martedì 30 novembre 2021

Quarta ondata e terza dose, (non) diamo i numeri

Secondo giorno della nuova fase di Domani, con i richiami in prima pagina di tre articoli all’interno (uno per sezione) sotto la testata: Merlo sul centrodestra per il Colle, Rapisardi dalla Conferenza sulle droghe e Salvadori sull’insegnare la storia a scuola. Già una novità rispetto a ieri, dopo aver preso le misure: la testatina stavolta coincide con il nome di ciascuna sezione, per maggior chiarezza seppur perdendo quel qualcosa in più che aveva nella primissima versione (ci dispiace un po’ perché la preferivamo, ma è probabilmente più comprensibile rispetto a cambiare soltanto i colori...). Poi editoriale di Felice sui fondi pubblici ai partiti, De Luca sulla battaglia per i vaccini non finita, con foto di un Moderna in preparazione e manchette dell’inserzionista Dolomite. 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Dalcastagné sulla risposta nel mondo della variante Omicron, poi con Azzollini sul «super green» (nel cartaceo «pass» non stava nel titolo) che «punisce anche comportamenti legittimi» accanto a Merlo sui giudici «vero argine ai No-vax», Casadio su Omicron «rischio soprattutto per i non vaccinati», ancora Merlo sulle «giravolte a destra sul Colle» accanto a Preziosi su «Letta e la corsa romana (vista Colle)» per le «suppletive capitali» (simpatica “strizzata d’occhiello”), Di Giuseppe sul M5s diventato un partito «e ha sempre più bisogno di soldi», Faggionato & Trocchia sul risolvere i guai di Ama per cui «Gualtieri ritorna al passato» (con un’altra “strizzatina d’occhiello” non male: «La grande monnezza»), quindi Russo da Firenze su «Tutti gli agenti che hanno fatto affari milionari con la Juventus»,

una doppia razione della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, per finire con Cappon su Zaki in carcere mentre il suo capo viene graziato e Annicchino sulla Corte UE che sul giornalista algerino condannato «offre uno strumento legale alla repressione». 6 lettere (senza risposte, ma con il lettore «grafomane» e twittatore M. Renzi) e Balassone sulla Rai che come la Costa Concordia «fa un inchino subito prima del naufragio» aprono le Analisi, poi con Ruotolo sulla Conferenza dell’OMC da oggi a Ginevra («Meno protezione, più uguaglianza») e Giro sulla guerra fra Etiopia e Sudan, 2 articoli in una pagina tratti dalla nuova rivista il Mulino “Ricostruzioni” (lo psicologo Michele Roccato sulla fiducia nelle istituzioni e la ricercatrice Elisabetta Lalumera sul ricostruire il nostro rapporto fiduciario con la sanità), per chiudere con Rapisardi dalla Conferenza di Genova sulle droghe che mestamente «dimostra la distanza fra i politici e il mondo». 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con lo storico Massimo L. Salvadori sul suo libro In difesa della storiaSenza studiare il passato restiamo orfani del presente») e Pievani dal suo libro Serendipità sugli inciampi della scienza «dove si cela il progresso dell’umanità». In ultima pagina, il promo del prossimo DopoDomani in uscita domenica, il terzo tutto a fumetti stavolta curato da Sonno. Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

lunedì 29 novembre 2021

Un nuovo “Domani”, a piccoli passi (per noi sempre meglio)

