domenica 31 marzo 2024

«Molti soldi, social, tv e rischio multe» per i candidati UE

90° Domani dell’anno, con incipit-anteprima di Damilano sullo «psicodramma delle liste PD e al frattura con la società» e della rientrante Vescio su «femminismo e la lotta giusta per il pisolino», fotonotizia (e simil-inchiesta del lunedì) di Iannaccone sulla «vita difficile dei candidati alla UE», apertura in taglio basso di De Monte sul decreto Flussi con cui «si truffano i migranti» aggirandolo, richiami sempre in calce a Ranaldi sulle «mamas» dell’Indonesia, Vian sulla Pasqua «nucleo antico della fede cristiana», Pilotti sulla matematica «trauma che possiamo ancora risanare», più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Holgado e “L’editoriale” interno domenicale di Damilano aprono i Fatti, poi Iannaccone, De Monte, Coen, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Da Rold (probabilmente da Milano ma stranamente non è indicato), Flavia Bevilacqua da Parigi, per concludere con Agnese Ranaldi da Parigi. 

Alessandra Vescio da Londra e Azzollini aprono le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) accanto al “Cannocchiale” (sempre senza articolo nel nome della rubrica nell’occhiello...) di Risso, il domenicale Vian, “Soldi e sentimento” della sempre twittarolissima Pezzali sopra alla striscia Aimone l’airone di Marinaccio, chiudendo con Ciriello sui nuovi miti dello sport italiano che «vincono senza fare “ammuina”» (termine che piacerà a direttò e vicedirettò). 

Pilotti accanto a “La classifica dei libri” commentata da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna aprono le Idee, poi con un filosofico Marco De Vidi da Milano sulla «incompresa, odiata, temuta» trap, che «è dove accade la vita». 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

Come al solito — e ce lo aspettavamo, anche se ci irrita profondamente — Domani non segnala sul cartaceo che domani i quotidiani non escono (anche se il sito sarà regolarmente aggiornato, seppur a ritmi ridotti come nei giorni di festa) e quindi anche il nostro blog si aggiornerà dopodomani: buona Pasqua e Pasquetta a tutti!

sabato 30 marzo 2024

Finché arriva «l’esposto che incendia via Arenula»

Oggi incipit-anteprima di Bolzoni sull’Italia alla rovescia nella lotta alla mafia e di Cipolletta sul calo delle nascite che «non è per forza un problema», apertura come ieri in taglio alto di Holgado, Iannaccone e Merlo su «Ricucci, pm e conflitti di interessi» (con un richiamo alla sede del Ministero della giustizia che parla solo agli esperti: il Domani dei primi tempi non l’avrebbe fatto...), fotonotizia di Canto sull’IA (ancora scritta maiuscolo/minuscolo, sul sito pure a lettere invertite...) che guida le bombe israeliane, richiami sempre in calce a Trocchia su “Sandokan pentito” (che tradotto s’intende il boss dei corleonesi Francesco Schiavone che accetta di collaborare: il Domani dei primi tempi forse sarebbe stato più chiaro...), Mattioli sul compleanno del www (che è una frase inguardabile, piuttosto meglio web che peraltro è la stessa cosa...), Zejjari con Sergio Castellitto, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Holgado e Cipolletta aprono i Fatti, poi Merlo e Iannaccone, Preziosi e Monaco, De Silvestro e Zini, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Malagutti da Milano, Trocchia e “L’editoriale” interno di Bolzoni, De Luca da Kiev e De Benedetti, Francesca Canto e Muzio entrambi da Milano, per chiudere con Vergine pure dal capoluogo lombardo. 

Sofia Mattioli da Milano sul compleanno del www (titolo appunto orrendo, molto meglio il seguito: «Qualcuno lo aggiusti, per favore») apre le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) e Azzollini, concludendo con il vicedirettò Carotenuto sulla crisi morale del calcio italiano. 

