domenica 30 aprile 2023

30 anni dopo Pio La Torre, gli affari dall’Antiriclaggio

Domani cartaceo con un po’ troppe distrazioni (seppur sempre notevole), avviato dopo oltre 2 settimane subito dall’editoriale (di Trigilia, sul «dare di più ai ricchi» che di certo non aiuterà i più poveri) e l’apertura di De Luca sul perder tempo sul MES prendendosela con poveri e lavoratori, nuova fotonotizia (rossobordata) di Pugliese sulla potente brigata Wagner, i richiami in calce a Tizian & Trocchia, Penati e Bignardi, più l’usuale manchette di QR code aggiornamenti e promo del nuovo Scenari

All’interno la mezza pagina esterna “Italia” (sottotestatina centrata tra le due colonne, di nuovo funestate dal filetto tutt’altro che sottile...) prosegue i Fatti accanto a Di Giuseppe sul conflitto governo-sindacati, poi con un’intervista “classica” (con domande in neretto) di Preziosi alla vicepresidente dell’europarlamento Pina Picierno e Labate sul futuro delle culture politiche del PD, Merlo sul già fallimentare Nordio tra «inciampi, ingenuità e nemici», Tizian & Trocchia sui sospetti dell’Antiriciclaggio «sugli affari tra Silvio e Dell’Utri», la mezza pagina “Mondo” esterna (senza filetto ma con l’incredibile assenza della sottotestatina...) e “Areale” di Cotugno da Milano, Cocco sulla scommessa di Xi «sul declino americano» (che sarebbe sempre per «statunitense», ma vabbè...) e Cipolletta sul nostro mondo «passato dall’efficienza alla sicurezza», per chiudere con 2 ottime pagine di Pugliese (purtroppo segnalate già dalla testatina Analisi, mentre font e sommarietto le rivelano palesemente ancora nei Fatti...) con mappa di Mannucci sui «confini dell’impero Wagner» con gli altri mercenari fuori e dentro la Russia. 

5 lettere (senza risposte) e “Il cannocchiale” di Risso sul lavoro per la Generazione Z iniziano realmente la sezione Analisi, poi con Penati sull’ottimismo del Def che allegramente «non può reggere la realtà dei fatti» e infine Vian sulle radici pre-luterane del conflitto ecclesiale Italia-Germania (con due vistosi refusi).

Le Idee si aprono con de Seta sulla mostra romana delle «immobili acrobazie» di Giulio Paolini e la sempre twittarolissima Pezzali su genio e impostura nelle banche, poi la pagina degli editor, con “La posta del cuore” di Pilotti illustrata da Campagna (e il caratteristico tocco di rosso nel titolo, quello sotto al disegno a mo’ di dida)

e “La classifica dei libri” commentata come sempre da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna, per finire con l’esordiente dopo Finzioni Daria Bignardi sul (celebrato ovunque, data la peraltro nomina a direttore del Salone de Libro...) Annalena di Annalena Benini, «Una Etty Hillesum romagnola che cercava l’assoluto». 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

sabato 29 aprile 2023

Ancora “Cibo” per la mente (e quanto ce n’è bisogno!)

Ancora richiami alti (a Preziosi, Bruni e Cavaliere), editoriale di Giro sulla Cina «adesso davvero in campo», apertura di Merlo sul negoziato di Meloni in UE e nuova fotonotizia (rossobordata ma in bianco e nero, per essere meglio in tema) di Tizian & Trocchia sulla vera trattativa «tra Fininvest e Dell’Utri», con manchette di QR code aggiornamenti e promo del nuovo Scenari in edicola da ieri. 

