venerdì 31 marzo 2023

Nemmeno approvare il decreto sul PNRR, per dire

Si parte con l’editoriale del diretòr sulla destra con la sua «paura di chiamare le cose per nome» e apertura di Iannaccone sull’ancora non approvato decreto PNRR (citato anche dal podcast “Morning” de Il Post), poi fotonotizia (rossobordata) di Zini sull’arresto del giornalista USA in Russia e manchette di QR code aggiornamenti con promo di Finzioni

All’interno La Giornata prosegue i Fatti con le 2 mezze pagine esterne “Italia” e “Mondo” (e sottotestatina centrata tra le due colonne, con l’anda-e-rianda del filetto fra quelle di sinistra finalmente sparito di nuovo...) inframezzate ancora da Iannaccone sul “governo del non fare niente” (altro grande occhiello) con la società 3-I nei fatti inesistente e Zini sull’arresto del corrispondente del Wall Street Journal, poi con Merlo sul Friuli-Venezia Giulia al voto e (purtroppo, a nostro umile giudizio – ovviamente opinabile) un mini ritorno della politica in versi di Cornaglia, Preziosi sul PD in salita a ogni elezione locale e la testimonianza dell’attivista Franco La Torre che nel finale cita suo padre Pio (anche se chi legge deve capirlo dallo stesso cognome, dato che nemmeno la dida lo spiega...), Faggionato sulla ministra Calderone con i consulenti del lavoro presieduti dal marito accanto di nuovo al diretòr sui numeri secondo cui «l’emergenza immigrazione non esiste», Cocco sulla maggioranza che «può perdersi lungo la Via della Seta» e De Benedetti sull’Italia “orbanizzata”, Grieco dal Vaticano sul papa missionario che «cancella la dottrina della scoperta» per le violenze sui nativi e infine un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Lerner allo scrittore israeliano Etgar Keret riguardo a Netanyahu: «uno zombie e non farà compromessi» (ancora con la scelta della grafia inglese e non italiana per «zombi»). 

Capussela sullo «smontare le clientele e poi cambiare le primarie» perché Schlein salvi il PD dà il via alle Analisi, poi con 4 lettere (l’ultima con risposta di Longo sul 5G) e Labate sul «Perché in Francia e Israele si scende in piazza e in Italia invece no?», concludendo con Novelli sulla «bugia dei dieci anni di potere incontrastato della sinistra in Italia».

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, il primo di cui in realtà è una tavola di Giulia Buratti (anche se non è scritto da nessuna parte...) in anteprima dal supplemento mensile Fumetti curato da Sonno, a richiesta da domattina e già stasera per gli abbonati (con trafiletto ad hoc),

chiudendo con Sinisi sulla «lettura politica del Bataclan che Carrère evita di esplorare» nel racconto del processo per la strage

In ultima pagina, dopo 2 settimane il ritorno della curiosa inserzione artistica di “Take Your Time”. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

giovedì 30 marzo 2023

«Continuiamo così... Facciamoci del male...» (cit.)

Partenza con richiami in taglio alto a Tizian & Trocchia, Peloso e Rielli, poi editoriale di Pasquino sul non riuscire più a nascondere gli errori di Meloni, apertura di Faggionato sull’ennesimo (indecente) aiuto agli evasori sfidando perfino Mattarella, fotonotizia (rossobordata) di Merlo su Nordio pro/contro il reato di tortura (altra vergogna sempre più esplicita), più la manchette di QR code aggiornamenti e il promo di Finzioni

All’interno La Giornata prosegue i Fatti con le 2 mezze pagine esterne “Italia” e “Mondo” (e sottotestatina centrata tra le due colonne, con l’anda-e-rianda del filetto fra quelle di sinistra purtroppo tornato di nuovo...) inframezzate da Merlo sull’impresentabile Nordio e Zini su Zelensky, poi con Ricciardi sui ritardi del PNRR e Russo da Firenze sui fondi usati per il nuovo stadio (sì, avete letto bene), Tizian & Trocchia sul “sistema De Luca” (stavolta nell’occhiello giustamente tutto tra virgolette), il programma del prossimo weekend modenese di Domani “Tempi Radicali” oggi all’interno anziché in ultima pagina, De Benedetti sul non vedere UE la repressione in Francia e Riva sulle complicità per gli ex terroristi non estradati, concludendo con Tourn in una nuova puntata dell’inchiesta sostenuta (stavolta scritto giusto nell’occhiello, anche con il titolo “sospeso” tra «cattivi» ed «esempi») dai lettori e illustrata da Lucien (nella bella immagine peraltro già ristampata nel DopoDomani tematico di gennaio...). 

