giovedì 29 febbraio 2024

Diciamolo, ora Meloni rischia grosso in Abruzzo

Oggi incipit-anteprima di Ignazi sulla «mutazione dei grillini troppe volte sottovalutati» e di Azzollini sui manganelli «fallimento del diritto», apertura come ieri in taglio alto di Di Giuseppe, Iannaccone, Merlo e Preziosi sul «flop della “generazione Atreju”», fotonotizia di Legorano sull’ira di Navlanaya a Strasburgo, richiami inamovibili in calce a Malagutti sugli affari dell’ex ministro Grilli, Longobardo & Violi sulle esplorazioni dell’Eni a Gaza, Scarpa sulla lettereratura «non sempre solitudine» in risposta a Bazzi, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno come ieri Merlo e Iannaccone proseguono i Fatti, pure poi con Preziosi e Di Giuseppe, quindi le colonne “Italia e Mondo” accanto ancora a Iannaccone, Trocchia e “L’editoriale” interno di Ignazi, Malagutti da Milano e Holgado, Casadio, Legorano da Strasburgo e Muzio da Milano, Roberta Cavaglià da Lisbona e Assael, per chiudere con gli storici Finchelstein & Emmanuel Guerisoli. 

I giuristi Marco Longobardo & Federica Violi accanto all’altro editoriale interno di Azzollini aprono le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) di fianco a Cuperlo, per concludere con la 63° e per ora ultima pagina “European Focus” insieme a De Benedetti, Anton Semyzhenko di Babel.ua, un’intervista domanda-risposta alla premier estone Kaja Kallas di Herman Kelomees di Delfi, Sinisa-Jakov Marusic di Balkan Insight e il QR code per ricevere la newsletter paneuropea ogni mercoledì via e-mail. Come spiega la co-fondatrice De Benedetti, «il ciclo di questo progetto, che è stato cofinanziato dall’UE, si conclude con questa edizione. Ma la nostra squadra di media europei e di colleghi europei sta già lavorando a una versione potenziata della nostra collaborazione. Sapremo questa estate se in autunno potremo ripartire, e più forte: meglio e più di prima. Nel frattempo, il lavoro della redazione di
Domani per alimentare un dibattito europeo e una sfera pubblica comune non si ferma: continuiamo a promuovere un giornalismo di questo tipo. Se sei d’accordo terremo aperto il canale privilegiato con chi, come te, si è iscritto alla newsletter paneuropea perché apprezza una veste europea del giornalismo, così da farti avere iniziative e contenuti caratterizzati dallo stesso spirito. Non possiamo perderci di vista proprio ora che l’Europa è al centro del dibattito, con le elezioni europee di giugno! Arrivederci a presto, quindi!».

Terzo giorno di fila con 2 articoli in 2 pagine per le Idee, grazie a Scarpa in risposta a Bazzi e un’altra intervista domanda-risposta di Sofia Mattioli da Milano alla scrittrice Anna Metcalfe, sopra alla mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (forse agli sgoccioli per le nuove normative? vedremo). 

In ultima pagina, ancora il promo con codice QR del supplemento Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

mercoledì 28 febbraio 2024

E adesso Meloni ha paura di perdere ancora

Oggi incipit-anteprima di Damilano sul «piano di Schlein per tornare a vincere» e di Pasquino su «L’alternativa non è più una chimera», apertura in taglio alto di Di Giuseppe, Iannaccone, Merlo, Muscas e Preziosi sul «redde rationem nella destra» (ma non in corsivo) dopo il voto in Sardegna, fotonotizia di Mastrodonato su «Torture e abusi, ora Modena è un caso» per l’archiviazione rapida, richiami inamovibili in calce a De Benedetti sulla corsa degli alleati a contenere Macron, Labate sul conflitto tra poteri che mette a rischio a democrazia, Marchesi sul film Dune 2 (in corsivo nel testo, che in realtà ha la grafia Dune Parte Due...) «Rolls-Royce del cinema», più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Merlo e Iannaccone proseguono i Fatti, poi Preziosi e Di Giuseppe, Nicola Muscas e Sias, Ikonomu e Trocchia, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Mastrodonato da Milano, Signorelli sulla religione della IA citato anche da Radio 3, Da Rold da Milano e Legorano da Strasburgo, De Benedetti e Muzio da Milano, per chiudere con Giro. 