All’interno la mezza pagina esterna “Italia” (sottotestatina centrata tra le due colonne, di nuovo funestate dal filetto tutt’altro che sottile...) prosegue i Fatti accanto a De Luca su Giorgetti «a rassicurare l’Europa», poi Iannaccone sul flop del Def «solo incompetenza», Imberti sulla «logica del cerchio magico», Preziosi sulla «rivolta dei cattodem» (titolo non improprio ma un po’ forzato...) e Cottafavi su «Quelli che non hanno visto arrivare l’armocromia», Tizian & Trocchia sulla «vera trattativa» dalle carte segrete dell’Antiriciclaggio, De Benedetti sull’UE contro le disuguaglianze e Sebastiani su Meloni a Londra apprezzando il piano anti migranti, l’esordio di Giorgio Mannino sul BarConi di Palermo gestito da migranti, la mezza pagina “Mondo” esterna (sempre con sottotestatina centrata tra le due colonne e senza filetto, da uniformare all’altra...) e Riva su Macron fischiato allo stadio, Peloso sui «due registri del Papa in Ungheria» e ancora De Luca sulla nuova ondata di missili sull’Ucraina, chiudendo con Attanasio sul Sudan e Creta sui profughi «Costretti a fuggire e a fare scelte impensabili». 

Bruni sull’emergenza dei debiti UE apre le Analisi sopra la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, subito chiuse con 3 lettere (senza risposte) e la brand strategist Simona Ruffino (di cui un corsivo in calce segnala l’uscita del saggio Neuromarketing etico) sulla discussa – a dir poco – campagna per il turismo italiano all’estero. 

Il caporedatòr Ferraresi retroscenista sulla cacciata di Tucker Carlson da Fox News apre le Idee accanto a “Faccio cose, vedo gente a Milano” di Annalia Venezia, poi un rientrante (a parte Finzioni, dopo mesi) Zanni sul culto di Cristina Campo a cent’anni dalla nascita

e infine Cavaliere sullo «spazio bianco e libero delle canzoni» nei film di Nanni Moretti (a cui anche Damilano ha chiesto lumi in tv).

Allegato a richiesta per un mese da oggi a 2,50 euro (con copertina e illustrazioni di Gloria Di Bella e richiami in prima a De Marco, Venco, Bressanini, Ciancio), è disponibile l’11° supplemento Cibo (indicato «Anno II n.4») da 20 pagine curato da Di Giuseppe & Tornielli a tema «Carne fresca». 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con brevi trafiletti biografici degli autori), con un’apertura di Dario De Marco e una colonna di Zini, seguìti dal sommario a sinistra e la scheda biografica dell’illustratrice (che firma come sempre 8 disegni più la cover e l’autoritratto, a cui si aggiungono 2 di Campagna, sempre senza biografia), Venco da Milano, Iannaccone, Luca Bassi da Bergamo, Sala da Hong Kong, Eugenio Signoroni da Torino, Ferlan, Tornielli, Azzollini, il divulgatore scientifico Dario Bressanini, Santucci, Ciancio, Tommaso Meo (con 2 consigli librari), Francesco Imperato & Andrea Pennacchi, quindi le rubriche “Nel carrello” di Ciconte di Terra!, “Vino sul divano” di Cossater da Perugia, “La parola al fotografo” con Di Lorenzo, “Riso amaro” di Lucio Palmisano da Milano, “Dimenticarsi lo splatter” dello storico Francesco Buscemi e “C’è del fumo in cucina” di Grandi. Confermata l’assenza della pagina “Ius cibi” sui cibi etnici con segnalazioni dall’Italia e la rubrica “Non è più il pane di una volta” di Montagnoli. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

venerdì 28 aprile 2023

Altri “Scenari”, ma un po’ sempre gli stessi

940° Domani dall’esordio ancora con richiami alti, a Preziosi, Riva e Roach, editoriale di Urbinati sullo «spartiacque tra essere o non essere antifascisti», apertura di Merlo sulla figuraccia del Def bocciato e una rientrante fotonotizia (rossobordata dopo 2 settimane) di Tizian & Trocchia di nuovo su Baiardo, più manchette di QR code aggiornamenti e promo di Scenari in edicola da oggi. 

