venerdì 30 giugno 2023

Bye bye Europa, Italia in un mondo parallelo

In prima pagina editoriale di Bragantini, apertura come ieri di Di Giuseppe, fotonotizia di Tizian, richiami in calce a Colonna, Fontanelli, Carotenuto, manchette per l’8‰ alla Chiesa valdese. 

All’interno Cuperlo prosegue i Fatti, poi Iannaccone (citato anche dal podcast “Morning” de Il Post) e Monaco, le colonne “Italia” (con rientrante testatina La Giornata e il maledetto filetto, pure bello grosso...) e Tornago, ancora Di Giuseppe sulla Rai, Tizian, l’inchiesta oligarchi di Vergine da Milano e Peloso, le colonne “Mondo” (senza filetto e quindi disomogenee alle altre...) e Riva, chiudendo con Elena Colonna da Nanterre in Francia e Da Rold da Milano. 

Damon Linker (in inglese 10 giorni fa su Persuasion) apre le Analisi, poi Fontanelli da Milano e la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni (sotto l’errata testatina Fatti...), concludendo con 3 lettere (senza risposte) di fianco a Follini. 

Il vicedirettò Carotenuto (dopo oltre un mese ancora non nel colophon...) con un primo articolo con tanto di logo ad hoc su “L’Italia intorno ai film” apre le Idee, poi con 2 pagine di Maddalena Vaglio Tanet sul nuovo gangster novel inedito (in corsivo nell’occhiello, che chissà perché l’autrice usa al femminile...) di Isaac B. Singer. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

giovedì 29 giugno 2023

Mille e non più mille (o quasi): la nuova era del blog

Con il millesimo Domani cartaceo ormai alle spalle – che vuol dire quasi tre anni ininterrotti, due direttori (purtroppo) e una gran voglia di informarsi sulle cose che contano – e la conclusione del mese di giugno, da oggi questo blog entra in modalità estiva, registrando il minimo indispensabile e forse nemmeno tutti i giorni. Restiamo invece sempre freneticamente attivi su Twitter. Buona estate e arrivederci a pieno ritmo (forse) a settembre! 

In prima pagina editoriale di Ignazi, apertura di Di Giuseppe, fotonotizia del direttò, richiami in calce a Peloso, Bianchi, Balassone, manchette per il 5‰ a Emergency. 

All’interno Iannaccone e Taddei da Milano proseguono i Fatti, poi direttò e Bruni, colonne “Italia” (senza testatina La Giornata e purtroppo con filetto...) e ancora Iannaccone, Di Giuseppe e Novelli, l’inchiesta oligarchi di Vergine da Milano e Holgado, colonne “Mondo” (senza filetto e quindi disomogenee alle altre...) e Peloso, chiudendo con De Luca con trafiletto con la smagliante sigla «DMD». 

Una errata corrige (sull’editore dell’estratto di ieri) e 3 lettere (senza risposte) accanto a Riva aprono le Analisi, poi con Signorelli sull’inchiesta IA, Alfredo Roma e un intervento di Michele Bellini & Tullio Ambrosone, per finire con Bianchi. 

Riecco 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Balassone su Carnera 90 anni dopo il titolo dei pesi massimi e RAV alias Ventura sulla riedizione in 4 volumi dell’Ontologia dell’essere sociale (in corsivo nell’occhiello!) di György Lukács. 

In ultima pagina il promo con il codice QR del supplemento mensile a richiesta Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

mercoledì 28 giugno 2023

1000° “Domani”, l’inizio della quarta cifra

Il millesimo Domani dall’esordio – un primo risultato importante, peccato senza più il fondatòr... – inizia con l’editoriale di Pasquino sul regime di Putin, una fotonotizia (rossobordata) di De Luca sulla Wagner, l’apertura di Ricciardi sulle agognate nomine del Commissario per l’alluvione e del governatore di Bankitalia, poi richiami in calce a Preziosi, Formigli e D’Angelo, manchette di QR code aggiornamenti e inserzione Fondazione TOG