Labate e Damilano aprono le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) accanto a Pasquino, concludendo con Burreddu (senza indicazione anziché la solita Bologna...). 

Anche oggi 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con un estratto da Lucio Battisti dello scomparso Ernesto Assante (con Vento nel vento in corsivo nel titolo) e la divina Marchesi sul nuovo Dune 2 (in corsivo nel testo, che appunto andrebbe scritto Dune Parte Due...) stronca – inspiegabilmente, seppur da par suo – perché gli «manca l’epica» (al massimo diremmo che ce n’è poca). 

In ultima pagina, ancora il promo con QR code del supplemento Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

martedì 27 febbraio 2024

Irrompe la realtà e la Sardegna fa tremare Meloni

1240° Domani dall’esordio, con incipit-anteprima di Urbinati su «Quell’idea malsana di “rieducare” chi manifesta» e di Noury sugli effetti della legge anti Lgbtqi+ di Orbán 3 anni dopo, fotonotizia di Di Giuseppe, Iannaccone e Preziosi sulla prova in Sardegna che «il campo largo può battere la destra», apertura in taglio basso di Malagutti & Marconi con Tizian su «Caputi e l’appalto della spa al ministero», richiami inamovibili in calce a Pennelli su «Nord e Sud, la scuola diseguale» (ma poi sul sito diventa «disuguale»...), Morini sulle «Russie di Navalny e Nemtsov», Insolia sul «manganellare una generazione», più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Preziosi e Marconi proseguono i Fatti, poi Di Giuseppe e l’editoriale interno di Urbinati, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Iannaccone, Mastrodonato da Milano e ancora Iannaccone (con nome e cognome completo), Federica Pennelli e Monaco, Malagutti & Marconi con Tizian da Milano e Roma accanto (sempre con nome e cognome completo...) a Malagutti da Milano, Rampoldi, Bianca Senatore e Noury di Amnesty, per chiudere con Morini. 

Claudia Colliva e Giada Santana da Parigi sull’aborto costituzionale in Francia aprono le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) accanto a “Il cannocchiale” di Risso (purtroppo come al solito privato dell’articolo nel nome della rubrica nell’occhiello...), concludendo con Valesio e Paolo Geremei sul docufilm Adesso vinco io di cui è co-regista

Anche oggi 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Insolia e D’Angelo sull’arte compromessa delle «statue sbagliate».

In ultima pagina, ancora il promo con QR code del supplemento Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

In serata, il fondatòr torna a Petrolio su Rai 3 (qui la puntata integrale).

lunedì 26 febbraio 2024

Ed ecco uno scontro istituzionale, senza ma sui manganelli

Oggi incipit-anteprima di Castellani sulla «breve strada che porta dalla Sardegna a Bruxelles» e di Penati su «tutti gli errori della BCE», apertura come ieri in taglio alto di Merlo e Preziosi su «Meloni all’assalto di Mattarella», fotonotizia di Giudice e Holgado su una vittima a Cutro, richiami sempre in calce a Holgado sull’accordo per una tregua a Gaza «forse più vicino», Bellutti sul rovescio a due mani «che ha rivoluzionato il tennis», Sias sul paradosso della serie tv Mare fuori (fra virgolette anziché corsivo), più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Merlo prosegue i Fatti, poi Preziosi e “L’editoriale” interno del lunedì di Castellani, Giudice da Steccato di Cutro (KR) e Holgado, Zanchini e “Areale” di Cotugno da Milano, le colonne “Italia e Mondo” accanto ancora a Holgado, il ritorno di Mazziotti di Celso & Natalizia dai bei tempi del supplemento Scenari (che se fosse stato pubblicizzato più e meglio forse sarebbe durato di più...), per chiudere con l’antropologa Eleonora Cirant. 

