venerdì 31 dicembre 2021

La minaccia di un’altra pandemia: la disuguaglianza

Domani da 20 pagine, con sovracoperta come un anno fa ma stavolta con infografiche del prezioso data editor Teoldi: a seguire, l’editoriale del diretòr sulla disuguaglianza (annunciando l’apertura di «Un’inchiesta lunga un anno») e i 3 richiami in calce a De Luca sui contagi, De Benedetti sugli scomparsi populisti No-euro e Batilla sulla moda anticipatrice più degli astri. In manchette torna il promo con codice QR della newsletter “Areale” sull’ambiente, negli ultimi due mesi apparsa una sola volta. 

All’interno, oltre alle notevoli visualizzazioni del nostro datificatore preferito alle romane II-III della sovracoperta, una nuova prima pagina ospita «12 domande a Draghi e Speranza» che Lucarelli da Milano pone nel silenzio del governo su mezzo paese in quarantena e confuso da regole contradditorie (che gli italiani riescano a sopravvivere a tutto quel che succede, dimostra la straordinarietà di questo disgraziato Paese...), che mostriamo qui sotto perché è un po’ la vera prima con cui chiudere quest’anno reso ancora più incredibile per come la politica italiana si è una volta di più distinta (e non è complimenti) nell’affrontare un po troppo “all’italiana” una situazione che, seppur inedita nelle proporzioni, proprio oggi raggiunge i due anni di segnalazioni nel mondo.

Gli articoli proseguono con La Giornata in 7 news, Faggionato sulla legge di Bilancio che già non basta più, De Luca su «cosa ci aspetta a gennaio», Casadio sull’aumento dei casi che però non deve allarmare per i morti contenuti, chiudendo con Merlo sull’ultimo messaggio di Mattarella e Bragantini su Draghi che «elogia i partiti per frenarne la crisi interna». 

De Benedetti sui populisti di destra che «rinnegano le loro battaglie anti euro» apre le Analisi, poi con 2 pagine di Szabolcs Panyi da Budapest (per i suoi articoli sorvegliato dal software israeliano Pegasus) su come «Orbán ha preso in giro la più grande potenza d’Europa», articolo che un corsivo in calce segnala essere stato finalista allo European Press Prize 2021 nella categoria Distinguished Reporting e pubblicato in origine su Direckt36, 444.hu e Krautreporter. La ripubblicazione in italiano avviene grazie all’ente che assegna il premio, con distribuzione e traduzione curate da VoxEurop, 4 lettere (senza risposte) e De Monticelli sul «senso degli auguri per l’anno nuovo e la fede nella nostra innocenza» (con una bellissima immagine scelta dal repertorio Pixabay), Cotugno con la sua newsletter “Areale” sull’ambiente nel 2021 chiuso dal film in streaming Don’t Look Up (da giorni al centro del dibattito di chiunque sia su Facebook o Twitter) 

e infine Holgado con cartina di Mazzali nel quinto e ultimo articolo sulle guerre dimenticate dell’anno, con una nota che segnala da dopodomani un’analisi di quelle del 2022. 

Giammei sulla pistola «quintessenziale grottesco oggetto maschile» per la newsletter “Cose da maschi” apre la sezione Idee, poi con un estratto da L’alfabeto della moda di Andrea Batilla (con trafiletti su di lui e il libro) sul suo rivelare il futuro «molto più degli astri», concludendo con Giurato che torna sui Måneskin «frutto del nostro provincialismo».

In giornata, altri spunti e nostre segnalazioni, chiudendo con il nostro presidente preferito.

