mercoledì 27 luglio 2022

60 giorni al voto, mentre guerra e pandemia ci guardano

205° Domani dell’anno (e 670° di sempre) con una nuova prima d’impatto (e giusto ieri il nostro blog ha misteriosamente avuto un’impennata di visite: bentornati e benvenuti!), con richiami a Faggionato & Martini & Meletti, Zanchini, Marchesi, editoriale di Pasquino sul nuovo bipolarismo senza più programmi (“sparate e personalismi”, spoilera l’occhiello) e apertura di Preziosi sul “paradosso dei cecchini” (altro occhiello fulminante, forse opera del capo redatòr Ferraresi) che «Hanno cacciato Draghi e adesso non sanno chi mettere e Palazzo Chigi», ma come un abile compromesso con l’impostazione grafica del lunedì (bravo Imberti, se l’idea è sua) anche una fotonotizia con sguardo alla Sergio Leone su «Il governo di Giorgia Meloni» del duo degli scoop Fittipaldi & Tizian sulla squadra che sta preparando la leader di Fd’I in caso di chiamata a governare. In manchette il countdown alle elezioni avviato ieri accanto al promo del supplemento a richiesta Cibo (probabilmente a rotazione: in assenza d’inserzionisti, come ogni giovedì domani avremo in ultima pagina il promo del nuovo Scenari del venerdì). Rimane l’eterno dubbio del perché non segnalare anche sul cartaceo con una semplice riga di testo gli altri supplementi tuttora disponibili in edicola, compreso il primo volume di Scenari, ma vabbè. 

All’interno la cover story sul «dream team di Meloni» prosegue i Fatti con tanto di rientrante Cornaglia con “La crisi in versi” (possiamo dirlo? All’inizio l’idea ci piaceva, poi pur rimanendo valida è diventata stucchevole...), poi il debutto di due colonne (probabilmente destinate a durare monitorando la campagna elettorale, dal titolo forse ideato da Imberti) “Forse non tutti sanno che” quasi in omaggio a La Settimana Enigmistica e Iannaccone sul voto all’estero con i «signori delle preferenze», ancora due articoli in colonne speculari come venerdì scorso sotto il titolo “Saranno alleati?” ancora di Preziosi su Letta e De Luca su Calenda, quindi La Giornata in 7 news e ancora Iannaccone sul decreto Aiuti bis di Draghi («niente regali a chi verrà dopo», giustamente peraltro), l’insolito trio richiamato in prima Faggionato-Martini-Meletti sul destino delle partecipate pubbliche, De Benedetti sul compromesso UE per austerità e ricatto russo, Testa sulla Corte suprema americana (che vuol sempre dire statunitense, ma vabbè) con il matrimonio omosessuale a rischio, Trocchia sui documenti inediti del disastro rifiuti romano e ancora Faggionato sulla Consulta che ha bocciato gli aiuti all’Eliseo di Barbareschi (eloquente ancora una volta l’occhiello: “La concorrenza che non c’è”).

Bolzoni sulla «ragnatela di Raffaele Lombardo vincitore a destra e a sinistra» apre le Analisi,

poi con l’economista Sandro Brusco sul mettere a gara il trasporto pubblico romano e Zanchini sul clima che «può essere la vera novità della campagna elettorale», 4 lettere (senza risposte) e Cotugno da Torino per “Areale” sull’assemblea dei Fridays for Future,

Grieco dal Vaticano sul viaggio del Papa fra i nativi in Canada e infine Signorelli da Milano sui rincari Amazon che alle prime difficoltà «ce le fa pagare». 

Antonelli dall’Expo alla Triennale di Milano su cosa può insegnarci la fisica a proposito della caduta del governo apre le Idee, accanto a un’intervista “classica” (con le domande in neretto) del medesimo – curiosamente non abbreviato con le sole iniziali, forse perché in un’intervista non sarebbe sembrato bellissimo, anche se non lo è ugualmente... – e la divina Marchesi sul dominio di Netflix nel programma annunciato del Festival di Venezia. 

Lungo la giornata, oltre a un liveblog nientepopodimenoche sul vertice di centrodestra, altri spunti

e nostre segnalazioni.

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