Penati apre le Analisi, poi 4 lettere (senza risposte) accanto a “Grand’Angolo” di Segre, “Tempo pieno” con il ricercatore Stefano Lassi e il sempre pacato Raimo, “La settimana della scienza” curata da Bignami e illustrata da Campagna (oggi segnalata anche da Radio 3), 

concludendo con Bellutti.

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con l’italianista Mimmo Cangiano sul neoliberismo e Sias su Mare fuori (in corsivo nel titolo!). 

In ultima pagina, torna il promo con QR code del supplemento Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

domenica 25 febbraio 2024

«I manganelli sono un fallimento» (grazie, presidente!)

55° Domani dell’anno, con incipit-anteprima di Pellegrino sulla violenza di «una destra che teme ogni dissenso» e di Damilano sulle «voci di Cutro» che chiedono ancora giustizia, apertura in taglio alto di De Luca, Holgado e Preziosi su «Mattarella contro governo e polizia», fotonotizia di Iannaccone su Abodi «ministro fantasma», richiami stabilmente in calce a D’Aprile sugli investimenti nella base militare di Taranto, Pezzali sui «costi nascosti della scrittura», Pilotti sulla dipendenza dalle sue «lunghe unghie da ricca», più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Holgado e l’editoriale interno di Pellegrino proseguono i Fatti, poi Preziosi e l’altro editoriale di Damilano, Iannaccone, D’Aprile e Giro, le colonne “Italia e Mondo” accanto a De Luca da Kiev, il “Diario europeo” di Saraceno, per chiudere con 2 pagine del giurista Maurizio Delli Santi sugli scenari strategici in Ucraina: «Stallo, offensiva o diplomazia». 

4 lettere (senza risposte) accanto alla brillante Sias su Ferragni aprono le Analisi, poi il domenicale Vian, “Soldi e sentimento” della sempre twittarolissima Pezzali sopra alla striscia Conversazione con l’alieno di Sonno, per finire con Russo da Firenze. 

Pilotti accanto a “La classifica dei libri” commentata da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna aprono le Idee, chiude poi da Fiore sulla retrospettiva a Basilea del fotografo Jeff Wall. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni,

sabato 24 febbraio 2024

Un po’ di “Cibo” allo scoccare dei 2 anni di guerra

Oggi incipit-anteprima di Edmondo Bruti Liberati su Nordio «campione del “garantismo strabico”» e di Pasquino su «Quando crollano le ditature», fotonotizia di Preziosi sullo «Stato di polizia» dei manganelli con titolo in rosso e foto-choc in giornata ripresa anche da un disegno di Costantini, apertura in taglio basso di De Luca e Morini su «lutti e miliardi, ecco il costo della guerra», richiami stabilmente in calce ancora a Merlo sull’asse Meloni-Tajani con «la Lega è isolata sui territori», De Benedetti sulla Svezia alla corte di Orbán in pressing per entrare nella Nato, Bazzi sul «rischio di realizzarsi e smarrirsi» nella letteratura ormai senza coraggio, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Merlo e «Da.Prez.» proseguono i Fatti, poi Preziosi e Zini, le colonne “Italia e Mondo” per il quinto giorno di fila accanto a Iannaccone, Di Giuseppe, Malagutti di Milano e l’editoriale interno di Bruti Liberati, il sempre pacato Raimo da Verona, De Luca da Kiev, Morini, per finire con Legorano e l’attivista Besa Ismaili. 

Balassone e De Benedetti aprono le Analisi, poi 4 lettere (senza risposte) accanto all’altro editoriale interno di Pasquino, chiudendo con Cimbrico da Genova e “Faccio cose, vedo gente” (che purtroppo – mannaggia! – torna a perdere “a Milano” dal nome della rubrica nell’occhiello...) di Venezia dal capoluogo meneghino. 