All’interno la mezza pagina esterna “Italia” (sottotestatina centrata tra le due colonne, ancora funestate dal filetto tutt’altro che sottile...) prosegue i Fatti per il terzo giorno di fila accanto a De Benedetti (su Bonaccini tra europee e regionali), De Luca sull’opposizione riunibile attorno a «salute, salari, diretti e migranti» e Lorenzo Guerini del PD in risposta a Damilano sui cattolici dem dal «coraggio della mediazione», Preziosi sul governo «impantanato nella Rai» e un’intervista “classica” (con le domande in neretto) sul tema all’ex procuratore antimafia Cafiero de Raho, Holgado sul flop già mondiale di Santanché al turismo e ancora Merlo sul M5s in cerca di un posto per Bonafede, Tizian & Trocchia sulle conferme di Baiardo su Berlusconi e una colonna di Bolzoni sul «salto mortale da Pio La Torre a Schifani» dell’eurodeputata PD Caterina Chinnici,

la mezza pagina “Mondo” esterna (sempre con sottotestatina centrata tra le due colonne e sempre senza filetto, che dovrebbe contagiare l’altra...) e Giro sull’ONU rimasto in Sudan, per finire – anche se la testatina erroneamente parla già di Analisi... – con D’Aprile su Erdogan con le donne

e l’esordio di Valeria Costa su Meloni a Londra. 

4 lettere (senza risposte) e l’economista Maurizio Pugno sui problemi latenti che emergono dai social aprono realmente le Analisi, poi con Azzollini sulla pillola gratis a rischio marcia indietro di Aifa e politica, già concludendo con Riva sull’informazione di guerra uccisa perché con «testimoni scomodi» e Della Seta & Ferrante sulla svolta green ignota a Confindustria.

Massimi sul nuovo crime italiano sbarcato in tv (con ritorno dell’«Elaborazione grafica Domani» in inedito e appropriato sfondo giallo) apre le Idee,

a chiudere poi con un estratto da Wanted! di Mary Roach (con trafiletto minimalista sul libro). 

In ultima pagina, il promo con codice QR del supplemento Cibo in edicola domattina (stasera per gli abbonati) con i disegni — purtroppo non indicati al di fuori di quelle pagine — di Gloria Di Bella.

Allegato a richiesta per un mese a 2,50 euro (e richiami in calce a Congiu & Onnis, Kuo, Giro), è disponibile il 42° supplemento Scenari (con numerazione annuale n.4), sempre curato dal caporedatòr Ferraresi sulla «Guerra globale a Taiwan». 

All’interno articoli inediti (con i trafiletti biografici degli autori) dello storico Stefano Pelaggi, Cocco, le analiste Francesca Congiu & Barbara Onnis, un’intervista “classica” di Pelaggi al rappresentante di Taiwan in Italia Vincent Y.C. Tsai, le analiste Simona Grano, Laura Momesso, Silvia Menegazzi, Raymond Kuo (in inglese 3 mesi fa su Foreign Policy), il ricercatore Clément Masselin (con trafiletto sulla Summer School dello Spykman Center in Toscana a giugno), e Giro, più 5 mappe di Dapiaggi (di cui tre in una pagina, prima volta per Scenari), una da 2 pagine del collega Mannucci e in ultima pagina il promo con codice QR del supplemento mensile Politica (anche se vorremmo sempre rivedere quello con tutti i supplementi feticisticamente ben in mostra o almeno le infografiche con «I dati di Scenari» come dei suggerimenti «Per capire» di libri, podcast e serie tv...). 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

In serata, il fondatòr torna in studio a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale).

giovedì 27 aprile 2023

Ancora alle prese con PNRR e MES (gli arieccoli)

115° Domani dell’anno, con richiami in alto a Iannaccone (il cui nome di battesimo viene però scritto «Setfano»...), Casadio e Sbrojavacca, editoriale del direttò sul costruire l’alternativa «un dovere morale», e apertura di Merlo su PNRR e MES, ancora senza fotonotizia e con manchette di QR code aggiornamenti più promo di Finzioni

