domenica 31 luglio 2022

E anche questo luglio ce lo siamo levati...

Ultima domenica di luglio che per alcuni è già di ferie (e la redazione di Domani un po’ sparsa tra vacanze e semi smart working, nonostante la folle campagna elettorale), con richiami a Preziosi, Pugliese e Pilotti (sono 3P ma non c’entra Jacovitti: questa è per veri boomer!), editoriale di Serughetti sull’identità di destra e sinistra, apertura di Di Giuseppe sul “dare paura, promettere sicurezza” della Lega (grande sintesi in occhiello) con foto di Salvini davanti alla Stazione Centrale di Milano. In manchette countdown al voto e promo del DopoDomani speciale estivo. 

All’interno lo spazio “Forse non tutti sanno che” e Preziosi su Santoro proseguono i Fatti, poi con le due nuove colonne speculari su “Una poltrona per due” con ancora Preziosi su Letta e Zini su Meloni, La Giornata in 7 news e Noury di Amnesty sullo scomparso Alaa Abd el Fattah, Fontanelli da Milano sul «deserto di ingegneri che può affossare il PNRR», Trocchia sulle reazioni alla sua inchiesta sui rifiuti a Roma e Urbinati sulla donna per Meloni «o è madre o non è», Elena Gerebizza di ReCommon sugli obiettivi energetici “o irraggiungibili o insostenibili” (altro occhiello perfetto) e infine Giro sull’ambiguità russa per il grano. 

4 lettere (senza risposte) e Balassone sui social per le intelligenze artificiali «diventati le armi degli stati» aprono le Analisi, poi con altre due colonne speculari su demonizzare o meno le destre (Petrillo dice no, il diretòr dice sì), Pugliese sul «problema di Zelensky con i servizi segreti in guerra»,

Signorelli da Milano sulla guerra dello streaming in cui «Netflix resiste ancora all’assedio», per finire con il “Diario europeo” di Saraceno sul “whatever it takes, ma...” (in corsivo nel titolo!) di Lagarde «cartuccia bagnata contro la speculazione» e “Genitori e non solo” della sempre twittarolissima Pezzali (ma non ha altro da fare?) .

Il manager e docente universitario Lucio Gomiero sull’arte dell’Ucraina in pericolo apre le Idee, chiuse dalla pagina degli editor con “La posta del cuore” di Pilotti illustrata da Campagna (compreso il caratteristico tocco di rosso nel titolo, quello sotto al disegno a mo’ di dida e il disegnino delle buste) e “La classifica dei libri” commentata da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

sabato 30 luglio 2022

Un “DopoDomani” monstre per le ferie agostane

Corposo sabato di fine luglio con supplemento extra di «Giochi, enigmi, fumetti, racconti» (più qualche sbavatura per il caldo e le tante cose da fare...), aperto da una prima tornata quasi canonica, con subito un editoriale di Bragantini sugli “utili idioti di Putin” nel cuore dell’UE e un’apertura del duo Fittipaldi & Tizian sui documenti dell’antiriciclaggio sul capo dell’ufficio politico dell’ambasciata russa, in calce i richiami a Sabelli, Penati e Giammei, e in manchette l’ormai abituale countdown al voto e – incredibile ma vero, viste certe precedenti reticenze... – il promo dello specialissimo DopoDomani estivo di oggi. 

Le colonne “Forse non tutti sanno che” e Tizian & Trocchia su Capuano proseguono i Fatti (anche se misteriosamente la testatina non c’è...), Preziosi sul PD e Merloni su vero “patto repubblicano”, poi con La Giornata (anche se la testatina rimane Fatti...) in 7 news e De Benedetti sul “Washington Washing” (definizione che sospettiamo di Ferraresi) o «abito atlantista» di Meloni in realtà «quello nero di Trump», Vassallo sulla sfida «titanica» del centrosinistra, Iannaccone sul «cielo azzurro sopra Azione» con Carfagna e Gelmini (che però resta tagliata fuori dall’inquadratura, pur segnalata in dida...), 

Di Giuseppe su Conte, Cocco sul Congresso USA per i semiconduttori, chiudendo con Lucarelli da Milano sul rischio escherichia coli a Rimini “subito” rientrato. 