D’Aprile sullo show di Meloni per gli F-35 e Peloso sulle polemiche dimissioni del gesuita Zollner aprono le Analisi, poi con 5 lettere (senza risposte) e Assael sull’ignoranza nella propaganda di Salvini contro i rom (come peraltro su ogni argomento, va detto),

Castellani sul mancato piano dei popolari europei per costruire il nuovo centrodestra e Taddei da Milano sul rapporto della Fondazione Cariplo («Le disuguaglianze aumentano e noi non stiamo facendo nulla»), ancora D’Aprile – al suo primo bis su Domani – in dialogo con la scrittrice turca Pinar Selek «che rischia l’ergastolo per un attentato mai successo» e infine la pagina “European Focus” con Nelly Didelot e Anne-Sophie Lechevallier di Libération, Herman Kelomees di Delfi, Michal Kokot di Gazeta Wyborcza e il codice QR per ricevere ogni mercoledì la newsletter paneuropea. Dopo diverse settimane un solo articolo per le Idee, con un estratto dall’incredibile e inquietante Il fuoco invisibile di Daniele Rielli (con trafiletto ad hoc) sulla «Storia umana del disastro naturale della Xylella». Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

mercoledì 29 marzo 2023

Lotta dura senza paura (né ex terroristi estradati...)

Domani di nuovo con richiami in taglio alto (e lodevole correzione nel numero dell’anno, dopo l’errore che si trascinava da domenica) a Fittipaldi, Morrone e Moca, editoriale del caporedatòr Ferraresi sul «Rinnovare la fiducia nel popolo dopo la fase populista», bell’apertura di De Benedetti sulle lotte francesi per i diritti sociali unite a quelle ambientali, fotonotizia (rossobordata) di Tizian & Trocchia sulle ombre e i silenzi attorno al presidente De Luca, più manchette di QR code aggiornamenti e promo di Finzioni

All’interno La Giornata prosegue i Fatti con le 2 mezze pagine esterne “Italia” e “Mondo” (e sottotestatina centrata tra le due colonne, con l’anda-e-rianda del filetto fra quelle di sinistra finalmente sparito di nuovo...) inframezzate da Preziosi sui malumori nel PD e Muzio da Milano sulla strage di Nashville, poi con Tizian & Trocchia alla terza puntata dell’inchiesta sul presidente campano, Faggionato sulle agitazioni a Il Sole 24 Ore per pubbliredazionali sulla Cina e Ricciardi sul consiglio dei ministri, Longo sul nuovo rinvio per il 5G ad accontentare le sirene No-vax leghiste (no comment, per evitare la chiusura di PPD...) e Galliano sulla lotta di Italia Nostra sui fondi PNRR per Venezia (con un sindaco pure da non comment),

il vicedirettò Fittipaldi sull’archifascista candidato alle regionali friulane di domenica prossima,

per finire ancora con Trocchia sui nuovi rischi del pentito che ha inchiodato i Casamonica e Merlo sull’estradizione francese negata agli ex terroristi italiani. 

4 lettere (senza risposte) e l’immarcescibile 96enne Formica sulla debolezza dei partiti che «ha consentito all’Eni di prendersi lo stato» aprono le Analisi, poi con Morrone sull’assenza di una costituzione in Israele e Lerner sulla tregua di Netanyahu («rischia di essere solo uno stratagemma»), concludendo con lo scrittore Marco Marazziti nelle macerie della Siria: «Sei eserciti, un terremoto, l’inflazione» nel titolo, ma anche “Una speranza nel deserto umano” nell’occhiello. 