All’interno la mezza pagina esterna “Italia” (sottotestatina centrata tra le due colonne, funestate dal ritorno del filetto e pure tutt’altro che sottile...) prosegue i Fatti ancora accanto a De Benedetti sul “nuovo” patto di stabilità, poi con De Luca sull’Italia tornata «brutto anatroccolo» per «Debito, btp e ritardi sul PNRR» e Pisauro sulle regole europee che «non ci salveranno da noi stessi» (al contrario di come speravamo in tanti!), Iannaccone sull’ennesimo annuncio caduto nel dimenticatoio stavolta per i giovani e una retroscenista Ricciardi sui ghostwriter dell’ormai celebre lettera di Meloni al Corriere della Sera, ancora Merlo sul CSM e Pellegrino sulla coerenza insegnataci dalla Resistenza, Preziosi sulla «Margherita 4.0» in animo di Renzi e l’eurodeputata PD Beatrice Covassi sulla forza «nella fusione di diverse culture», Peloso sul Papa dal “nemico” della pace Orbán e Cotugno da Milano sulle «due parti in commedia degli USA» svelate da John Kerry, la mezza pagina “Mondo” esterna (sempre con sottotestatina centrata tra le due colonne e sempre senza filetto, che dovrebbe contagiare l’altra...) e Attanasio sul Sudan,

per chiudere con Holgado sull’insuccesso della conferenza a Roma per la ricostruzione dell’Ucraina e il capo redatòr Ferraresi (probabilmente di fatto anche vicediretòr, anche se il colophon continua a non segnalarlo...) sul bluff cinese per un supposto piano di pace, citato peraltro anche nel podcast “Morning” de Il Post

5 lettere (senza risposte) e lo psichiatra Santino Gaudio sulle regole del TSO (anche lui citato e ampiamente a “Morning”) aprono le Analisi, poi Casadio sugli effetti della pandemia, la pagina “European Focus” con Viktoria Braeuner di Tagesspiegel, Linas Kojala dello Eastern Europe Studies Centre, Mari Eesmaa di Eesti Päevaleht e il codice QR per ricevere la newsletter paneuropea, concludendo con Felice sul 25 aprile “divisivo” perché «L’Italia non ha fatto i conti con il fascismo» e la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni.

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Giovanni Giovannetti sui patrioti osovani (dai repubblichini a Gladio!) esaltati da Meloni ancora nella lettera al Corriere e la ricercatrice Elena sul nuovo libro postumo L’animale della foresta di Roberto Calasso, citato anche da Radio 3. Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

mercoledì 26 aprile 2023

Passata la festa, gabbato il patriota?

Nuovi richiami in taglio alto, a Mazzone & Serughetti, Bragantini e D’Antona, editoriale di Pasquino sulla «vera lettera della premier ai veri patrioti» e apertura di Preziosi su Mattarella che «oscura Meloni e La Russa», tornando senza fotonotizia e mantenendo l’ormai usuale manchette di QR code aggiornamenti e promo di Finzioni

All’interno la mezza pagina esterna “Italia” (sottotestatina centrata tra le due colonne, grazie al cielo rimanendo senza filetto) prosegue i Fatti accanto a De Benedetti sulle manifestazioni del 25 aprile, poi con Raimo ancora sulla «lettera Frankenstein» (nel titolo del cartaceo clamorosamente scritto senza la prima N...) di Meloni al Corriere della Sera e Iannaccone sulla fuga dei tanti di FdI dall’Italia in festa, ancora Preziosi sulle alleanze d’opposizione per evitare «Meloni a vita» (sperando prevalga il buon senso, anziché la tradizione autolesionista!), Holgado su Renzi che «rottama tutti tranne se stesso» (occhiello esplicito, con l’accento a “sé” che noi però non amiamo) e Da Rold da Milano sulla nuove sfide di Di Maio, Casadio sul PNRR nella sanità, Cocco sulla «tentazione atlantica» di rinunciare alla Via della Seta e Muzio da Milano sulla ricandidatura di Biden, la mezza pagina “Mondo” esterna (sempre con sottotestatina centrata tra le due colonne e senza filetto) e Creta sul Sudan, per finire con Mazzone & Serughetti sull’instancabile lotta dell’ex Gkn «speranza per tutti»

3 lettere (senza risposte) e Guerra del PD sul lavoro per il governo «solamente una merce usa e getta» aprono le Analisi, poi con Bragantini sulle «contraddizioni insanabili» tra banche e sviluppo, concludendo con Rampoldi sulla «terza via della geopolitica» per cui serve una Cina neutrale. 