All’interno Vergine da Milano prosegue i Fatti continuando l’inchiesta sugli oligarchi accanto a Giro su Meloni verso Washington, poi De Luca sullo zar che «si libera dei suoi soldati migliori» e Peloso su Zuppi a Mosca, La Giornata con l’incongrua mezza pagina “Mondo” esterna (senza filetto e qualcosa ci dice preannuncio disomogeneo dall’altra...) accanto a Cocco su cosa pensa la Cina del “cuoco di Putin”, Da Rold da Milano sul de-risking (in corsivo nel titolo!) dell’Occidente in fuga e Muzio da Milano sull’audio che inguaia ancor più Trump, poi la mezza pagina esterna “Italia” sotto la testatina Fatti (purtroppo con la permanenza di quell’orrido filetto, e pure bello grosso...) a fianco di Preziosi sul «Molise non esiste» nel PD muto sulla sconfitta alle regionali, Iannaccone sulla prova di fuga del governo da Santanchè e il MES accanto a un’intervento di Zanda (fulmineo ex consigliere del CdA di Domani, anche stavolta non segnalato...) sulla riflessione non più rimandabile nel PD, chiudendo con Trocchia sulla «cricca a caccia di consensi» del PD calabrese sotto inchiesta e Tizian (con “Roma” rimasto in neretto...) su Schlein che deve eliminare «anche i cacicchi della Calabria»

D’Aprile (anche lei con “Roma” rimasto in neretto...) apre le Analisi sulle rotte dei migranti già discriminate dall’IA (scritta ancora all’inglese AI ma stavolta con la I maiuscola...) accanto a Testa su «Libertà di fede e nuovi diritti non sono sempre in conflitto» in risposta al recente videomessaggio di Meloni, poi 4 lettere (senza risposte) e Formigli sulla testimonianza in tribunale con Saviano (e Murgia) per la querela di Meloni, Taddei da Milano sul freno all’inflazione che possono mettere le aziende e Balassone sulla «finta riscossa della Rai» con «Nei palinsesti l’usato insicuro», Attanasio sulla «terza via dell’Africa nel nome di grano e cereali»

e Assael sulla crisi russa vista da Israele,

per finire con un estratto (anche se non è specificato...) da Il genere preso sul serio della sociologa Raewyn Connell. 

Tornano i 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con D’Angelo sulla mostra di foto “L’Italia è un desiderio” alle Scuderie del Quirinale e Caterina Orsenigo da Milano (citata anche da Radio 3) sugli archetipi delle fiabe che cambiano.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

martedì 27 giugno 2023

Italia con l’Occidente, Renzi con Meloni

175° Domani dell’anno, con ottimo editoriale del caporedatòr Ferraresi (questa settimana a Prima Pagina, proprio a cavallo del 1000° Domani cartaceo, che esce... domani!) sul «dibattito distorto sul posto dell’Italia in Occidente», apertura di Preziosi su «Renzi la terza gamba di Meloni» in Molise, fotonotizia di De Luca su Evegny Prigožin, richiami in calce a Preziosi, Azzollini, Maderna, con manchette di QR code aggiornamenti e inserzione per l’8‰ alla Chiesa valdese. 

All’interno Vergine da Milano proseguendo l’inchiesta sul tesoro degli oligarchi e «D.M.D.» (che contravviene alla promessa di siglarsi con il più piacevole «DMD» senza puntini...) sul ritorno dell’oligarca Khodorkovsky continuano i Fatti, poi con lo stesso De Luca (con nome completo) sugli strascichi in Russia e Ucraina accanto a Da Rold da Milano sulla «ennesima vita di Lukashenko», La Giornata con la mezza pagina esterna “Italia” (purtroppo con la permanenza di quell’orrido filetto, e pure bello grosso...) a fianco di Preziosi sul «Calderone di famiglia» (con «La ministra al festival organizzato dal marito»), Iannaccone su Mario Sechi che lascia già Palazzo Chigi sopra la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, Damilano sulle profezie delle elezioni del 1983, Ricciardi sugli «Oltre 9mila rifugiati assunti da aziende italiane» (anche se incredibilmente nel titolo manca la prima R...) sopra a un’altra doppia razione (2 righe) della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, concludendo con la mezza pagina “Mondo” esterna (senza filetto e confermandosi disomogenea dall’altra...) accanto ad Attanasio sulla Wagner che «può destabilizzare l’Africa»

Azzollini sulla «confusione di Roccella tra libertà e diritto all’aborto» apre le Analisi,

poi con 4 lettere (senza risposte) accanto a Pietro Finelli, direttore della Domus Mazziniana (purtroppo scritta senza la M maiuscola...), sull’eredità politica nella parola “umanità” che «cambiò l’idea di patria», Riva sull’anniversario della strage di Ustica, Simone sui «nefasti effetti scientifico-culturali del berlusconismo sull’università» e infine Felice sui «custodi del neofascismo al governo» («Quella del Msi è una storia di successo») a partire da Il polo escluso di Ignazi. Carzaniga da Milano su Black Mirror (non in corsivo nel titolo...) e la spedizione del Titan segnalato anche da Radio 3 apre le Idee,

poi Maderna sulla mostra di Diego Marcon a Milano e Paolo Costa da Trento sulla poesia che «insegna l’arte dell’essenziale». 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

lunedì 26 giugno 2023

Patrioti, mercenari, oligarchi e traditori: un po’ matrioske

Inizio settimana con editoriale di Giro inevitabilmente sulla Russia («Se va in frantumi è un problema anche per noi») e fotonotizia del lunedì di Vergine e De Luca sul tesoro degli oligarchi in Italia (con ovvia ma non banale foto di Evegny Prigožin), richiami in calce a Preziosi, Passarelli e D’Antona, manchette con QR code aggiornamenti e inserzione per il 5‰ a Emergency. 