Tornano i 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con un’intervista domanda-risposta del rientrante Zejjari a Sergio Castellitto a capo del Centro Sperimentale di Cinema e Pellegrino sull’eredità dell’economista Daniel Kahneman. 

In ultima pagina, torna il promo con QR code del nuovo supplemento Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

venerdì 29 marzo 2024

Meloni umiliata dall’amico Orbán (e l’Italia peggio)

Oggi incipit-anteprima di Ignazi sulle tre destre divise in UE che renderanno il Paese più debole e di Zuolo su quando «la lotta giusta al patriarcato diventa una clava», apertura in taglio alto di Cucchi, De Benedetti e Merlo su Salis che resterà in carcere in Ungheria, fotonotizia di Da Rold sull’ombra dell’Isis e le ambiguità di Erdogan, richiami inamovibili in calce a Orsenigo sul referendum ignorato in Ecuador, Bourg & Caracoche sui primi cento giorni della motosega di Milei in Argentina, Silvestri sul viaggio di Daria Bignardi nell’arcipelago delle carceri, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno De Benedetti e “Il commento” di Cucchi aprono i Fatti, poi Merlo e l’intervista domanda-risposta di «Giu. Me.» a Edmondo Bruti Liberati, Iannaccone e Preziosi, Malagutti da Milano e Di Giuseppe, le colonne “Italia e Mondo” come ieri a fianco di Marconi, Trocchia e Zuolo, Cocco da Shanghai e De Luca da Kiev, Da Rold da Milano, per chiudere con Orsenigo e Bressa entrambi da Milano. 

Hilario Bourg & Marcelo Caracoche della onlus 24marzo apre le Analisi, poi 4 lettere (senza risposte) e Ignazi, concludendo con Burreddu da Bologna. 

Zanfi e Lucandrea Massaro apre le Idee, per chiudere poi con Silvestri su Ogni prigione è un’isola di Daria Bignardi. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

giovedì 28 marzo 2024

Ma pensa, a rischio i soldi per tagliare le tasse

1270° Domani dall’esordio, con incipit-anteprima di Pisauro sull’assurdità del 110% con la spesa fuori controllo e di Trigilia sul paradosso italiano della povertà che cresce mentre si spende male, fotonotizia di Holgado, Iannaccone, Malagutti e Merlo sull’effetto Superbonus con Meloni in ansia per il rischio sui fondi per tagliare le tasse, apertura in taglio basso di Delli Santi e De Luca su Putin che «evoca fantasmi e sottovaluta l’Isis», richiami inamovibili in calce a Preziosi sulla trattativa nel PD per le liste europee (non sia mai che ci si occupi dei problemi del Paese con il suo peggior governo repubblicano di sempre...), Cuperlo sul «tradimento di tutto ciò che siamo» della riforma Calderoli, Marchesi sulla «classe operaia va in cattedra» del nuovo film di Milani, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Malagutti da Milano e “L’editoriale” interno di Pisauro aprono i Fatti, poi Merlo e Trocchia, Holgado e Iannaccone, le colonne “Italia e Mondo” a fianco di Marconi, Preziosi e «Da. Prez.», De Luca da Kiev e Assael, Delli Santi, per chiudere con Muzio da Milano e il caporedatòr Ferraresi. 

Cuperlo su «come fermare la riforma Calderoli» dà il via alle Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) e l’altro editoriale interno di Trigilia, concludendo con Giardini da Bologna. 

Quinto giorno di seguito con 2 articoli in 2 pagine per le Idee, grazie alla divina Marchesi sul film Un mondo a parte dell’altro Milani (ma quale sarà l’altro?, si chiederà chi non è esperto: una volta Domani era meno per iniziati...) e il filosofo Éric Sadin sull’IA (ancora una volta con la convenzione maiuscolo/minucolo che per questa sigla è controproducente, perché rischia sempre di leggersi “la”...) già in francese su Libération segnalato anche da Radio 3.