Un raro articolo unico per le Idee, 2 pagine di una (bella) intervista “classica” (con le domande in neretto) di D’Antona allo scrittore e umorista David Sedaris. 

In ultima pagina, il promo con codice QR del supplemento Politica

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

martedì 25 aprile 2023

Un 25 aprile ancor più divisivo (ma speriamo!)

25 aprile per Domani particolare fin dalla prima pagina (e per noi di PPD dopo il post di ieri balzato a sfiorare la top 10 dei più letti, tra gli oltre mille di questi 3 anni: grazie a tutti!), con richiami in taglio alto a Giro, Riva e Candiani, seguiti da un editoriale di Ignazi che fa anche da apertura e speciale fotonotizia su «Il dovere della Resistenza» anche 80 anni dopo, poi dall’abituale manchette di QR code aggiornamenti e promo di Finzioni

All’interno un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Preziosi allo storico Alessandro Portelli sul volere «riscrivere la storia della Resistenza» da destra prosegue i Fatti, accanto a Damilano sul 25 aprile tornato «data fondativa» proprio grazie a La Russa e di fronte a De Luca sull’Anpi verso Meloni e Testa sulla Liberazione secondo Mattarella, 2 belle pagine di Battini & Urbinati sulla Resistenza «cuore della nostra democrazia», mezza pagina esterna “Italia” (sottotestatina centrata tra le due colonne, finalmente tornato senza filetto...) accanto a Bolzoni su «Gli eroi di cartapesta, le maschere e gli inganni della Sicilia di oggi», ancora De Luca su Minenna dopo i Monopoli «cacciato anche da Wikipedia» e Merlo su Pinelli al CSM, la mezza pagina “Mondo” esterna (sempre con sottotestatina centrata tra le due colonne e senza filetto) e De Benedetti rientrata a Roma sui falchi UE anti Cina,

concludendo con Giro sul Sudan «solo coi suoi demoni». 

3 lettere (senza risposte) e Riva sulla eroica Tina Anselmi – per cui confessiamo da sempre un’affezione che sfiora il culto – con una splendida illustrazione di Nardi danno il via alle Analisi,

poi con Aldo Tortorella (qualificato come «già partigiano Alessio», splendido 97enne oggi sul palco della manifestazione a Milano) su un «antifascismo popolare», per finire con Susini sulla nostra idea di Europa nata «dal futuro inventato dalla Resistenza»

Chandra Candiani sulle «storie che aprono un varco tra i vivi e i morti» da Piccolo trattato di consolazione della rabbina Delphine Horvilleur apre le Idee, poi con un’altra intervista “classica” al fotografo Stephen Wilkes del direttore Vittorio Bo al Festival delle scienze di Roma, per finire con un nuovo racconto “editoriale” di Ricci sui ringraziamenti nei romanzi «solo deliri narcisistici».

In ultima pagina (soltanto insieme a il manifesto) un’inserzione dell’Arci sul 25 aprile

e lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

lunedì 24 aprile 2023

Come al solito a metà del guado senza mai decidersi

Ancora richiami in taglio alto a Merlo, Giro e Policastro, editoriale del lunedì di Formigli (che ha ormai preso il posto del compianto Maltese) sul «potere segreto di La Russa e la timidezza della premier» e fotonotizia d’apertura di settimana affidata a De Luca sull’«Esperimento Meloni», con abituale manchette di QR code aggiornamenti e promo di Finzioni

All’interno la cover story di De Luca su «l’ircocervo» Meloni «tra fascisterie e trasformismi» con trafiletto su Di Maio candidato UE inviato nel Golfo e una colonna di Alfredo Roma sulla vera preoccupazione di «sostituzione culturale» proseguono i Fatti, poi con La Giornata del lunedì in un’unica mezza pagina “Italia e Mondo” (con sottotestatina centrata e orrido filetto fra le colonne...) accanto a “Il filo di Piero” con Ignazi illustrato da Campagna, Merlo (in esclusiva) sull’alta tensione al CSM e l’ex magistrato Edmondo Bruti Liberati sul non potersi permettere i “tribunalini”, Penati sul testacoda Starace-Scaroni all’Enel, Ferrara sul «lavoro povero delle donne» e Tedeschi sui migranti, concludendo con Cotugno da Milano sulla “ripartenza” di Ultima generazione.

