lunedì 29 novembre 2021

Un nuovo “Domani”, a piccoli passi (per noi sempre meglio)

435° Domani cartaceo e digitale... con sorpresa: oltre all’editoriale del diretòr sull’(unica) normalità del virus e l’ormai classica fotonotizia del lunedì (di Nava da Milano, sull’inchiesta bergamasca che sbugiarda il ministro Speranza), debutta la firma di chi si occupa della cover story e sotto la testata 3 richiami ad altrettanti articoli all’interno... come altri quotidiani, in una consuetudine finora evitata per allontanare quelle piccole (e umanissime) competizioni in redazione: in realtà a noi piacciono molto, anche per il fatto di segnalare subito articoli e ospiti particolari... sempre ammesso che qualcuno acquisti il giornale del giorno dopo aver notato la presenza di un autore o un argomento a cui tiene (il che potrebbe anche essere, mai dire mai). Si parte – giustamente un richiamo per ciascuna sezione del giornale – con Levantesi nel primo articolo di un ciclo di 6 «sul ruolo di Big Oil nella campagna di disinformazione sul clima» (come ha twittato lei stessa in serata), il ritorno di Pif sulla «sindrome del post Black friday (che, coerentemente con altre locuzioni, il Domani cartaceo sceglie di scrivere con la F minuscola... al contrario del sito) e l’esordio di Christian Raimo sul «diritto di far ridere e arrabbiare». In manchette un nuovo inserzionista, le scarpe Dolomite (le vie della “lobby trentina” sono infinite... Si scherza, ovviamente), mentre sembra inattaccabile l’inutile meteo: vedremo... tanto più una volta caduto l’ostracismo ai richiami in prima. 

All’interno la cover story con trafiletto sul virus prosegue i Fatti, poi con La Giornata in 7 news e Dalcastagné sulle nuove restrizioni, Preziosi sui grandi elettori che «spingono perché Draghi resti premier», Levantesi sulla Exxon che finanziava i negazionisti, concludendo con Fontanelli da Milano sulla «Fiat delle rinnovabili» (solare, eolico, geotermico) che però non esiste ancora

5 lettere (senza risposte) e il sempre brillante Pif sull’altra “emergenza sanitaria” della sindrome da post Black friday (anche se in prima è scritto «del») avviano le Analisi, poi con Da Rold da Milano sul prossimo segretario generale Nato che da 50 anni non è italiano ma ormai dovrebbe, Berardi da Torino sul Texas «diventato il centro della guerra culturale americana», la pagina delle rubriche con “La posta del portafoglio” di Gaziano e “Ufficio e non solo” di Ferrari, per finire con La Settimana della Scienza curata da Bignami e illustrata da Campagna (che dopo la collaborazione con Erler il 4 ottobre oggi mette un’altra nota sotto la propria firma).

L’esordio di Raimo in difesa dello Sgargabonzi (l’autore Alessandro Gori, citato in giudizio per diffamazione dalla madre di Denise Pipitone) apre la sezione Idee – che utilizza benissimo tre immagini che sembrano create ad hoc dal repertorio Pixabay – poi con Donaera sullo scrivere «ancora fiabe e favole per raccontare il nostro mondo» e D’Angelo sul non cadere preda della rete (su Domani minuscolo come internet) per cui «bisogna cercare quello che si sa» citato anche su Radio 3.

In ultima pagina, il promo della newsletter “’Merica”. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

In tarda serata, Merlo e Azzollini partecipano in studio e in collegamento a Quarta Repubblica su Retequattro (qui la puntata integrale) riguardo ai processi di Renzi e la recente dichiarazione di Monti.


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