Sabelli sul cambiamento climatico che di fatto «toglierà il diritto a migrare» apre le Analisi insieme a un “quartino” di segnalazione del nuovo Scenari uscito ieri (a suo modo, un’altra rarirà) e una colonna di Zanni sul «decidiamo di non fare nulla» sul clima, poi con 4 lettere (senza risposte) e 4 regole del rientrante (stavolta dopo oltre 8 mesi) Veltri «per evitare il “voto di pancia”», 

Penati sui nuovi rischi della de-globalizzazione, Azzollini sul Jobs act da riformare 

e infine l’intervento del fotografo ucraino Alexander Chekmenev al recente festival Cortona On The Move sul suo modo di combattere Putin con le immagini. 

2 articoli in 2 pagine per le Idee, con “Cose da maschi” di Giammei e il gradito ritorno di Gaspari «nell’estate in cui tutto fa paura». 

Allegato a richiesta, dopo un mese ecco il 34° DopoDomani cartaceo e digitale (dei 41 finora realizzati, anche se dopo i primi esperimenti saltuari sotto la testata si legge “Speciale 38”), dal titolo un po’ abusato e forse troppo didascalico «Ferie d’agosto», con bella copertina disegnata da Simone Pace e «Tutto quello che vi serve sotto l’ombrellone». 

All’interno articoli inediti di Stefano Andreoli (ottimi «Giochi senza matita»), Ermanno Bencivenga, la divina Marchesi, Guidorizzi illustrato da Strologo, Angelo Pannofino da Milano illustrato dal rientrante Moretti, un racconto di Luca Ricci (con trafiletto) illustrato da un Pericoli dell’annata 1978 e una doppia dose di “Posta del cuore” di Pilotti (con trafiletto sulla rubrica domenicale e ben due disegni inediti di Campagna... compreso il caratteristico tocco di rosso nel titolo e il disegnino delle buste), fumetti – purtroppo tornati senza indicazione degli autori, riconoscibili soltanto dalla firma, quando c’è: un dettaglio che troviamo molto indisponente, ma tant’è... – di Claudio Marinaccio (con il suo Aimone l’Airone), Michela Rossi in arte Sonno (in ristampa dal suo primo DopoDomani, curato il 5 dicembre 2021), Bambi Kramer e Alice Socal (entrambi con storie già pubblicate su DopoDomani il 3 febbraio 2022), Matteo Iori, Percy il Buio (all’anagrafe Bertolini), Marta Baroni e Miguel Vila (tutti ripresi dal 5 dicembre...), Valerio Bindi (in una storia su DopoDomani l’8 aprile 2022...), ancora Sonno (sempre dal 3 febbraio...), Fumettisottovuoto (al secolo Federica Del Proposto), Nova Sin, Meo (ancora dal 5 dicembre...), Ritardo (alias Giulia Cellino), Laura Angelucci (di nuovo in ristampa dal 3 febbraio...), più articoli già editi di Cornia (con trafiletto e illustrato “sporco” da Campagna), Guglieri (con Eco ritratto da Pericoli), Desiati (con trafiletto e illustrato “sporco” da Campagna), Buonanno, Bazzi (con trafiletto e illustrato “sporco” da Campagna), ancora Luca Ricci e Della Seta. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

venerdì 29 luglio 2022

“Scenari” globali, in frantumi non solo il M5s

Come pensavamo, anche oggi si conferma una prima sempre meno inconsueta, con richiami a Seminerio, Lucarelli e Fruttero, editoriale di Urbinati sull’ascesa di Meloni «frutto degli errori del PD» (come del resto fu quella del M5s) e apertura del diretòr su «L’impresentabile» con il 10° titolo tutto maiuscolo in questi quasi 2 anni di Domani, dedicato a Salvini come la nuova fotonotizia in una bella (nonostante il soggetto) immagine in b/n con l’inchiesta di Fittipaldi & Tizian. In manchette ancora il countdown verso il voto e il promo del supplemento Cibo... ancora senza alcun accenno cartaceo agli altri tuttora disponibili in edicola né al primo libro di Scenari: in ultima pagina il promo di uno specialissimo DopoDomani d’estate da 48 pagine a 5 euro “Ferie d’agosto” in edicola da domani (anche se di pecunia come al solito non si parla: lo si scopre solo sul web e dall’edicolante...). 