giovedì 30 dicembre 2021

Tra passato e futuro, con le solite promesse al vento

Stabili sotto la testata i richiami (a De Benedetti sulla quarantena in Italia e nel mondo, Azzollini sul decreto Flussi, Carzaniga sui nuovi Matrix e Spider-Man), poi un editoriale di Felice sugli ovvi (evidentemente non per tutti) «Perché Berlusconi non può fare il presidente» e un’apertura di Faggionato per come «su fisco, povertà e disuguaglianze Draghi non rispetta le promesse» (con foto “laterale”, come spesso accade appropriata ma tutt’altro che d’impatto). In manchette torna dopo oltre un mese il promo con codice QR del «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno La Giornata in 7 news e Ricci sui contagi proseguono i Fatti, poi con De Benedetti sul tagliare la quarantena «ultima tendenza per evitare la paralisi» e Zanchini di Legambiente sulle rinnovabili «unica alternativa all’isteria nucleare», Merlo (che ha pubblicato la seconda puntata del podcast “il Grande Gioco del Quirinale”) su Berlusconi che comunque vada «sa che non farà la fine di Prodi» e l’esordio di Marco Ragusa sul bonus Nido, Trocchia sul cibo in carcere «ancora un affare per pochi» e Cipolletta sugli errori dell’ecobonus («si possono correggere»), Moizo da Genova sull’altra bomba biologica di Taranto «che tutti ignorano» (il dragaggio del fondale del porto) e ancora Merlo sul problema di Anac con gli appalti delle Ferrovie, concludendo con Russo da Firenze sugli affari del super agente di calciatori Ramadani, con bel ritorno della «Elaborazione grafica Domani».

6 lettere (senza risposta) e il ritorno dopo un mese dello storico Salvadori sulla crisi ucraina che «rischia di inaugurare una nuova guerra fredda» apre le Analisi, poi con l’esordio di Carolina De Stefano sulla riforma russa che ha messo «davvero tutto in mano a Putin»  e Annicchino sul nazionalismo religioso in India, Azzollini sul decreto Flussi che «non supera la logica della discriminazione» di Salvini un po’ incongruamente affiancata ai «must have del 2021» di Cacciola alias Martina dell’Ombra, Muzio sulla scomparsa di Harry Reid «che ha “salvato” l’Obamacare», Signorelli sui flop dei micropagamenti per i giornali (invocati spesso sui social), e infine Da Rold da Milano con cartina di Mazzali sulle «guerre dimenticate del 2021» focalizzandosi su Assad che «ha vinto in Siria ma l’Unione europea ancora non lo sa». Dopo qualche giorno ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Zanni sul capire la superstizione (che «migliora la vita solo se non fa male a nessuno») e Carzaniga da Milano su come i nuovi film di Matrix e Spider-Man «mostrano la semplificazione del presente».

In ultima pagina, di nuovo il promo con QR code dell’abbonamento annuale in pratica a metà prezzo.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

mercoledì 29 dicembre 2021

Una lettera a Draghi, anzi qualcuna di più

Restano sotto la testata i richiami che peraltro compiono il primo mese (a Merlo su una donna al Quirinale, Casadio sugli effetti avversi dei vaccini, RAV alias Ventura su 30 anni di Houellebecq), poi un brillante editoriale di Pasquino in forma di lettera dei partiti che «si ribellano al consenso per Draghi» e un’inevitabile apertura di De Luca sui contagi e i tamponi nel caos. In manchette ancora Mediapason, vedremo se fino a chiudere l’anno. 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Coen sul sostenere «costi e disagi per proteggere chi non vuole vaccinarsi» proseguono i Fatti, poi De Benedetti sull’ex sindaco Johnson che sacrifica Londra per salvare la sua poltrona e Lucarelli sulla morte del No-vax star della trasmissione radio La zanzara (uno dei pochi articoli coerenti sul caso, va detto), Merlo sul volere «una donna» sul Colle salvo poi non votarla (con il refuso «un’escamoge» con l’apostrofo nel sommarietto...) e Preziosi sui ministri PD che frenano su Draghi al Quirinale «per paura di essere sostituiti» dal segretario attento al requilibrio di genere, Notarianni sui migranti e la “linea Salvini” che continua, Ricciardi da Messina sui mille naufraghi nel Mediteraneo in attesa da giorni (e in calce un’altra quasi mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni), concludendo con 2 pagine d’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Cuperlo a Pierluigi Castagnetti (tra le più lunghe in assoluto mai pubblicate da Domani).