In ultima pagina, ancora il promo con QR code del nuovo supplemento Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

In serata il direttò torna a Piazza pulita su la7 (qui la puntata integrale).

mercoledì 27 marzo 2024

Chi non si cura più, chi accelera sull’autonomia-secessione

Oggi incipit-anteprima di Pasquino sull’UE che nel mondo che brucia «deve essere bussola» e di Castellani sul paradosso di Meloni che spera vivamente Trump perda, apertura come ieri in taglio alto di Merlo, Pennelli e Riera sugli italiani che «non si curano più», fotonotizia di De Luca su USA e Kiev secondo Mosca dietro l’Isis, richiami inamovibili in calce a Trocchia sui peccati PD a Bari, Borrelli sul genere X nei documenti, Oliveri sul bestiario di Paolo Virzì, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Federica Pennelli e «Giu. Mer.» aprono i Fatti, poi Merlo e “L’editoriale” interno di Pasquino, Riera, Trocchia e Preziosi, le colonne “Italia e Mondo” come ieri accanto a Di Giuseppe, Depascale da Torino, Da Rold da Milano e Attanasio, De Luca da Kiev e Muzio da Milano, per chiudere con De Benedetti accanto a Noury di Amnesty su Assange

L’attivista «femminista intersezionale» (come dice il sito ma non il cartaceo, che non dà alcuna indicazione...) Isa Borrelli apre le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte e con la prima che è un Diritto di replica dal presidente della Camera arbitrale internazionale) e l’altro editoriale interno di Castellani, concludendo con Russo da Firenze, Valesio e Riva (3 articoletti in una pagina, insolito ma apprezzato). 

Quarto giorno di fila con 2 articoli in 2 pagine per le Idee, grazie al brillante Ciriello su Fidel - Gianni Minà (che era «un enzima per reazioni chimiche in pellicola e carta stampata: riusciva a unire mondi lontanissimi») e Oliveri sul film Un altro Ferragosto di Virzì, in curioso ritardo essendo nei cinema da 3 settimane («molta malinconia, poco futuro»).

In ultima pagina, ancora il promo con QR code del nuovo supplemento Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

martedì 26 marzo 2024

E finalmente l’Onu chiede il cessate il fuoco a Gaza

85° Domani dell’anno, con incipit-anteprima di Giro sul «perché il mondo è più conflittuale» e di Urbinati su «Le stragi naziste e i patrioti di Meloni», apertura oggi in taglio alto di Attanasio, Da Rold, De Benedetti, De Luca e Legorano sul cessate il fuoco a Gaza chiesto dall’Onu, fotonotizia di Malagutti sul «soccorso Santanchè», richiami inamovibili in calce a Preziosi su toto-candidati (senza trattino, il che è bruttissimo...) e tensioni nel PD (ma esiste un altro termine associabile dai giornali a quel partito?), Ramella sull’ateneo di Torino con «né boicottaggio né antisemitismo», Cherubini sulla sua incredibile vita parallela a Emanuela Orlandi, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno De Benedetti e l’editoriale interno di Giro aprono i Fatti, poi De Luca da Kiev e Attanasio, Da Rold da Milano e Legorano da Gerusalemme, Malagutti da Milano e Merlo, Bolzoni e Ciconte (che coppie affiancate da Domani, come ieri Zanchini e Cotugno!), Preziosi e Iannaccone, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Di Giuseppe, Holgado, per chiudere con Muzio e Cotugno entrambi da Milano. 

Una lettera al direttore da parte di Francesco Ramella – precisiamo: omonimo dell’altro, che non scrive più da due anni su Domani, giornale sempre più di continue omonimie – nel Senato accademico dell’Università di Torino sul no al bando Maeci 2024 Italia-Israele «visto il protrarsi della situazione di guerra a Gaza» apre le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) e l’altro editoriale interno di Urbinati, concludendo con Muscas. 