435° Domani cartaceo e digitale... con sorpresa: oltre all’editoriale del diretòr sull’(unica) normalità del virus e l’ormai classica fotonotizia del lunedì (di Nava da Milano, sull’inchiesta bergamasca che sbugiarda il ministro Speranza), debutta la firma di chi si occupa della cover story e sotto la testata 3 richiami ad altrettanti articoli all’interno... come altri quotidiani, in una consuetudine finora evitata per allontanare quelle piccole (e umanissime) competizioni in redazione: in realtà a noi piacciono molto, anche per il fatto di segnalare subito articoli e ospiti particolari... sempre ammesso che qualcuno acquisti il giornale del giorno dopo aver notato la presenza di un autore o un argomento a cui tiene (il che potrebbe anche essere, mai dire mai). Si parte – giustamente un richiamo per ciascuna sezione del giornale – con Levantesi nel primo articolo di un ciclo di 6 «sul ruolo di Big Oil nella campagna di disinformazione sul clima» (come ha twittato lei stessa in serata), il ritorno di Pif sulla «sindrome del post Black friday (che, coerentemente con altre locuzioni, il Domani cartaceo sceglie di scrivere con la F minuscola... al contrario del sito) e l’esordio di Christian Raimo sul «diritto di far ridere e arrabbiare». In manchette un nuovo inserzionista, le scarpe Dolomite (le vie della “lobby trentina” sono infinite... Si scherza, ovviamente), mentre sembra inattaccabile l’inutile meteo: vedremo... tanto più una volta caduto l’ostracismo ai richiami in prima. 

All’interno la cover story con trafiletto sul virus prosegue i Fatti, poi con La Giornata in 7 news e Dalcastagné sulle nuove restrizioni, Preziosi sui grandi elettori che «spingono perché Draghi resti premier», Levantesi sulla Exxon che finanziava i negazionisti, concludendo con Fontanelli da Milano sulla «Fiat delle rinnovabili» (solare, eolico, geotermico) che però non esiste ancora

5 lettere (senza risposte) e il sempre brillante Pif sull’altra “emergenza sanitaria” della sindrome da post Black friday (anche se in prima è scritto «del») avviano le Analisi, poi con Da Rold da Milano sul prossimo segretario generale Nato che da 50 anni non è italiano ma ormai dovrebbe, Berardi da Torino sul Texas «diventato il centro della guerra culturale americana», la pagina delle rubriche con “La posta del portafoglio” di Gaziano e “Ufficio e non solo” di Ferrari, per finire con La Settimana della Scienza curata da Bignami e illustrata da Campagna (che dopo la collaborazione con Erler il 4 ottobre oggi mette un’altra nota sotto la propria firma).

L’esordio di Raimo in difesa dello Sgargabonzi (l’autore Alessandro Gori, citato in giudizio per diffamazione dalla madre di Denise Pipitone) apre la sezione Idee – che utilizza benissimo tre immagini che sembrano create ad hoc dal repertorio Pixabay – poi con Donaera sullo scrivere «ancora fiabe e favole per raccontare il nostro mondo» e D’Angelo sul non cadere preda della rete (su Domani minuscolo come internet) per cui «bisogna cercare quello che si sa» citato anche su Radio 3.

In ultima pagina, il promo della newsletter “’Merica”. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

In tarda serata, Merlo e Azzollini partecipano in studio e in collegamento a Quarta Repubblica su Retequattro (qui la puntata integrale) riguardo ai processi di Renzi e la recente dichiarazione di Monti.


domenica 28 novembre 2021

Colpo di scena, forse Mattarella ci ripensa

Domenica con un editoriale di RAV alias Ventura sui «nuovi simboli quando i vecchi non bastano più» e un’apertura di Merlo sugli «ultimi tentativi per convincere Mattarella a ripensarci sul bis», con foto dei due presidenti italiani e usuale manchette con promo e codice QR del «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno le 7 brevine su La Giornata e Lucarelli sulla «contorta logica No-vax» proseguono i Fatti, poi con Sabelli sulla variante Omicron e in un trafiletto Spimpolo sul primo caso italiano, quindi un’intervista “classica” (con domande in neretto) di Preziosi a Pasquale Cascella, ex portavoce di Napolitano sul bis al Colle, De Benedetti ancora da Strasburgo sull’Europa che «tifa per Draghi al Colle solo se ci sarà un premier come lui» (ascoltando i pareri di 5 europarlamentari) e il sempre caustico Formica sul fatto che «In un paese senza statisti ci appoggiamo alla Francia», Mastrodonato su altre violenze in carcere a Monza con la tristemente nota illustrazione di Costantini già in prima pagina di Domani oltre un anno fa