All’interno le due colonne “Forse non tutti sanno che” e Ricciardi su Meloni che sfrutta gli errori dell’alleato proseguono i Fatti, poi con la cover story di Fittipaldi & Tizian sul consulente di Salvini intercettato dai servizi, Faggionato sulle «strategie incrociate per contare fuori dall’Italia», Pugliese sui «russi specializzati in spionaggio amici di Salvini»

e un’intervista “classica” di De Benedetti all’eurodeputato polacco Zdzisław Krasnodębski su Melloni che rassicura e Salvini no, La Giornata in 7 news e Muzio su Biden all’accordo per il clima, Cocco sulla telefonata USA-Cina per Taiwan e Seminerio sulla recessione americana (che come al solito s’intende statunitense, ma vabbè...), concludendo con Malan da Milano sugli investimenti Stellantis e Martini sui “riposizionamenti” e messa in mostra della Rai di destra per la campagna elettorale (che data la stagione si svolgerà più su web e giornali). 

La storica dell’arte Clara Pogliani sulle opere nei musei «diventate un’arma degli attivisti per il clima» e Giro sulla Turchia a un pretesto per attaccare in Siria aprono le Analisi, poi con 5 lettere (senza risposte) e Bolzoni su Brusca «mafioso sempre pericoloso ma non pericolosissimo»,

il duo Franzini & Raitano per il programma offerto da Domani su una pensione di garanzia per le generazioni senza tutele, Casadio sul vaiolo delle scimmie non pericolo quanto il Covid e Lucarelli sul gossip anni Duemila «meta-gossip da Instagram».

Un unico articolo per le Idee (circostanza apparsa soltanto una ventina di volte in quasi 2 anni) dedicato al ricordo di Pietro Citati con un estratto da Mutandine di chiffon (senza l’articolo...) di Carlo Fruttero, splendidamente illustrato da due ritratti di Pericoli datati 1992 e 1995. 

Allegato a richiesta per una settimana da oggi a 2,50 euro (con richiami in alto a Bruni, Borgia, Scotti) il succoso 18° supplemento Scenari (ormai abitualmente senza correggere l’errore di numerazione che dopo il doppio n.5 lo fa indicare con il n.17...), curato dal caporedatòr Ferraresi con gran copertina sulla “Globalizzazione in frantumi” perché «Guerra e pandemia hanno aperto nuove crisi nei processi dell’integrazione mondiale» mostrando «Contraddizioni, reazioni e contorsioni di un modello che sembrava inevitabile», con in quarta di copertina finalmente un promo cartaceo dei supplementi nell’estate di Domani, che segnalavamo già ieri

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con i brevi trafiletti biografici degli autori) di Bruni, la giurista Fiammetta Borgia, un’intervista “classica” di Sebastiani all’editorialista Martin Sandbu del Financial Times, Ruotolo, una sintesi dal volume Antiglobalismo di Arlo Poletti, Vesprini, gli analisti Chiara Minora & Lorenzo Riggi, la giurista Valentina Rita Scotti, Castellani, per finire con le consuete infografiche «I dati di Scenari» e i suggerimenti «Per capire» con l’indicazione di tre libri, due podcast e una serie tv, più una mappa di Mazzali, una del collega Mannucci (su 2 pagine) e due di Dapiaggi.

Lungo la giornata, oltre al liveblog sulla politica italiana, altri spunti e segnalazioni.