Un bel ricordo di Gianni Minà («era il jazzista del giornalismo e ballava la vita come una milonga») da parte di Carelli apre le Idee,

poi con un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Insolia a Rosella Postorino dopo il racconto inedito sullo scorso Finzioni e infine Moca sul romanzo Solo vera è l’estate di Francesco Pecoraro (con il trafiletto più breve di sempre su Domani: “Il libro” e la copertina!). 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

martedì 28 marzo 2023

Click Day e Israele sull’orlo della guerra civile

910° Domani dall’esordio (e 86° dell’anno, non 85° come scritto sulla scorta dell’errore di domenica...), con richiami ancora in taglio alto a Tizian & Trocchia, diretòr e D’Angelo, editoriale di Urbinati sul nuovo discrimine destra-sinistra dai diritti, apertura di Ferrara sul Click Day e gli immigranti richiesti dal mercato del lavoro, fotonotizia (rossobordata) a firma multipla Annicchino, Assael, Guolo e Lerner su Israele «sull’orlo della guerra civile», più manchette di QR code aggiornamenti e promo di Finzioni

All’interno La Giornata prosegue i Fatti con le 2 mezze pagine esterne “Italia” e “Mondo” (e sottotestatina centrata tra le due colonne, con il dannato filetto fra quelle di sinistra rimasto di nuovo...) inframezzate da Merlo sulla rete di Fascina e Holgado sulla Tunisia, poi con Preziosi sui capogruppo PD e Ricciardi sugli attivisti del clima, da Tizian & Trocchia una nuova puntata dell’inchiesta sul «“sistema” De Luca», 2 pagine su Israele precipitato da Netanyahu nel caos (Lerner sul governo, Assael sulle proteste salva-democrazia, Guolo sulla prova di forza sottovalutata e Annicchino sulla «tribunalizzazione della politica» globale),

concludendo con Iannaccone sulla Nigeria e Peloso su Caritas ed evangelici pro ong (tornate su Domani con la O minuscola). Bianchi apre le Analisi sul «fantasma dell’ecologismo» che si aggira per l’Europa (citando il celebre incipit del Manifesto di Marx & Engels), sopra alla mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni e poi con 3 lettere (senza risposte) accanto a Roventini con il collega Mauro Napoletano sulla rivolta francese («dimostra che non si può ignorare la disuguglianza»), quindi un estratto dal nuovo libro Inflazione del diretòr (che ha anche fatto partire la newsletter “Appunti” mentre il podcast è fermo), Noury di Amnesty sul rapporto diritti umani 2022-2023

e Bolzoni su «Quelle terre calabresi dove la “giustizia” è cosa loro», per finire con Pellegrino sul caso Cospito («Si cura soltanto chi si è ammalato involontariamente?») e un’altra razione della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni. 

2 articoli in 2 pagine per le Idee, con “La stroncatura” di D’Angelo sull’ultimo libro di Chiara Valerio e il linguista Simone alle prese con ChatGPT. 

In ultima pagina, ancora il programma dei 2 giorni di festival Tempi Radicali a Modena l’1-2 aprile

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

Al pomeriggio il diretòr partecipa a Tagadà su la7 (qui la puntata integrale) e poi torna in diretta Instagram per quasi un’ora sull’inflazione:

lunedì 27 marzo 2023

Ma che sistemi (e che mamma)

85° Domani dell’anno (anche se dopo l’errore di ieri è scritto 84...) ancora con richiami in taglio alto, a Fontanelli, Peloso e Signorelli, poi l’editoriale di Serughetti sulla «mamma (buona)» che per la destra è una sola (e non una sòla... battutaccia nostra, di cui ci scusiamo subito!), fotonotizia del lunedì di Tizian & Trocchia sul «sistema De Luca» nuova prova per Schlein, manchette di QR code aggiornamenti e promo di Finzioni

All’interno la cover story di Tizian & Trocchia sull’inchiesta per «Delibere agli amici, ras e clan» dell’intoccabile presidente campano prosegue i Fatti, con un trafiletto sui migranti, poi con La Giornata del lunedì in un’unica mezza pagina “Italia e Mondo” (con sottotestatina purtroppo centrata e pure con filetto fra le due colonne...) accanto a “Il filo di Piero” con Ignazi illustrato da Campagna, Penati sugli ultimi 10 giorni delle banche, per finire con 2 pagine di Fontanelli da Milano con infografiche di Taddei sulla flat tax del governo che ci allontana dall’Europa