quindi Ikonomu sulla manifestazione contro i femminicidi a Roma, Russo sul sistema delle plusvalenze e la perquisizione alla Juventus, chiudendo con un’altra spettacolare doppia pagina con grafici di Teoldi, firmata dai docenti di scienze politiche Anton Hemerijck & Johannes Karremans. 4 lettere (senza risposta) ed Emanuele Felice sul salario minimo in Italia aprono le Analisi,

chiudendo subito con Giro sull’ennesima giravolta del generale libico Haftar e Cotugno per la newsletter “Areale” sul futuro del governo tedesco che si giocherà sul clima. 

Anche stavolta la pagina degli editor apre la sezione Idee anziché chiuderla, con la “Posta del Cuore” di Pilotti illustrata da Campagna (come sempre con il caratteristico tocco di rosso nel titolo e in fondo al testo)

e la classifica dei libri commentata da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna, seguita da Frangi sulla mostra milanese “Corpus Domini” sul corpo «soggetto dell’arte contemporanea» e 2 pagine che trascrivono l’incontro “Il lettore è un ipocrita?” alla festa di Domani a Parma un mese fa (con rispettivi trafiletti) tra Alessandro Piperno e Walter Siti, ancora illustrato da Campagna. In giornata, altri spunti e segnalazioni.

sabato 27 novembre 2021

Nuova variante, vecchi pregiudizi (evitiamo la solita solfa)

Domani di fine settimana con il ritorno di un editoriale firmato da Giro sulle elezioni in Libia (quanti quotidiani italiani conoscete che aprono in prima parlando di esteri?) ora «a rischio fallimento» per i troppi candidati e apertura di Casadio sulla nuova variante sudafricana Omicron del coronavirus che «spaventa il mondo» con grafici di Teoldi (che quando sono in prima pagina non è mai per un motivo allegro, purtroppo) dell’andamento delle Borse mondiali. In manchette stabile il promo con codice QR del «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno La Giornata in 7 news e Di Giuseppe sul «trattato “asimmetrico” fra Italia e Francia per fare l’Europa post Merkel» proseguono i Fatti, poi con De Luca sulla pandemia e un trafiletto di Redazione sul «bollettino Covid», Tizian su Toti e Merlo su Ciro Grillo a processo, Ricciardi sui freni alla transizione ecologica e Balassone sugli eterni ricatti dei Tgr nottoruni Rai, chiudendo con Penati su «Cina e Germania: il Covid ha bloccato i motori della crescita mondiale»

Dopo un’altra doppia pagina d’inserzione del Trentino (che se diventasse un’abitudine come noto a noi non dispiacerebbe affatto... anche se a dirla tutta quella di oggi è forse la meno accattivante fra le 9 apparse finora su Domani),

5 lettere (senza risposte) e il diretòr sul «Black friday delle Borse» che «indica il rischio della pandemia eterna» aprono le Analisi, poi con Romanelli sul fatto incontrovertibile ma indicato da pochi che «Per fermare i femminicidi occorre entrare nella delicata sfera del privato» e Russo sui calciatori di Serie A naturalizzati «fisco formativo del calcio italiano», chiudendo con Pirozzi sul Trattato del Quirinale (che come sempre in questi casi «mischia interessi nazionali, ambizioni europee e affinità personali») e De Benedetti da Strasburgo sulla nuova «coalizione semaforo» tedesca che «promette di fermare la deriva della Polonia». Piccinini sul brillante documentario a puntate Get Back che mostra definitivamente e pressoché “in diretta” come «Sono stati i Beatles a uccidere i Beatles» apre le Idee, poi con il ritorno di Roghi sull’abbandonare i pregiudizi per parlare finalmente di droga (alla Conferenza di Genova)

e infine Giammei per la sua newsletter “Cose da maschi” sul nostro vivere «storti come Leonardo o l’armadillo di Zerocalcare». 