5 lettere (senza risposta) e Bruni & Micossi sul Fondo salva stati che «potrebbe farsi carico del nostro debito pubblico» apre le Analisi, poi con Casadio su «Cosa c’è di vero sugli effetti avversi» contro i complottismi sui vaccini, Fiori sul ricoscimento facciale in Corea del Sud per sconfiggere la pandemia (sì, avete letto bene), Lerner da Beirut sul disastro della lira libanese e Da Rold da Milano sulla Turchia al collasso, per chiudere con Attanasio nel terzo articolo sulle «guerre dimenticate del 2021» e l’abbandono francese in Mali senza aver sconfitto i jihadisti. Maccaferri da Londra sull’essere «tutti vissuti prima o poi nella provincia di Tondelli» (per i 30 anni della scomparsa) apre le Idee, chiuse subito dopo da un lungo articolo di RAV sul «grande filosofo della nostra epoca» Michel Houellebecq, con trafiletto sul suo ormai prossimo libro Annientare e citazione su Radio 3. In giornata, come sempre spunti e segnalazioni.

martedì 28 dicembre 2021

Auguri e tamponi, la nuova arte d’arrangiarsi

Tornano sotto la testata i 3 richiami (a Tizian su Letizia Moratti, Fiori su Kim Jong-un, Baresani sul droplet nei treni), poi editoriale di RAV alias Ventura sull’omertà che aiuta la pandemia e apertura di Lucarelli da Milano sulle file per i tamponi, con foto a un drive-through di Roma. In manchette quasi granitico Mediapason (quasi inamovibile dal 6 dicembre). 

All’interno La Giornata in 7 news e Cocco sull’arrivo di Omicron in Cina proseguono i Fatti, poi Casadio sull’esplosione dei contagi che può portare a brevi lockdown, De Luca sui «L’Italia dei colori anti Covid» ormai archiviata e n un trafiletto come DMD sulla «quarantena corta», De Benedetti sulla Francia che «prova ad arginare lo strapotere degli influencer», Tizian sul «conflitto di interesse» che imbarazza lady Moratti, con la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (dopo una quasi completa già in calce alla pagina precedente) chiudendo con un nuovo contributo di Levantesi sul negazionismo organizzato, stavolta alla Camera di commercio degli USA

Un bel pezzo dello storico Stefano Marcuzzi (con trafiletto sul libro Le guerre di Libia di cui è coautore) sulle elezioni rinviate in Libia «fallimento per l’Onu» aprono le Analisi,

poi con 4 lettere (senza risposte, aperte da un Diritto di replica di Leonardo) e Genna su «Tutti gli errori sul cloud di stato della strategia italiana e di Bruxelles», Fiori sulla tirannia nordcoreana non intaccata neppure dalla pandemia, il secondo approfondimento sulle «guerre dimenticate del 2021» con Da Rold da Milano sul Nagorno-Karabakh con una nuova cartina di Mazzali,

per finire con Di Giuseppe sul piano della candidata segretario Lang «per la transizione progressista dei Verdi tedeschi». 

Un lungo pezzo di Lamberti su come «Joan Didion ci ha insegnato cosa fare delle nostre paure» apre le Idee, concluse da una colonna di Baresani su «L’eterno viaggio su un treno pieno di droplet». 

In ultima pagina, torna il promo con QR code dell’abbonamento annuale in pratica a metà prezzo.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

lunedì 27 dicembre 2021

La pandemia continua, il caos aumenta (noi teniamo duro)

Dopo la doppia pausa natalizia dei quotidiani, torna l’abituale apertura del lunedì con un editoriale di Urbinati sul cambiare il modo di dare i dati sulla pandemia accanto all’apertura con fotonotizia di Trocchia sulle mosse di Letta (lo zio, non il nipote che i maligni dicono quasi immobile) per il Colle, più i 3 richiami rimasti in calce come venerdì (un caso? domani vedremo, ma ancora non è detto) a Martini sulla riforma della Rai, Giro sulla scomparsa di Tutu e Quarestani su un Dalí rimasto nascosto. In manchette immarcescibile il gruppo Mediapason.

All’interno la cover story sull’altro Letta (quello sempre sottotraccia) prosegue i Fatti con due trafiletti, poi con La Giornata in 6 infografiche del data editor Teoldi, il punto di Holgado sul virus, Martini sulla riforma della Rai «rimandata in eterno» e Balassone sul lungo declino degli ascolti della tv tradizionale, il reportage della rientrante Caglioni dal campo di Lipa a 40 km dal confine bosniaco con la Croazia chiudendo con Giro sulla diaspora libanese.