3 lettere (senza risposte) e Segre sul progetto politico che serve «nell’epoca del matrimonio tra scienza ed economia» aprono le Analisi, poi con Franzini & Raitano su “Evasione, servizi, casa e consumi» non calcolati nelle disuguaglianze (“tra reddito e benessere”, sintetizza l’occhiello) e Taddei sui favori fiscali «a chi affitta a prezzi iniqui», Ciocca sulla «via stretta per l’autonomia di Banca d’Italia», Galliano sull’esportare democrazia con il commercio («non servono le armi») e Zanchini sulla crociata di Salvini «contro le bici e le piste ciclabili» (no comment, altrimenti ci spengono il blog), chiudendo con Peloso sulle accusa a papa Wojtyla e “La settimana della scienza” curata da Bignami e illustrata da Campagna.

Per le Idee d’inizio settimana le ormai abituali 2 pagine, con l’inchiesta sull’IA di Signorelli da Milano sostenuta (anche se l’occhiello dice meno correttamente “finanziata”...) dai lettori e segnalata anche da Radio 3

e 6 strisce a fumetti di “Conversazione con l’alieno” di Sonno. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

In serata il diretòr torna a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale).

domenica 26 marzo 2023

Il clima non è cambiato molto (in ogni ambito)

Sotto l’84° Domani delll'anno (e non l’83° come era ieri e copia-incollato ancor oggi..) richiami ancora in taglio alto a Boraschi & Tritto, Pezzali e Pilotti, editoriale del diretòr sul sistema bancario, apertura di Cotugno da Milano nel dibattito sul clima manipolato dai «Paesi più forti (e inquinatori)», fotonotizia (rossobordata) di Saraceno sulla «rivolta delle classi medie» non solo francese, più la manchette di QR code aggiornamenti e il promo di Finzioni

All’interno La Giornata prosegue i Fatti con le 2 mezze pagine esterne “Italia” e “Mondo” (e sottotestatina centrata tra le due colonne, con il dannato filetto fra quelle di sinistra rimasto di nuovo...) inframezzate da Grieco dal Vaticano sui laici contro gli abusi e Poti sulla Russia bloccata a Bakhmut, poi con Boraschi & Tritto di Transport & Environment Italia sull’insensata battaglia sui biocarburanti accanto al direttore Giuseppe Onufrio di Greenpeace sulla bufala del nucleare di ENI, Di Giuseppe sul «debole per i coetanei di Berlusconi» in Forza Italia, Bressa di Padova sulla siccità «più grande paradosso dell’Italia», concludendo con Sebastiani sul voto in Scozia.

3 lettere (senza risposte) e “Il cannocchiale” di Risso sulla sfiduicia nelle banche danno il via alle Analisi, poi con Bragantini su «due banche fallite seguendo le regole» per cui «Abbiamo un problema», D’Aprile sulla svizzera MSC che dopo i mari «vuole anche terra e cielo», “Diario europeo” di Saraceno e “Genitori e non solo” della sempre twittarolissima Pezzali,

chiudendo con Vian su «Quel bisogno quotidiano di senso che si esprime attraverso la preghiera». 

Ricci con “una breve storia delle storie brevi” (e un trafiletto sul suo nuovo romanzo I primaverili) apre le Idee,

poi con lo scrittore Graziano Gala su Milano nei libri e la pagina degli editor, insieme a “La posta del cuore” di Pilotti sempre illustrata da Campagna (con il caratteristico tocco di rosso nel titolo, quello sotto al disegno a mo’ di dida e ancora il disegnino di una sola busta anche se le lettere sono due: con la nostra delusione che ormai supera il parossismo...)

e infine “La classifica dei libri” commentata come sempre da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna. 