giovedì 28 luglio 2022

Il gigante e la bambina, rieccoli di nuovo

Nuova prima pagina inconsueta, con richiami a Di Giuseppe, Seghezzi e il filosofo Lorenzo Gasparrini, editoriale di Ignazi sul “fronte repubblicano” che solo «può arginare le destre», apertura di Zini su Meloni che «prenota il diritto di scegliere il prossimo premier» e nuova fotonotizia (circondata da un’incongrua cornice rossa, fin troppo spessa: molto meglio senza come quella di ieri) sugli affari di Crosetto nel dossier curato dal duo di mastini Fittipaldi & Tizian. Uno schema figlio dell’improvvisa campagna elettorale, probabilmente riproposto nei prossimi giorni, che confessiamo ci piace molto... così come in manchette il countdown (ops, il conto alla rovescia) al voto e il promo di uno dei supplementi di Domani a richiesta Cibo (probabilmente a rotazione: in assenza d’inserzionisti, come ogni giovedì domani avremo in ultima pagina il promo del nuovo Scenari del venerdì). Rimane l’eterno dubbio del perché non segnalare anche sul cartaceo con una semplice riga di testo gli altri supplementi tuttora disponibili in edicola, compreso il primo volume di Scenari, ma vabbè. 

All’interno la cover story su «la carta Crosetto» con «gli affari del fedelissimo» prosegue i Fatti accanto a una colonna di Capussela sui listoni che «non bastano senza una battaglia delle idee» (incredibile si debba ancora dirlo, come se non si fosse imparato dagli errori del passato o – peggio – si dia già per scontata la sconfitta e si cerchi di apparecchiare al meglio i posti) poi, come immaginavamo ieri, la riproposta delle due colonne “Forse non tutti sanno che” e Di Giuseppe sulla minaccia d’addio di Grillo che «fornisce l’alibi a Conte», Iannaccone su come «i partiti alla Camera cercano di favorire i loro dipendenti»

e Romanelli su «Cosa resta dell’antipolitica», La Giornata in 7 news e Faggionato su Draghi con i sindacati, De Benedetti sull’ecologismo di Meloni

e infine ancora Di Giuseppe sullo scontro per i migranti in parlamento. 

2 lettere (con la seconda sulle proposte di Domani a cui risponde il diretòr) e il diretòr medesimo su «Come evitare che i partiti rendano irrilevanti queste elezioni politiche» danno il via alle Analisi, poi con Cotugno da Torino sul Climate Social Camp dei Fridays for Future (seguito in pratica solo da Domani e il manifesto), Ponti sulla tecnologia dei trasporti («avanza ovunque ma non qui»), Seghezzi sul perché nessuno parlerà di giovani in campagna elettorale e Grandi sul “Rosatellum” con cui «la sinistra senza alleati ha già perso», Giro sull’aumento dell’influenza emiratina in Africa e “Afriche” di Attanasio sulla tecnologia pro o contro il traffico di umani, concludendo con Russo da Firenze sul Monza in Serie A «fra terrapiattismo contabile e agenti amici»

2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Cappuccio sullo smarrimento secondo Milan Kundera e Gasparrini per “Cose da maschi” sullo «strano tipo di uomo che fa il femminista per rimorchiare», con un trafiletto su “D(u)erive. Festival delle storie” a Gallipoli (BA) con Siti, Cottafavi e Bazzi tra gli ospiti. 

Lungo la giornata, oltre a un liveblog sulla politica italiana altri spunti

e nostre segnalazioni.

mercoledì 27 luglio 2022

60 giorni al voto, mentre guerra e pandemia ci guardano

205° Domani dell’anno (e 670° di sempre) con una nuova prima d’impatto (e giusto ieri il nostro blog ha misteriosamente avuto un’impennata di visite: bentornati e benvenuti!), con richiami a Faggionato & Martini & Meletti, Zanchini, Marchesi, editoriale di Pasquino sul nuovo bipolarismo senza più programmi (“sparate e personalismi”, spoilera l’occhiello) e apertura di Preziosi sul “paradosso dei cecchini” (altro occhiello fulminante, forse opera del capo redatòr Ferraresi) che «Hanno cacciato Draghi e adesso non sanno chi mettere e Palazzo Chigi», ma come un abile compromesso con l’impostazione grafica del lunedì (bravo Imberti, se l’idea è sua) anche una fotonotizia con sguardo alla Sergio Leone su «Il governo di Giorgia Meloni» del duo degli scoop Fittipaldi & Tizian sulla squadra che sta preparando la leader di Fd’I in caso di chiamata a governare. In manchette il countdown alle elezioni avviato ieri accanto al promo del supplemento a richiesta Cibo (probabilmente a rotazione: in assenza d’inserzionisti, come ogni giovedì domani avremo in ultima pagina il promo del nuovo Scenari del venerdì). Rimane l’eterno dubbio del perché non segnalare anche sul cartaceo con una semplice riga di testo gli altri supplementi tuttora disponibili in edicola, compreso il primo volume di Scenari, ma vabbè. 