Terzo giorno di fila con 2 articoli in 2 pagine per le Idee, grazie a un estratto (probabilmente la prefazione, come si capisce anche se non è scritto da nessuna parte...) dal «romanzo» (definizione quasi offensiva, forse per evitare noie legali) Diventeremo amiche di Anna Cherubini – sorella di Jovanotti – sulla sua vita parallela a Emanuela Orlandi e Paparoni sul fotografo Oleg Kulik con i traumi della Russia.

In ultima pagina, ancora il promo con QR code del nuovo supplemento Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

lunedì 25 marzo 2024

Riemerge l’Isis, pericolo per tutta l’Europa

Oggi incipit-anteprima di Croce sul «Perché l’Occidente non piange la strage russa» e di Pellegrino su Bari con «la mafia, lo stato e le ambiguità da evitare», fotonotizia di Bosco, Delli Santi, De Luca e Marone sull’Isis-K «un pericolo per l’Europa», apertura come ieri in taglio basso di Ikonomu e Preziosi sulle «amnesie di Meloni» per le Fosse Ardeatine, richiami inamovibili in calce a Penati sull’Italia piena di imprenditori ma senza grandi imprese, Bellutti su «cosa c’è dietro il casco di Vingegaard», Maniscalco sugli editori indipendenti italiani che si uniscono per sopravvivere, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Marone apre i Fatti, poi De Luca da Kiev e l’editoriale interno di Croce, Delli Santi e Federico Bosco, le colonne “Italia e Mondo” come ieri accanto a Ikonomu, Preziosi e Pellegrino, Zanchini e “Areale” di Cotugno da Milano, per chiudere con Penati. 

4 lettere (senza risposte) e “Grand’Angolo” di Segre aprono le Analisi, poi la pagina “Tempo pieno” (con il logo ormai stabilmente in azzurro, colore della sezione) con il ricercatore Michele Colucci, “La settimana della scienza” curata da Bignami e illustrata da Campagna, concludendo con Bellutti. 

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con l’italianista Marcella Martin su Ghali «ai figli della diaspora» italiana e Maniscalco da Milano sull’esperimento editoriale BookRave

In ultima pagina, ancora il promo con QR code del nuovo supplemento Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

domenica 24 marzo 2024

Ora anche l’Isis offusca il mito dello zar

Oggi incipit-anteprima di Riva sull’errore fatale di Mosca sul fronte jihadista e del domenicale Damilano su «Macaluso e quella sinistra senza popolo», fotonotizia di De Luca e Morini su Putin che (non sorprendentemente) usa la strage dell’Isis per attaccare Kiev, apertura in taglio basso di Ikonomu sulla villa di La Russa e Santanchè (che chissà perché nel titolo e pure sul sito improvvisamente acquista l’accento acuto...) sotto il «faro dei pm», richiami inamovibili in calce a Preziosi con Canfora, Pezzali sul gergo aziendale dell’amore, Pilotti sul nostalgico show di Camihawke, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Morini apre i Fatti, poi De Luca da Kiev e l’altro editoriale interno di Riva, Cocco e “L’editoriale” interno di Damilano, Merlo, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Ikonomu, un’intervista domanda-risposta di Preziosi a Luciano Canfora, per chiudere con il “Diario europeo” di Saraceno. 

Passarelli apre le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) di fianco a “Il cannocchiale” (purtroppo sempre senza articolo nel nome della rubrica nell’occhiello...) di Risso, il festivo Vian, “Soldi e sentimento” della sempre twittarolissima Pezzali sopra a Conversazioni con l’alieno di Sonno, concludendo con Ciriello. 

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con un’altra intervista domanda-risposta di Pilotti a Camilla Boniardi alias Camihawke e un estratto da Immagini sincretiche di Pietro Montani. 