In ultima pagina, ovviamente ancora il promo con RQ code dell’abbonamento a Domani scontatissimo fino a... domani.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

venerdì 26 novembre 2021

Vaccini e green pass, in pratica un’opa

325° Domani cartaceo e digitale dell’anno, con editoriale di Ignazi sulla crisi europea dei migranti («Siamo diventati tutti di destra?») e apertura di Tornielli su Salvini che «evita il processo interno grazie al tanto odiato green pass», con foto interlocutoria del leader leghista e in manchette il promo con codice QR del «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno La Giornata in 7 news e De Benedetti da Strasburgo sull’Europa che ignora la maggioranza vuole liberare i brevetti proseguono i Fatti, poi con De Luca sulla pandemia e Di Giuseppe sulla «stretta che non c’è», Faggionato sulla mossa di Gubitosi e Rapisardi sulla prima Conferenza nazionale sulle droghe dopo 12 anni, ancora Faggionato sulla Cdp di Scannapieco («Interventi selettivi, politica permettendo») e Dalcastagné sull’intesa per il taglio delle tasse, Tizian ancora per l’inchiesta su Toti e Faieta da Milano sui rilievi della Torre del Moro bruciata a fine agosto, di nuovo Faggionato (che come già le colleghe Merlo il 10 novembre e De Benedetti il 24 settembre oggi sfiora il record del quadruplo Trocchia del 10 settembre) sui rimborsi USA per il Dieselgate di Fiat Chrysler e infine dopo 5 mesi Runci di ReCommon sul maxi deposito di CO2 dell’Eni bocciato dall’Europa.

5 lettere (senza risposte) e RAV alias Ventura sulla politica del «non c’è alternativa» aprono le Analisi, con Da Rold sulla Turchia che «rischia di diventare l’Argentina del mar Egeo» e Holgado sul generale accusato di torture eletto a capo dell’Interpol, De Monticelli sul tornare ad ascoltare gli studenti «ma non i somari, gli altri», Rampoldi sull’UE che «smetta di balbettare» tra accoglienza e controllo dei confini, Muzio sulla rimozione della statua di Jefferson a New York, una doppia razione (ops, riga) della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, per concludere con Passarelli sulla strada del Quirinale «lastricata di progetti per essere rieletti». 

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con un nuovo “extra” (anche se non esplicitato) di Odifreddi dal suo imminente Sorella scimmia, fratello verme («ormai in stampato, ma al quale continuo ad aggiungere dei capitoli virtuali che in buona parte terrò nel cassetto», come diceva sul 400° Domani quasi un mese fa) e Magrelli sulle «affinità fra Pirlo e Leopardi» recensendo il nuovo libro Il capocannoniere è sempre il miglior poeta dell’anno di Alessandro Gnocchi, segnalato anche a Radio 3.

In ultima pagina ancora il promo con RQ code dell’abbonamento scontatissimo per il Black Friday. Lungo la giornata altri spunti e nostre segnalazioni.

Contro la violenza sulle donne, tutti i giorni (oggi di più)

Nuova e non più così rara prima pagina monotematica, per la Giornata contro la violenza sulle donne (che in questo post “scavallato” dopo mezzanotte risulta datata ieri, ma tant’è...), con l’editoriale di Serughetti sul «potere impotente dei maschi che uccidono» e l’apertura di Risso sui troppi uomini che giustificano ancora le violenze, con una recente (e sempre strepitosa) illustrazione di Nardi. In manchette il solito promo con QR code del «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Riformato sulla legge sul fine vita ancora bloccata dai partiti proseguono i Fatti, poi con De Luca sulla mini stretta del governo per un «Natale normale» (e un trafiletto di Spimpolo sui contagi), la nuova puntata dell’inchiesta di Tizian su Toti, Di Giuseppe sul nuovo governo tedesco e Ricciardi su «Quanto è facile truffare lo stato sulla transizione», un’intervista “classica” di De Benedetti da Strasburgo al presidente dei Verdi europei Philippe Lamberts e (siglata «F.D.B.») sul centrodestra sconfitto in Germania che «punta su una donna per l’Europa», per chiudere con Holgado – che in prima serata si è visto trasmesso su Rai News 24 “La via del ritorno”, il documentario d’inchiesta sui migranti tra Italia e Tunisia finalista al Premio Morrione a cui ha collaborato – sulle ombre dei regimi autoritari nell’elezione dell’Interpol

e con Pugliese sul capo di al Qaida che torna a parlare per sfidare l’Isis-K nell’Afghanistan ormai terreno di scontro tra i due gruppi jihadisti. 