All’interno la cover story sul «dream team di Meloni» prosegue i Fatti con tanto di rientrante Cornaglia con “La crisi in versi” (possiamo dirlo? All’inizio l’idea ci piaceva, poi pur rimanendo valida è diventata stucchevole...), poi il debutto di due colonne (probabilmente destinate a durare monitorando la campagna elettorale, dal titolo forse ideato da Imberti) “Forse non tutti sanno che” quasi in omaggio a La Settimana Enigmistica e Iannaccone sul voto all’estero con i «signori delle preferenze», ancora due articoli in colonne speculari come venerdì scorso sotto il titolo “Saranno alleati?” ancora di Preziosi su Letta e De Luca su Calenda, quindi La Giornata in 7 news e ancora Iannaccone sul decreto Aiuti bis di Draghi («niente regali a chi verrà dopo», giustamente peraltro), l’insolito trio richiamato in prima Faggionato-Martini-Meletti sul destino delle partecipate pubbliche, De Benedetti sul compromesso UE per austerità e ricatto russo, Testa sulla Corte suprema americana (che vuol sempre dire statunitense, ma vabbè) con il matrimonio omosessuale a rischio, Trocchia sui documenti inediti del disastro rifiuti romano e ancora Faggionato sulla Consulta che ha bocciato gli aiuti all’Eliseo di Barbareschi (eloquente ancora una volta l’occhiello: “La concorrenza che non c’è”).

Bolzoni sulla «ragnatela di Raffaele Lombardo vincitore a destra e a sinistra» apre le Analisi,

poi con l’economista Sandro Brusco sul mettere a gara il trasporto pubblico romano e Zanchini sul clima che «può essere la vera novità della campagna elettorale», 4 lettere (senza risposte) e Cotugno da Torino per “Areale” sull’assemblea dei Fridays for Future,

Grieco dal Vaticano sul viaggio del Papa fra i nativi in Canada e infine Signorelli da Milano sui rincari Amazon che alle prime difficoltà «ce le fa pagare». 

Antonelli dall’Expo alla Triennale di Milano su cosa può insegnarci la fisica a proposito della caduta del governo apre le Idee, accanto a un’intervista “classica” (con le domande in neretto) del medesimo – curiosamente non abbreviato con le sole iniziali, forse perché in un’intervista non sarebbe sembrato bellissimo, anche se non lo è ugualmente... – e la divina Marchesi sul dominio di Netflix nel programma annunciato del Festival di Venezia. 

Lungo la giornata, oltre a un liveblog nientepopodimenoche sul vertice di centrodestra, altri spunti

e nostre segnalazioni.

martedì 26 luglio 2022

Colpo di scena, son le elezioni a dire che tempo fa

Prima pagina d’impatto soprattutto per le novità accanto alla testata. Anzitutto i richiami odierni a Preziosi, Cotugno e Luca Ricci, editoriale di Felice sull’alleanza contro la destra (che però accanto vengono meglio definite «le destre»: si sa che i giornali odiano le ripetizioni...) e apertura inconsueta (ma sono tempi eccezionali, ormai lo si è capito) dedicata a un appello di Libertà e Giustizia sulla «minaccia alla Costituzione», con una splendida illustrazione di Nardi che lei stesso sui social commenta con un «Attenti a quei tre» (compreso un Salvini ancora con la barba: ma come noto è impossibile star dietro ai suoi cambi di look). Bella idea sfrattare finalmente il Meteo (per la prima volta dall’esordio, finora incomprensibilmente inamovibile... anche se temiamo che torni fra due mesi, passata la buriana) per far posto a un countdown alle elezioni (giusto per svegliare il centrosinistra, verrebbe da pensare: si parte da –61 giorni al voto), accanto finalmente a un promo del supplemento settimanale Scenari (anche se è quello più noto: ma gli altri sono mensili) anziché l’ancora fermo podcast “Appunti”. Resta l’eterno dubbio del perché non segnalare anche sul cartaceo con una semplice riga di testo gli altri supplementi tuttora disponibili in edicola, compreso il primo volume di Scenari, ma vabbè. 

