina quello con codice QR del nuovo DopoDomani disponibile da oggi). 

All’interno “Forse non tutti sanno che” e De Benedetti sul bilaterale franco-tedesco proseguono i Fatti, poi con il vicedirettò Fittipaldi con il fido Tizian sul macroscopico conflitto d’interesse di Crosetto (che fra l’altro si è scoperto spostato all’ultimo grazie alla moral suasion di Mattarella dall’iniziale destinazione al Mise per evitarne uno ancor più scandaloso, ed è davvero incredibile), Iannaccone sul «tenersi stretti» i No-vax di Meloni

e Bolzoni sullo scandalo del «maxi processo al rallentatore» in Sicilia, La Giornata in 7 news e Holgado su Putin che «simula la guerra nucleare», ancora De Benedetti sul blocco navale che «Meloni si inventa che è made in UE» concludendo con il ritorno dopo oltre 6 mesi di Notarianni, sul ministro Piantedosi che «vuole lasciare morire in mare i naufraghi». 

Un nuovo articolo di Maestri su storia e simboli di partito (qui della Lega) e Faggionato sul tetto al contante («la destra sta dalla parte degli evasori») avviano le Analisi, De Luca sul “quiet quitting” che preoccupa le aziende («Lavorare solo quello che serve», per molti una specialità) e Seghezzi su «Tutti gli ostacoli per riformare il reddito di cittadinanza»,

3 lettere (senza risposte) e il sempre geniale caporedatòr Ferraresi sul «Metaverso di Conte» dove «la vecchia logica non vale» e «Per questo Meloni lo teme», un gran pezzo della sempre twittarolissima Pezzali su «Chi ha titolo in Italia per predicare una società fondata solo sul merito?» e Francesco Zizola (che sabato riceve in diretta streaming il Premio Roberto Morrione 2022) su «Immigrazione e informazione, siamo tutti sulla stessa barca», l’estratto cartaceo dalla newsletter paneuropea “European Focus” con Michal Kokot di Gazeta Wyborcza, Nelly Didelot di Libération, Marton Gergely di HVG e il trafiletto con QR code sul servizio, concludendo con una prima volta: un estratto dal nuovo Scenari di domani su Israele (sulla sua paura “al cuore” del nucleare iraniano). Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con lo storico Carlo Greppi sulla Marcia su Roma («oggi la organizzerebbero sui social»)

e Riva sul «segreto della grande editoria» cioè la «felicità dello scontro». 

Allegato a richiesta, il 38° DopoDomani cartaceo e digitale (dei 45 finora realizzati, anche se dopo i primi esperimenti saltuari sotto la testata si legge “Speciale 41”... il 17° nipotino annunciato in Senato dal rientrante Berlusconi per fortuna non c’entra) raccoglie tre articoli inediti e ristampe di fumetti già pubblicati sotto l’eloquente titolo “Halloween”, una bella copertina di Nora e approfittando dell’avvio di domani del grande festival Lucca Comics & Games. 

All’interno un racconto inedito di Ricci e uno di Lamberti che fanno da cornice a un bel pezzo di Tagliaferri, 2 tavole di Aimone l’Airone di Marinaccio, ancora Ricci illustrato da Campagna sul fascino dei cimiteri, nonché ristampe di fumetti firmati (purtroppo ancora scriteriatamente senza un indice che dia indicazioni senza dover riconoscere le firme quando esistenti, almeno scrivendo i nomi in ordine cronologico – visto che non seguono nemmeno l’alfabetico – in copertina...) via via da Gianluca Giovannini in arte Giangioff, Ivan Manuppelli in arte Hurricane, Vincenzo Filosa, Davide Bart Salvemini, Michele De Stefano, Nova Sin e Simone Tso (al secolo Montozzi, sempre più incredibilmente nemmeno segnalato nell’elenco casuale in copertina: colpa senz’altro della fretta, ma non proprio un evento simpatico...). 

In ultima pagina, il promo con QR code del supplemento mensile Finzioni

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

In serata, il diretòr torna in studio a Otto e mezzo su la7. con tanto di coda polemica su Twitter (nonostante la partecipazione impeccabile, ma tant’è):

mercoledì 26 ottobre 2022

«Soltanto il solito comizio di destra» (cit.)

295° Domani dell’anno (e 760° di sempre), con richiami a Peloso, Romanelli e Balzano, editoriale di Pasquino su «una visione alternativa» contro la destra (chissà mai che la sinistra lo capisca) e apertura di Preziosi sul «solito comizio di destra» visto alla prima fiducia alla Camera, senza fotonotizia né tantomeno manchette (come avvenuto soltanto un paio di volte o poco più in occasione di sovracoperte...), un curioso “esperimento” peraltro in coincidenza di un blockout elettrico serale, che non ha comunque pregiudicato la chiusura e l’invio del giornale in tipografia, sull’app e sullo sfogliatore digitale. A noi tutto quel bianco più che pulizia dà il senso di vuoto, meglio dell’inutile Meteo ma peggio del QR code e promo supplementi (più che altro ci sembra uno spreco di spazio in cui poter dare più informazioni...). 