5 lettere (senza risposte) e ancora Giro sulla vita di Desmond Tutu aprono le Analisi, poi con Azzollini sulla tenuta dei cittadini «adesso a rischio», Attanasio (con cartina di Mazzali) apre il primo di 5 articoli riguardo a «Le guerre dimenticate del 2021» (occhiello dixit) sull’Etiopia che «dopo un anno di atrocità nel Tigray» sogna la pace,

Muzio da Milano sul perché l’America (che poi come al solito sarebbero gli USA, ma vabbè...) «si divide anche sull’aumento dei salari», Russo da Firenze su «L’arte delle plusvalenze con la magia della recompra», la pagina delle rubriche “La Posta del Portafoglio” di Gaziano e “Ufficio e non solo” di Ferrari (che «per ora finisce qua»), e infine il riassunto di «un anno ricco per tutte le scienze» con “La settimana della scienza” di Bignami sempre illustrata da Campagna.

2 articoli in 2 pagine per le Idee, con la collezionista Elena Quarestani che racconta la sua esperienza su come «La legge italiana costringe a tenere nascosto un quasi di Dalí» (immortalato in una splendida foto) con un trafiletto sul tema affrontato nelle scorse settimane da Domani «attraverso le pagine dell’arte curate da Demetrio Paparoni», concludendo con lo storico Andrea Riccardi (l’ex ministro, fondatore della Comunità di Sant’Egidio) sui bambini invisibili «schiavi del terzo millennio». 

In giornata, altri spunti e segnalazioni.

venerdì 24 dicembre 2021

E per Natale un “Domani” a 24 pagine

Primo Domani cartaceo e digitale a 24 pagine (e 460° di sempre, per i feticisti della precisione), data la tradizionale assenza di quotidiani in edicola per Natale e santo Stefano (di cui come in questi casi su Domani non si fa mai cenno alcuno). Per l’occasione i richiami tornano in calce, sotto un editoriale di Mencarelli sul Natale «bivio fra speranza e disperazione nel futuro» e l’apertura di Preziosi su «Tutti draghiani purché non faccia il grande passo» (viziato nel finale da un «Matterella» con la E...): De Luca sul «Record di nuovi casi da inizio pandemia», Penati sulle eterne crisi bancarie e un’intervista di Lucarelli alla «vittima di un amore malato». In manchette, ritorno natalizio per il promo del gruppo Mediapason. 

All’interno le 7 news per La Giornata e Faggionato sull’editoriale sul Financial Times firmato Draghi & Macron proseguono i Fatti, poi con Merlo sul «vertice delle destre» (come da occhiello perentorio) e Ricciardi sull’archiviazione delle accuse a Rackete, De Luca sul (non) smart working e come «DMD» sui contagi, da Milano Cotugno sul caos al ministero della Transizione

e Faieta sull’inchiesta della Lombardia Film Commission, chiudendo con Trunfio sulla videoinchiesta di Animal Equality sugli agnelli al macello sul sito e Gonnelli sull’imprenditore-filosofo che ha acquistato la fabbrica Gkn. 

Penati sul «Rinviare l’inevitabile su Mps e Carige» apre le Analisi, seguito da 2 splendide pagine firmate ancora da Merlo ma con Teoldi sul carcere che nessuno vuol riformare,

4 lettere (compreso un Diritto di replica a cui risponde puntuale Lucarelli e un’ultima lettera stampata per errore tutta in corsivo...) e Bragantini sull’ipocrisia dei partiti per il Quirinale, Bruni con il collega Stefano Micossi sul ritorno delle regole fiscali europee sul debito e De Monticelli sul balletto russo Il regno delle ombre «sballo della coscienza» a San Silvestro in tv (su Rai 5 e Rai Play, per la precisione), una recensione ragionata di David A. Bell (docente di Storia a Princeton, con trafiletto su di lui) sul saggio The Dawn of Everything uscita in inglese su Persuasion un mese e mezzo fa, Nocera sulla vittoria di Boric in Cile («La sinistra italiana non si illuda») e infine Russo da Firenze sul calcio italiano «diventato la terra promessa degli americani» (che poi sono gli statunitensi, ma vabbè...). 