All’interno La Giornata in 7 news e Ricciardi sulle rispettive mosse di Salvini-Meloni proseguono i Fatti, poi con Preziosi sulla direzione (e le spinte) del PD e Petrillo sulle “scivolate populiste di Draghi” (occhiello purtroppo esemplare), Novelli sul «conquistare le spiagge italiane» e Giammaria sul bingewatching tutto italiano dei politici (incredibilmente in corsivo nel titolo, e scritto staccato nel testo...) che «genera solo astensionismo», un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Faggionato all’economista Peter Bofinger sui 10 anni del “Whatever it takes” di Draghi alla BCE che «ha salvato l’Eurozona dagli errori di Angela Merkel» (curiosamente con una foto di oggi che non c’entra niente...),

Fabio Ciconte dell’associazione Terra! sul consumo di «sempre più suolo nel silenzio della politica», la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, De Benedetti su Orbán che «difende la “razza” ungherese e Putin» per chiudere con Segre sulla sfida di convivenza fra ragion di stato e ragion politica

Separata da 2 pagine dell’inserzionista (circostanza che non si verificava da mesi) Enel, la sezione Analisi si apre con 4 lettere (senza risposte) e il sempre pacato Raimo sugli studenti che «hanno tutte le ragioni per odiare questa scuola», poi con Azzollini sullo stato di diritto per cui «il prossimo governo ha già una lunga lista di cose da fare» e Balassone sulle audizioni USA sull’assalto al Campidoglio «perfetto format tv» (ma domani sera ad Atlantide su la7 si rivede il processo Cusani, anche qui prima di Trump noi italiani abbiamo già esperienza), Cotugno in uno speciale “Areale” da Torino per l’assemblea dei Fridays for Future bellamente ignorata dalla politica,

il duo Almagisti & Graziano sul perché dei tanti governi tecnici in Italia, Morini sui 5 mesi della guerra in Ucraina con la sua frattura generazionale nell’adesione a Putin, concludendo con Casanova dell’IAI sulla pace fra Tokyo e Seul «appesa ai semiconduttori»

Un’intervista “classica” di Rielli al regista e scrittore Lucio Pellegrini apre le Idee, poi con la sociolinguista Vera Gheno (qui un suo TEDx fiorentino con una breve storia dello schwa, o scevà per gli autarchici) sulla «piramide del privilegio» tutto declinato al maschile e un nuovo “racconto in bottiglia” di Luca Ricci nel Paese della «campagna elettorale perenne». 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

lunedì 25 luglio 2022

Un Paese irrecuperabile, o forse no (speriamo bene)

Inizio settimana con l’ormai abituale doppietta del lunedì dell’editoriale di Maltese su Berlusconi in un Paese «irrecuperabile» e la fotonotizia d’apertura di Damilano su Mattarella «solo di fronte alle destre», con richiami in calce a Cotugno, diretòr e Danilo Soscia. In manchette il promo con QR del podcast del diretòr “Appunti” (seppur fermo) e per un’inserzionista in ultima pagina nessuna segnalazione cartacea sui supplementi mensili Finzioni, DopoDomani a fumetti e Cibo né del settimanale Scenari (pur potendo fare una pagina con anche tutti gli altri, come sul web usando peraltro il nostro patchwork mattutino delle diverse copertine...). 

All’interno la cover story sul capo dello stato prosegue i Fatti, poi con una colonna di Giro sulla coalizione progressista «senza veti o non sarà», poi con La Giornata in 6 infografiche di Teoldi e Cotugno sul Climate Social Camp dei Fridays for Future a Torino pressoché ignorati dagli altri quotidiani,

Ricciardi su Letta anti Meloni e Muroni di Facciamo Eco su «l’agenda Greta»,

la quarta puntata dell’inchiesta di Tourn sui pedofili sostenuta (anche se riemerge la definizione più impropria «finanziata») dai lettori stavolta nei Focolari di Chiara Lubich — che farà prevedibilmente molto discutere, visto il loro spirito di corpo e una certa presenza mediatica — per finire con Bressa sul «bosco nel Mediterraneo che sta scomparendo» (una prateria di posidonia oceanica, pianta marina endemica). 