In ultima pagina, come ieri (giorno d’uscita) il promo con QR code del nuovo supplemento Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

sabato 23 marzo 2024

Altro buon “Cibo”, che mente e cuore ne han bisogno

1265° Domani dall’esordio, con incipit-anteprima di Azzollini sul diritto a Bari «dalla parte di Decaro» e di Siti su «l’Apocalisse e la speranza a costo zero», apertura come ieri in taglio alto firmata Di Giuseppe, Iannaccone, Malagutti, Merlo e Preziosi su «Santanchè verso il processo per truffa», fotonotizia di De Luca (per la prima volta su Domani senza il secondo nome...) sulla sparatoria in teatro a Mosca, richiami inamovibili in calce a Borlizzi & Ikonomu sul bando per i cpr in Albania, Ciconte sugli ultimi giorni di Aldo Moro, Pezzali sul mondo di Chiara Valerio, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Iannaccone e e «Giu. Me.» avviano i Fatti, poi Malagutti da Milano e Merlo, Trocchia e l’editoriale interno di Azzollini, Preziosi e Di Giuseppe, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Depascale da Torino, Polizzi & Ikonomu, De Benedetti a fianco di De Luca da Kiev, per chiudere con Legorano da Matzuva (e di nuovo ci si chiede perché su Domani non si riesca quasi mai a lasciare uno spazio dopo il luogo prima della parentesi del Paese estero da dove si scrive un articolo, in questo caso Istarele...) e Da Rold da Milano. 

Siti — che è sempre un bel cominciare — dà il via alle Analisi, poi 4 lettere (senza risposte) di fianco a Ciconte, concludendo con Munno e “Faccio cose, vedo gente” (al solito decuratato dall’appendice nel nome della rubrica nell’occhiello...) di Venezia da Milano. 

L’urbanista Alessandro Balducci e stranamente oggi “La classifica dei libri” commentata da Cottafavi sopra l’immagine-logo di Campagna aprono le Idee, chiuse dalla sempre twittarolissima Pezzali a proposito di Chi dice e chi tace della prezzemolina (anche se è quasi subito tornata a la Repubblica) Chiara Valerio, su cui per noi rimane valido l’impietoso ritratto di Mascheroni di un anno e mezzo fa.

In ultima pagina, come finalmente già 2 settimane fa il promo con QR code del supplemento a richiesta Cibo lo stesso giorno della sua uscita in edicola (anche se ovviamente l’ideale sarebbe stato segnalarlo ieri: se c’è un’inserzione si può fare uno strillo in prima o meglio una semplice riga come tutti i quotidiani...). 

Allegato a richiesta per un mese da oggi a 2,50 euro (con copertina e illustrazioni di Jacopo Riccardi, richiami in prima all’apertura di Maniscalco e a Buscemi, Maccario, Ranaldi), è infatti disponibile il 22° supplemento Cibo (indicato con «Anno III n.3») da 20 pagine curato da Di Giuseppe & Tornielli a tema «Ogni quartiere ha il suo sapore». 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con trafiletti biografici degli autori), con l’apertura di Anna Maniscalco da Milano, seguìta dal sommario a sinistra e la scheda dell’illustratore (che realizza come sempre 8 disegni più la cover e l’autoritratto, a cui si aggiungono 2 immagini di Campagna, sempre senza biografia), Buscemi, Federico Vergari da Prato, Palmisano da Milano, Francesco Pattacini da Bologna, Santucci e in taglio basso due consigli di lettura, Sabrina De Feudis, Ciancio da Corleone (PA), Leo da Corato (BA), Romagnoli da Milano, Agnese Ranaldi da Torino, Sala da Hong Kong, le rubriche “Nel carrello” di Ciconte di Terra! e “Vino sul divano” di Cossater da Perugia, Alessio Turazza da Milano, Grisendi, Verderame e la tradizionale conclusione con “C’è del fumo in cucina” di Grandi. Come sempre un menu ricco e vario, con tanto lavoro ben cotto e immagini succulenti. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.