Fontanelli da Milano sul «sodio meglio del litio» nelle batterie delle auto elettriche e Zanchini sul costruire sempre nuovi palazzi aprono le Analisi, poi 4 lettere (senza risposte) e “Grand’Angolo” di Segre, Marzano sull’ambiguità della Chiesa a Trevignano e Giro sul «rompicapo geopolitico» in Sudan, lo storico Paolo Pezzino sull’unicità dell’Istituto Ferruccio Parri e infine “La settimana della scienza” curata da Bignami e illustrata da Campagna.

Abituale sezione Idee del lunedì, con la poetessa (anche se la qualifica dice «poeta») Gilda Policastro sulla poesia che «ricompone i pezzi» delle vite di fronte alle solite 4 strisce (che potrebbero essere 5 e anche più di qualità...) con Aimone l’airone di Marinaccio. 

In ultima pagina, il promo con codice QR del supplemento DopoDomani in edicola da sabato scorso. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

domenica 23 aprile 2023

Una Liberazione in arrivo, un’altra che aspettiamo già

935° Domani dall’esordio di quasi 3 anni fa, con richiami in taglio alto a Russo, Vian e Siti (che trio!), editoriale di Urbinati sul governo «paleolitico» per quanto riguarda ambiente e innovazione (per tacere dei diritti civili...), apertura di Preziosi sul 25 aprile che «spacca la destra», torna l’assenza di fotonotizia e permane la manchette di QR code aggiornamenti con promo di Finzioni

La mezza pagina esterna “Italia” (sottotestatina centrata tra le due colonne, con orrido filetto seppur più tenue del solito...) accanto a Faggionato sugli stadi stralciati dal PNRR proseguono i Fatti, poi Baldini con Sara Lucaroni da Firenze sull’avvocata di Fd’I vicina ai nazisti e Pasquino sulla politica «continuazione della guerra con altri mezzi» nel dibattito sulla Liberazione, Ricciardi sulla Isab Lukoil in stallo ai manager russi e Pugliese sulle prossime fasi della guerra in Ucraina (ovviamente per quello che si può prevedere cum grano salis), prima della mezza pagina “Mondo” esterna (sempre con sottotestatina centrata tra le due colonne e meravigliosamente senza filetto, come andrebbe uniformata l’altra...) e “Areale” di Cotugno da Milano, Russo da Firenze sulla «sfida totale tra Juve e Napoli»

e infine Casadio sui social che non è vero rendano infelici i giovani

Diario europeo” di Saraceno e “Il cannocchiale” (stavolta nemmeno scritto prima de “L’economia e la società attraverso i dati”, almeno si evita l’errore nella doppia N...) di Risso sulle identità politiche degli italiani aprono le Analisi, poi 4 lettere (senza risposte) e Assael in risposta a De Monticelli sulla propaganda in Palestina,

Vian sui ricordi pubblicati postumi di Navarro-Valls (scomparso nel 2017 e nella dida descritto come primo direttore della sala stampa vaticana, che però era già nata nel 1961 e non al suo arrivo nel 1984... ) e la sempre twittarolissima Pezzali sulla finanza antidoto al peso dell’identità,

concludendo con il filosofo Matteo Cavalleri verso il 25 aprile sulla «dimensione etica della Resistenza». 

La pagina degli editor apre le Idee, con “La posta del cuore” di Pilotti illustrata da Campagna (e il caratteristico tocco di rosso nel titolo, quello sotto al disegno a mo’ di dida più l’apprezzata conferma del disegnino di una busta per ogni lettera)

e “La classifica dei libri” commentata come sempre da Cottafavi, per finire con il testo di Siti scritto per il festival Multipli forti (con trafiletto ad hoc) sulla letteratura italiana tra New York e Boston il 25-27 aprile. 

In ultima pagina, il promo con codice QR del supplemento DopoDomani in edicola da ieri. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.