All’interno “Forse non tutti sanno che” e Merlo sui rapporti nella maggioranza proseguono i Fatti, poi con il ritorno delle colonne di approfondimento specifico ma non su politici bensì argomenti (firmate Cotugno, Di Giuseppe, Faggionato e Ricci) nei «70 minuti di ovvietà trovate online per piacere un po’ a tutti», La Giornata in 7 news e Iannaccone sul parlamento dopo il taglio degli eletti, ancora Merlo sulla mossa disperata del PD («Cartabia per strappare il Csm alla destra») e l’opportunità per la sinistra secondo il filosofo Sergio Labate, Ricciardi sull’Italia «spaccata sui risparmi» energetici nei vari comuni (figurarsi!) e come «Va. Ric.» sul rigassificatore di Piombino, Peloso sulla preghiera del Papa «grido contro l’escalation» e Grieco dal Vaticano su Meloni nostalgica (anzi, “papaboy” visto che non vuole il femminile...) per Giovanni Paolo II, Giro sul «negoziare la pace anche rimanendo schierati per l’Ucraina» (al 245° giorno di guerra) e Moretti in fact checking sugli «italiani stanno con Kiev» detto da Zelensky, finendo con Holgado sul nucleare usato da Putin «per controllare i Paesi amici» e Attanasio sul corteggiamento ucraino dell’Africa «per farla allontanare da Mosca». 

3 lettere (senza risposta) e un editoriale interno del diretòr sulle promesse di Meloni agli evasori «e non sa di che cosa parla» aprono le Analisi, poi con Romanelli sulla «democrazia in bilico tra scelta popolare e competenza», Azzollini sui veri obiettivi politici dietro i nuovi nomi di alcuni ministeri e Grandi sulla sovranità alimentare «questione di rapporti di forza», per chiudere con Signorelli sul fallimentare metaverso in cui vuol costringerci a vivere Zuckerberg. 

2 articoli in 2 pagine per le Idee, anche se tra il diretòr illustrato dalla cover di Nora per il nuovo DopoDomani speciale Halloween in uscita domattina (già stasera per gli abbonati) sui Fumetti di Domani alla fiera Lucca Comics & Games (che si apre... dopodomani) e un opinione sul termine “merito” dello scrittore Marco Balzano s’infila la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni. In ultima pagina il promo con QR code del supplemento del venerdì Scenari. Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

martedì 25 ottobre 2022

Voto di fiducia, ma mai fidarsi troppo

Editoriale di Urbinati sul «pericolo del nuovo nazionalismo modello Meloni», fotonotizia (bordato di rosso) che per la prima volta comprende due articoli (firmati Iervolino e Holgado) e apertura in taglio medio di Merlo sul “discorso della premier” (come dice l’occhiello, giustamente per “della” – anche se notoriamente Meloni preferisce il maschile – e nient’affatto per “premier” che in Italia non esiste). Richiami in calce a Faggionato, Pepicelli e Raimo (raro caso consecutivo per 2 giorni di fila), in manchette abituali QR code aggiornamenti e promo Politica (unico supplemento segnalato sul cartaceo).

All’interno “Forse non tutti sanno che” e Trocchia sul doppio lavoro di Cingolani prosegue i Fatti, poi come «Ne. Tro.» sul governo «come sempre appeso ai guai giudiziari di Berlusconi» e Ricciardi sul litigio per la delega alla Cooperazione (scandalo putiniano nello scandalo, verrebbe da dire), Di Giuseppe sul nipote-cognato Lollobrigida che «vuole la sovranità ma non sa di cosa sta parlando» e Petrillo sui «sette ministeri da riorganizzare col rischio del caos», Iannaccone sull’avvio della «battaglia navale» (tragicamente ironica) di Salvini e Bragantini sull’atlantismo della destra «minaccia per l’Europa», La Giornata in 7 news e l’esordio di Angela Gennaro su burocrazia e ricorsi che calano il silenzio sulla violenza di genere, un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Faggionato all’economista Per Espen Stoknes, Massimiliano Iervolino (segretario dei Radicali Italiani) sul «vero regalo di Berlusconi a Putin» Pichetto Fratin e Holgado sullo stesso ministro che omaggiò i separatisti del Donbass, Peloso sulla diplomazia per la pace della Comunità di Sant’Egidio e infine Graziano sulla forza di Xi Jinping «specchio della debolezza della Cina». 

4 lettere (senza risposte) e Bolzoni sulla foto di Gualtieri con il boss della mafia a Ostia apre le Analisi,

poi con De Benedetti sul neo premier (lui, sì) britannico e Castellani sulla “culture war” di Meloni,

l’altro esordio dell’islamologa Renata Pepicelli sulla lunga ondata femminista dietro le donne iraniane e infine Fontanelli da Milano sulla lotta di liberazione dal gas che «ci combatte anche coi cavi sottomarini»

2 articoli in 2 pagine per le Idee, con il sempre pacato Raimo sull’idea di merito del ministro Valditara «invecchiata male» e una nuova intervista di Insolia a un collega, stavolta «l’americana» (che poi sarebbe statunitense, ma vabbè...) Jackie Polzin per Quattro galline

Lungo la giornata, oltre al liveblog sulla fiducia alla Camera altri spunti e segnalazioni,

con il primo blackout di redazione (e il primo nostro tweet quadruplo, quasi un thread).