Quinto giorno consecutivo anche per i 2 articoli in 2 pagine nelle Idee, con un’intervista domanda-risposta di Insolia a Valeria Parrella e un sempre intenso Bazzi. 

In ultima pagina, finalmente ribadito anche oggi il nuovo numero del supplemento a richiesta Cibo con QR code, già online ieri sera per gli abbonati. 

Allegato a richiesta per un mese da oggi a 2,50 euro (con copertina e illustrazioni di Giulia Zoavo, richiami in prima all’apertura di Santucci e di Bracci e a Romagnoli, Venco, De Silvestro), è infatti disponibile il 21° supplemento Cibo (indicato con «Anno III n.2») da 20 pagine curato da Di Giuseppe & Tornielli a tema «Tutto il mondo è mercato». 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con trafiletti biografici degli autori), con l’apertura di Santucci accanto a Bracci da Milano, seguìte dal sommario a sinistra e la scheda dell’illustratrice (che realizza come sempre 8 disegni più la cover e l’autoritratto, a cui si aggiungono 2 immagini di Campagna, sempre senza biografia), Leo da Corato (BA), Sala da Hong Kong, Romagnoli da Milano, Palmisano da Milano, Gianluca De Feo da Trento, Strafile, Panetta da Varese, Buscemi, Venco e Ciancio entrambe da Milano, Pierluigi Bruzzo con Gabriele Navoni e Luca Grandi con trafiletto sulla loro guida Turismo birrario, De Silvestro da Milano, le rubriche “Nel carrello” di Ciconte di Terra! e “Vino sul divano” di Cossater da Perugia, Bressa da Milano, Grisendi, Azzollini e la tradizionale conclusione con “C’è del fumo in cucina” di Grandi. Come sempre un menu ricco e vario, con tanto lavoro ben cotto e immagini succulenti.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni,

venerdì 23 febbraio 2024

Ma guarda, nei ministeri abbondano e comandano i maschi

Oggi incipit-anteprima di Felice sullo «spazio per l’alternativa» che c’è «Dalla Sardegna alle europee» e di Azzollini sulla «falsa narrazione della destra» sulla Libia, apertura in taglio alto di De Luca, Maccario, Merlo e Preziosi sul gender gap dei ministeri dove «Gli uomini battono le donne 71-19», fotonotizia di Pugliese su «Criminali e spie, la rete dei sicari di Putin», richiami stabilmente in calce ancora a Merlo sulle accuse dei pm contro Richeldi per la violenza sessuale su una paziente, Oliveri sul «lasciarsi al tempo dei trending topic» con lo «scegliere tra Fedez e Ferragni», Di Giuseppe sulla «lezione del Danubio di Nick Thorpe», più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno De Luca da Kiev e Trocchia proseguono i Fatti, poi Merlo e Preziosi, le colonne “Italia e Mondo” per il quarto giorno di fila accanto a Iannaccone, Maccario da Torino e l’editoriale interno di Felice, come ieri di nuovo Iannaccone insieme a Tizian e accanto a Francesca Polizzi da Milano, Bolzoni, Merlo e Ikonomu, Muzio e Da Rold entrambi da Milano, per finire con Pugliese. 

Passarelli apre le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) accanto ad Azzollini, chiudendo con Oliveri e un trafiletto con 2 foto “incrimate” dai social. 

Quarto giorno consecutivo con 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Di Giuseppe con un’intervista domanda-risposta a Nick Thorpe che oggi è al festival Testo di Firenze segnalata anche da Radio 3

e Antonelli su Nei letti degli altri di Mamhood compreso il singolo sanremese Tuta Gold (in corsivo in occhiello e titolo!). 