3 lettere (senza risposte) e il diretòr sul “momento Trump” ancora evitabile per le istituzioni italiane aprono le Analisi, poi con Susini sul 25 luglio «eutanasia del fascismo nell’attesa della Liberazione», Muzio da Milano sul «dilemma del procuratore che può decidere il futuro politico di Donald Trump»

e “La malafede” di Cacciola alias Martina dell’Ombra, Cocco sul record di laureati in Cina e “Babyshaming” di RAV alias Ventura, Signorelli sul web3 («Token, crypto e blockchain») nelle mani degli speculatori, concludendo con “La settimana della scienza” come sempre curata da Bignami e illustrata da Campagna.

2 articoli in 2 pagine (con bellissime immagini scelte dal repertorio Pixabay) per le Idee con lo scrittore Soscia su alcuni libri recenti che «danno un nuovo senso alle forme brevi di narrazione» e un racconto di Carzaniga da Milano. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

domenica 24 luglio 2022

5 mesi di guerra in Ucraina, ma anche qui è il caos

Domenica con in prima subito l’editoriale di Serughetti su «l’eco-ansia dei giovani» che può salvare il futuro e l’apertura di Iannaccone sulla legislatura sprecata «e adesso arrivano le destre: addio diritti civili», con in calce i richiami a Preziosi, Mounk e Paparoni. In manchette riecco il promo con QR del podcast del diretòr “Appunti” (seppur fermo) e ancora nessuna segnalazione cartacea sui supplementi mensili Finzioni, DopoDomani a fumetti e il settimanale Scenari oggi allo scoccare del 5° mese di guerra in Ucraina, lasciando in ultima pagina il promo di Cibo uscito ieri (pur potendo fare una pagina con anche tutti gli altri, come sul web usando peraltro il nostro patchwork mattutino delle diverse copertine...). 

All’interno La Giornata in 7 news e l’esordio di Stefano Chianese sul bombardamento di Odessa proseguono i Fatti, poi con Ricciardi sui 5 Stelle che Grillo non rivuole in parlamento e come «Van. Ric.» in un’intervista “classica” (con le domande in neretto) a Toninelli per l’angolo del buonumore, Preziosi sul «tiro alla fune intorno a a Letta» e la consueta arguta colonna di Formica stavolta sulla «maggioranza occulta contro la democrazia parlamentare», Tizian sui renziani nel loro «creare il grande centro» (più chimera del Minotauro e multiforme di un supergruppo Marvel) e “Areale” di Cotugno da Milano sul tentativo di piegare gli oceani agli interessi minerari, Casadio sull’imprevista estate «sommersi da Omicron», per concludere con Fiori sullo Sri Lanka e Giro sulla Tunisia. 

Apre le Analisi un inquietante punto da 2 pagine di Mounk su Trump che «può vincere ancora e distruggere l’America» (che poi sono sempre gli Stati Uniti, ma vabbè...), in inglese su Persuasion 3 settimane fa, insieme a un trafiletto su Steve Bannon, poi 3 lettere (senza risposte, l’ultima un appello per un modello Riace firmato da Manconi, Lerner, Zanotelli, Sinibaldi e Cuperlo tra gli altri) e “Il cannocchiale” di Risso sui temi della campagna elettorale («Sicurezza, ambiente e tasse»), lo storico Mimmo Carrattieri sul 25 luglio e i giorni della fine del fascismo «oscurati da troppe cortine di fumo», “Genitori e non solo” di Pezzali sull’umanità in spiaggia con bimbi e infine il fisico e climatologo Giulio Boccaletti sul risparmare pure l’acqua in casa «ma è l’agricoltura a dover cambiare». 

La pagina degli editor con “La posta del cuore” di Pilotti illustrata da Campagna (compreso il caratteristico tocco di rosso nel titolo, quello sotto al disegno a mo’ di dida e il disegnino delle buste)

e “La classifica dei libri” commentata da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna aprono le Idee, poi con 2 pagine di Paparoni sul «viaggio andata e ritorno di Kapoor dentro lo spazio» in mostra a Venezia. Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.