5 lettere (senza risposte) e Seminerio sulla crisi valutaria turca «prolema sociale» aprono le Analisi, poi con Casadio sui numeri per «capire che è la pandemia dei non vaccinati»,

Bolzoni sul carcere duro dove «i boss mafiosi trovano rifugio nella cultura», per finire con Signorelli sulla libertà di essere chi vogliamo che «crea problemi nel metaverso». Tornano infine 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Ferlan sul mito USA del Giorno del Ringraziamento con cui «si dimentica la violenza»

e un racconto personale del Nobel per la Letteratura 2006 Orhan Pamuk. 

In ultima pagina il promo con codice QR dell’inatteso abbonamento annuale a Domani per il Black Friday.

Lungo la giornata, altri spunti e nostre segnalazioni.

mercoledì 24 novembre 2021

Modelli disastrosi e fanta-economia

430° Domani cartaceo e digitale che parte da un editoriale di Bragantini su cosa conviene per l’Italia su Tim e un’apertura di De Benedetti sulla politica agricola con il «bla bla bla» dell’Unione Europea, accanto a una foto dei Fridays for Future manifestanti ieri a Berlino e in manchette il promo con QR code della newsletter “Areale”. 

All’interno La Giornata in 7 news e Ricciardi sulle divergenze Grillo-Conte proseguono i Fatti, poi con Tizian nella terza puntata dell’inchiesta su Toti accanto al consigliere regionale Ferruccio Sansa (già inviato speciale e figlio di un sindaco genovese) sul «modello disastroso della “nuova” politica» ligure, D’Aprile sulle navi saudite che passano da Genova trasportando illegalmente armi e Di Giuseppe sul trattato con Parigi ideato ancora dal governo Gentiloni «ormai quasi cosa fatta», Preziosi su Letta che «vuole completare la “derenzizzazione” del partito» e Pasquino sul troppo spazio nei media al ribellismo dei No-vax, Merlo sullo «spreco imposto per legge» dell’acqua sulle isole della Sicilia e Bruni sul problema dell’euro debole rispetto al dollaro, chiudendo con Pellizzari da Heerlen in Olanda sull’inverno afghano dove «l’unica certezza è l’offensiva di primavera»

Dopo una doppia pagina (come su quasi tutti i quotidiani) sull’uscita nei cinema di Sorrentino,

2 lettere (con lunga risposta del diretòr alla seconda sull’aggressione romana a Lucarelli)

e il vice caporedatòr Imberti su Berlusconi che sul reddito di cittadinanza «riscopre la sua natura di venditore» apre le Analisi, poi con Meletti sui dubbi della scalata di Kkr in Tim («più che finanza, sembra fanta-economia») e Attanasio sul governo di transizione in Sudan che «ha una possibilità», il ritorno dopo quasi due mesi di Marika Ikonomu sullo stato che «chiude gli occhi di fronte alla violenza sulle donne» e la conclusione di Azzollini sul super green pass che «deve fare i conti con le scelte del governo»

Un’opportuna «storia di un’occupazione» di De Luca & Moriero su «Politica, soldi, litigi, persone» del romano Cinema America apre la sezione Idee, subito chiusa da una colonna di Sonia Ricci sul caso dell’enoteca romana Pinchiorri nella guida Michelin che «premia i piatti ma ignora chi molesta in cucina»

In ultima pagina, il promo delle newsletter con codice QR che dà spazio a “Mafie”. 

Lungo la giornata, altri spunti

e nostre segnalazioni.