In ultima pagina, ancora il programma dei 2 giorni di festival Tempi Radicali a Modena l’1-2 aprile

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

sabato 25 marzo 2023

10° “Cibo”, ma molti si divorano tra loro

Richiami in taglio alto a Holgado, Azzollini e Cornia, editoriale di Graziano su «Russia e Cina nella metasatasi del disordine mondiale» e apertura di Faggionato sul crollo di Deutsche Bank, con fotonotizia (rossobordata) di De Benedetti sulla Francia in rivolta e la manchette di QR code aggiornamenti e il promo di Finzioni

All’interno La Giornata prosegue i Fatti con le 2 mezze pagine esterne “Italia” e “Mondo” (e sottotestatina centrata tra le due colonne, con il dannato filetto fra quelle di sinistra rimasto di nuovo...) inframezzate da Iannaccone sul PNRR e Grieco dal Vaticano sul Papa, poi con De Benedetti sul mesto ritorno di Meloni dal Consiglio europeo (anche se il titolista la fa legittimamente arrabbiare scrivendo «Consiglio UE») e Pellegrino su Schlein con l’etica pubblica, un’intervista “classica” (con le domande in neretto) — ancora di De Benedetti con il suo nome completo nonostante sua nella pagina immediatametne a fronte di quello con l’altro suo articolo — alla leader della sinistra europea Manon Aubry

e Ungaro sul sindacato in Italia, Holgado sul governo con la tortura e un trafiletto di Redazione sull’interrogazione dopo la prima pagina di ieri, chiudendo con Merlo sulla terza mancata estradizione del no global Vincenzo Vecchi e Assael in risposta alla gaffe antigiudaica di Mancuso a il venerdì di Repubblica. 4 lettere (senza risposta) e Roberto Albini di Eni risponde all’editoriale del diretòr che controreplica duramente (e ormai fa effetto quando non ci s’insulta ma si discute...), poi Azzollini ragiona sul tutelare i minori nati da GPA e il giurista Antonio Vallini sugli «strani tentennamenti del governo su genocidi e crimini contro l’umanità», Cocco sull’allontanarsi delle economie di Cina e USA,

per finire con Novelli su Meloni e Schlein «diverse anche quando si occupano di politica pop». 

Un pezzo satirico (con tanto di “Attenzione!” nell’occhiello) di Cornia sulle IA apre le Idee, accanto a Balassone che le considera sopravvalutate (ma «Presto sarà l’opposto»), poi con la sceneggiatrice Camilla Paternò sull’attore Morr Ndiaje (nel cast di Disco boy, film italiano in concorso a Berlino) e “Faccio cose, vedo gente” di Annalia Venezia da Milano, con in conclusione un testo di Valter Malosti, regista del Lazarus italiano di David Bowie. 

Allegato a richiesta per un mese da oggi a 2,50 euro (con copertina e illustrazioni di Chiara Lanzieri e richiami in prima a Venco, Sala, Grandi), è disponibile il 10° supplemento Cibo (indicato «Anno II n.3») da 20 pagine curato ormai da Di Giuseppe & Tornielli (che hanno sostituito Sonia Ricci) a tema «Fast food forever». 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con brevi trafiletti biografici degli autori), con un’apertura avviata in prima di Cotugno (con 2 consigli di lettura), seguìto dal sommario a sinistra e la scheda biografica dell’illustratrice (che firma come sempre 8 disegni più la cover e l’autoritratto, a cui si aggiungono i 3 di Campagna, sempre senza biografia), Azzollini, Ellwood, Francesco Buscemi da Milano, Isabella De Silvestro, Cancio e Venco da Milano, Andrea Strafile, Lorenzo Santucci (già ieri in anteprima su Domani), Ilaria Maria Sala da Hong Kong, Russo da Firenze, Niola, quindi le rubriche “Nel carrello” di Fabio Ciconte, “Vino sul divano” di Cossater, Grandi e ancora Azzollini sulla crociata del ministro Lollobrigida, Di Giuseppe, Ferlan e “C’è del fumo in cucina” di Grandi. Confermate la sparizione (speriamo non definitiva) della brillante pagina “Ius cibi” sui cibi etnici con segnalazioni dall’Italia e la rubrica “Non è più il pane di una volta” di Montagnoli... ma come sempre nell’editoria italiana, mai dire mai. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

venerdì 24 marzo 2023

“Scenari” inflazionati (e altri ambiti invece pure)