In ultima pagina, finalmente segnalato il giorno prima il nuovo numero del supplemento a richiesta Cibo, da domani in edicola e stasera online per gli abbonati.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni,

giovedì 22 febbraio 2024

Pistola di Capodanno, se non fosse tragico sarebbe ridicolo

1235° Domani dall’esordio, con incipit-anteprima di Ignazi sulla «pulsione preoccupante al controllo» del governo e di Ferraresi sul «7 ottobre e la memoria da preservare», fotonotizia di Trocchia sul caso Pozzolo con l’ineffabile Delmastro che ora si corregge («Ero a fumare. La scorta? Non c’era») con foto maliziosamente ad hoc, apertura in taglio basso di De Luca con lo storico Galeotti su «Navalny è morto, ma Putin è più debole», richiami a Preziosi con Soru in Sardegna, Maneri & Pastore sulla propaganda intorno alle “morti bianche” sul lavoro, Maniscalco sul decennio di Villeneuve su Dune (in corsivo nel titolo!), più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Trocchia e “L’editoriale” interno di Ignazi proseguono i Fatti, poi Merlo e Di Giuseppe, le colonne “Italia e Mondo” per il terzo giorno di fila accanto a Iannaccone, un’intervista domanda-risposta di Preziosi a Renato Soru di fianco ancora a Merlo, di nuovo Iannaccone insieme a Tizian e sopra a Federica Adriani, Tourn (stavolta non da Torino, se non è un errore...) e Riera, Da Rold da Milano e il caporedatòr Ferraresi, per finire con un’altra intervista di De Luca da Kiev al “cremlinologo” Mark Galeotti. 

Bressa da Milano e Fabio Nicolucci (analista strategico, anche se incomprensibilmente non c’è alcuna indicazione...) in risposta ad Assael aprono le Analisi, poi Attanasio sul suo omologo ambasciatore ucciso 3 anni fa, 3 lettere (senza risposte) accanto al sociologo Marcello Maneri con il ricercatore Ferruccio Pastore, chiudendo con la pagina “European Focus” insieme a De Benedetti, Boróka Parászka di Hvg, Sinisa-Jakov Marusic di Balkan Insight, il freelance Tugba Tekerek dalla Turchia e un QR code per ricevere la newsletter paneuropea ogni mercoledì via e-mail. 

Terzo giorno consecutivo con 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Ciriello sull’«Arcipelago Navalny» (in ovvio richiamo all’inchiesta narrativa Arcipelago Gulag di Aleksandr Solženicyn) per le letture del dissidente e Maniscalco sull’imminente kolossal Dune Parte Due accompagnato da un trafiletto sul prossimo sequel in programma. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni,

mercoledì 21 febbraio 2024

Nuovi imbarazzi di Salvini e vecchie mire di Vannacci

Oggi incipit-anteprima di Pasquino sul «terzo mandato e i peccati di una riforma ad personam» e di Noury su «cosa rischia il giornalismo» con Assange, apertura per il quarto giorno in taglio alto di Iannaccone, Merlo e Preziosi sull’imbarazzo del governo per Salvini su Navalny, fotonotizia di Cotugno e Malagutti sull’allarme smog a Milano con il presidente lombardo che boicotta le norme UE, richiami a De Benedetti su Leggeri che “normalizza” Le Pen, Giostra sull’immaturo dibattito sulla “legge bavaglio”, Marchesi sul film La zona d’interesse, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Iannaccone e l’editoriale interno di Pasquino proseguono i Fatti, poi Preziosi e Merlo, le colonne “Italia e Mondo” di fianco ancora a Iannaccone, Vergine e «Ste. Ver.» da Milano, Malagutti e Cotugno entrambi dal capoluogo lombardo, gran reportage da Trieste di Elena Testi, Da Rold da Milano e Noury di Amnesty su Assange e giornalismo, Cocco da Shanghai e Muzio da Milano, per finire con De Benedetti e Carrer ancora da Milano. 

Giro dà il via alle Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) accanto a Giostra, chiudendo con Caremani (di solito da Arezzo, ma non c’è nessuna indicazione...), il vicedirettò Carotenuto siglato «An. Car.» su Andy Brehme e Ciriello. 

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Simone sulla «politica senza intellettuali» e la divina Marchesi sulla «vita banale dei carnefici» nel giardino vicino ad Auschwitz del film La zona d’interesse

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni,