mercoledì 21 febbraio 2024

Nuovi imbarazzi di Salvini e vecchie mire di Vannacci

Oggi incipit-anteprima di Pasquino sul «terzo mandato e i peccati di una riforma ad personam» e di Noury su «cosa rischia il giornalismo» con Assange, apertura per il quarto giorno in taglio alto di Iannaccone, Merlo e Preziosi sull’imbarazzo del governo per Salvini su Navalny, fotonotizia di Cotugno e Malagutti sull’allarme smog a Milano con il presidente lombardo che boicotta le norme UE, richiami a De Benedetti su Leggeri che “normalizza” Le Pen, Giostra sull’immaturo dibattito sulla “legge bavaglio”, Marchesi sul film La zona d’interesse, più la doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno Iannaccone e l’editoriale interno di Pasquino proseguono i Fatti, poi Preziosi e Merlo, le colonne “Italia e Mondo” di fianco ancora a Iannaccone, Vergine e «Ste. Ver.» da Milano, Malagutti e Cotugno entrambi dal capoluogo lombardo, gran reportage da Trieste di Elena Testi, Da Rold da Milano e Noury di Amnesty su Assange e giornalismo, Cocco da Shanghai e Muzio da Milano, per finire con De Benedetti e Carrer ancora da Milano. 

Giro dà il via alle Analisi, poi 3 lettere (senza risposte) accanto a Giostra, chiudendo con Caremani (di solito da Arezzo, ma non c’è nessuna indicazione...), il vicedirettò Carotenuto siglato «An. Car.» su Andy Brehme e Ciriello. 

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Simone sulla «politica senza intellettuali» e la divina Marchesi sulla «vita banale dei carnefici» nel giardino vicino ad Auschwitz del film La zona d’interesse

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni,

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