Proseguono i richiami in taglio alto, a Muzio, Casilli e Venezia, poi editoriale del diretòr sul «problema Eni-Descalzi e l’interesse nazionale», apertura di Trocchia sul «silenziare il processo sul pestaggio di Santa Maria» e fotonotizia (rossobordata) di Merlo sulla fantasia del «reato universale di maternità surrogata» (davvero ogni giorno si fa a gara a chi ne inventa una peggio dell’altra, con il Paese in mezzo) più la manchette di QR code aggiornamenti e il promo di Finzioni

All’interno La Giornata prosegue i Fatti con le 2 mezze pagine esterne “Italia” e “Mondo” (e sottotestatina centrata tra le due colonne, con l’anda-e-rianda del filetto fra quelle di sinistra che torna di nuovo...) inframezzate da Merlo su Cospito e Di Giuseppe su «L’inutile etichetta sovranista del governo sulle farine d’insetti», Preziosi su Schlein a Bruxelles con «l’altra Italia» di «Migranti, PNRR, ambiente» e De Benedetti sui «tanti annunci e nessun risultato per Meloni in UE», Merlo sulla maternità surrogata e come «Giu. Mer.» sulla Corte dei conti contro la proroga dello scudo erariale, Iannaccone sul PNRR usato dal governo «per mettere le mani su eventi e opere» e Valentina Roselli da Firenze sulla ripartita «guerra dell’aeroporto», Faggionato sulla nuova inflazione dei profitti da combattere con la concorrenza e Muzio da Milano sull’incriminazione di Trump,

per chiudere con Holgado – candidato al Premio Morrione – sugli ucraini addestrati in Europa «Ma solo l’Italia non ne parla»

Riva sul mandato di cattura contro Putin e una doppia (2 righe) mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni aprono le Analisi, poi con 4 lettere (senza risposte) e gli economisti Massimo Tavoni & Andrea Tilche sull’usare gli accordi commerciali per salvare il clima, D’Aprile da Istanbul sui curdi decisivi per le prossime elezioni presidenziali turche,

una pagina in anteprima (illustrata da Chiara Lanzieri, anche se non indicato...) di Santucci dal nuovo supplemento a richiesta Cibo da domattina in edicola (e già stasera per gli abbonati) con trafiletto ad hoc, per finire con una pagina sulle AI con il sociologo Antonio Casilli sul sempre più precario mondo del lavoro (con un trafiletto sulla “Stagione scomposta” alla Fondazione Feltrinelli di Milano) ed Erler su ChatGPT «sempre più potente. Anche nella disinformazione». Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con la scrittrice Anna Vinci che presenta la biografia Storia di una passione politica dell’amica Tina Anselmi e un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Annalia Venezia da Milano a Diodato di cui esce oggi il nuovo album. In ultima pagina, il programma definitivo dei 2 giorni di festival Tempi Radicali a Modena l’1-2 aprile.

Allegato a richiesta per un mese a 2,50 euro (e richiami in calce al diretòr, Poli, Kahn), è disponibile il 41° supplemento Scenari (con numerazione annuale n.3), sempre curato dal caporedatòr Ferraresi sulla «Globalizzazione inflazionata»

All’interno articoli inediti (a parte il primo, con i trafiletti biografici degli autori) del diretòr sui temi del suo nuovo libro Inflazione con trafiletto ad hoc, Bruni, Nocera, Eleonora Poli, il diplomatico Luigi Narbone, Carteny, Stuffer (con trafiletto sulla Summer School dello Spykman Center in Toscana a giugno), la ricercatrice Deborah Natale, il filosofo Paul W. Kahn sul logoramento della democrazia negli USA a cui ha dedicato Democracy in Our America, Tafuro Ambrosetti e Rascaglia, più una mappa di De Amicis, 2 del collega Dapiaggi e una da 2 pagine di Mannucci, e in ultima pagina il promo con codice QR del supplemento mensile Cibo (anche se vorremmo sempre rivedere quello con tutti i supplementi feticisticamente ben in mostra e purtroppo continua l’assenza delle infografiche «I dati di Scenari» come dei suggerimenti «Per capire» di libri, podcast e serie tv...).

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.