Un estratto da L’anno del pensiero magico della scomparsa Joan Didion (ricordata da Guglieri sul sito) apre la più lunga sezione Idee di sempre (8 pagine comprese 2 a fumetti!),

poi con un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Lucarelli a Debora Pelamatti che per la prima volta racconta la sua storia di amore malato salvato da Max Pezzali, la classifica e il riassunto di Guglieri su un anno di libri con tanto di top 10, la “La posta del Cuore” di Pilotti illustrata da Campagna (con il caratteristico tocco di rosso nel titolo e quello in fondo al testo, anche stavolta impaginato sotto il disegno a mo’ di dida) e l’ultima classifica dei libri del 2021 commentata da Cottafavi con l’immagine-logo di Campagna, il critico Fiore ragiona sull’arte di Alberto Garutti e Giammei per “Cose da maschi” su Babbo Natale che «ha la pancia già da fine Ottocento», concludendo il giornale con 2 tavole a fumetti di Sonno alias Michela Rossi. In giornata, altri spunti e segnalazioni.

giovedì 23 dicembre 2021

Antevigilia, è qui la festa? (spoiler: No)

Richiami stabili (almeno per oggi, domani chissà) sotto la testata, ad articoli interni di Merlo & Trocchia sul Natale al carcere di Santa Maria Capua Vetere, Casadio contro Luca Ridolfi e Marchesi sui reboot-remake al cinema, sopra all’editoriale di Ignazi sul doppio «rischio di perdere Draghi» e l’apertura di Preziosi sulla conferenza stampa di fine anno con foto del presidente del consiglio al suo ingresso nell’Auditorium Antonianum. In manchette, bell’esordio per il promo del settimanale Internazionale con copertina di Lorenzo Mattotti e in omaggio il Calendario 2022 con le sempre splendide illustrazioni di Pierluigi Longo. 

All’interno Faggionato sui tempi stretti del «PNRR che verrà» e De Luca sulla quarta ondata (dov’è però rimasto scritto l’«oggi» dellla versione “in diretta” sul sito...) proseguono i Fatti, poi con il diretòr, il caporedatòr e il di lui vice, più ancora Preziosi tornano a elaborare le 6 colonne di approfondimento che mancavano dal 5 ottobre), quindi La Giornata in 7 news e Ricciardi sul caro bollette, Mastrodonato da Milano sui disservizi lombardi per prenotare la terza dose e un trafiletto di Spimpolo sull’andamento italiano della pandemia, Merlo & Trocchia su questi giorni di “festa” nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, Sias da Oristano (curiosamente rimasto in neretto come la firma degli autori: lei sul web si fa chiamare Monteiro Rossi come il suo malgrado allievo di Sostiene Pereira) sui «Genitori contro genitori pur di far vaccinare i figli», concludendo ancora con Merlo su Lo Voi nuovo capo della procura di Roma. 

4 lettere (senza risposte) e Salvatore Vassallo su Draghi «solo dominus di questi partiti» avviano le Analisi,

poi con Morini su «L’eredità dell’Urss di Gorbacëv condiziona ancora la Russia di Putin», un efficace fact checking di Casadio (purtroppo vessato da titoletti non in neretto, né separati da una riga dal paragrafo precedente...) su come «Luca Ricolfi offre ai No-vax la patina di finta scienza che cercano», un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Freyrie da Berlino all’economista Dominik Leusder e infine D’Aprile su Francia e Germania nell’export di armamenti in sede europea.

Il «controcanto» (come dice l’occhiello) del regista Damato sui Måneskin dopo l’articolo di Giurato che martedì ha scatenato vibranti reazioni su Twitter) apre le Idee, poi con Marchesi sul cinema che per le feste «riporta in sala i grandi classici» con il West Side Story di Spielberg e il nuovo Matrix Resurrections, concludendo con Raimo sugli spot natalizi che nascondono la pandemia

In giornata, altri spunti

e nostre segnalazioni.