All’interno la cover story di Vergine da Milano prosegue i Fatti con l’avvio dell’inchiesta internazionale sugli oligarchi russi che un corsivo in calce segnala «parte del progetto investigativo #RussianEscape, coordinato da EIC e Cifar con il supporto di IJ4EU», con altre due colonne di «S.V.» (con «Milano» rimasto in neretto...) sulla sentenza UE che risparmia i parenti dalle sanzioni), poi la mezza pagina unificata “Italia e Mondo” (purtroppo con il filetto e pure bello grosso, sempre con testatina La Giornata più sensata del metterla una sì e una no in settimana...) accanto a Cocco sulle paure di Pechino, De Luca sullo «zar è nudo», il vicedirettò Carotenuto (ancora non segnato nel colophon...) sul calcio romantico finito a Italia-Argentina nel 1990 (peraltro con un apostrofo e un accento sbagliati nel titolo dell’articolo...) dal libro Quando eravamo felici con trafiletto ad hoc, un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Preziosi al PD Marco Sarracino, per finire con Zanchini sulla strategia del governo per il PNRR

e “Areale” di Cotugno da Milano. 

4 lettere (senza risposte) e “Grand’Angolo” di Segre aprono le Analisi, poi con Passarelli sui partiti carismatici senza transizione come i regimi autoritari e Cipolletta contro l’autonomia differenziata che renderà più inefficienti anche le regioni ricche, “La settimana della scienza” curata da Bignami e illustrata da Campagna (citata anche a Radio 3),

chiudendo ancora con Giro sulle crisi internazionali che toccano anche la Croce rossa e il think tank Tortuga (curiosamente senza alcuna indicazione...) sulla questione Airbnb nelle città.

Ormai consueta sezione Idee del lunedì, con D’Antona tra i curatori di Storie dal Wisconsin e Conversazioni con l’alieno di Sonno. 

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Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

domenica 25 giugno 2023

Un altro The Day After, ma quasi di un nulla di fatto

La settimana si chiude con i commenti alla giornata da brivido in Russia, con richiami a Iannaccone, Vian e Sivo, editoriale di Morini sulla «prima crisi di sistema» per Putin e apertura di De Luca sulla guerra interna che «sgomenta il mondo», manchette di QR code aggiornamenti e inserzione Fondazione TOG

All’interno La Giornata con la mezza pagina esterna “Italia” (purtroppo con la permanenza di quell’orrido filetto, per di più oggi bello spesso...) accanto a Ricciardi su Meloni «in difesa» proseguono i Fatti, poi con Iannaccone su Renzi in soccorso alla destra nel primo test del dopo Berlusconi (le regionali in Molise) e Damilano (stavolta con l’indicazione a Roma da cui per qualche strano motivo era sempre dispensato...) sul «partito romano che ha sostituito il vecchio forzaleghismo», Balassone sulla destra «all’assalto di Rai Tre» (il «fortino rosso» che però dal 2010 si scrive Rai 3...), Tornielli sulle proteste ormai di vita breve («Le tende si smontano subito») e Trocchia su Baiardo sotto indagine per calunnia,

Tourn da Torino che incontra l’artista che accusa Rupnik (con irritante occhiello minimalista “L’inchiesta” incomprensibilmente senza aggiungere l’abituale “sostenuta dai lettori”...), la mezza pagina “Mondo” esterna (senza filetto e purtroppo continuando a confermarsi disomogenea dall’altra...) a fianco di De Benedetti sui popolari che «portano l’estrema destra di Vox al governo in Spagna»,

per finire con D’Aprile sulle regole UE per l’IA (scegliendo purtroppo la sigla inglese AI...) «Ma senza tutelare i migranti» e Pellegrino sulle «asimmetrie su coppie gay e genitori biologici». 

5 lettere (senza risposte) e “Il cannocchiale” (che inspiegabilmente riacquista la specifica dopo ma perde l’articolo...) di Risso danno il via alle Analisi, poi con Vian sul «patrono degli intelligenti» san Paolo («enfant terrible del Cristianesimo») nel libro Metamorfosi necessaria di José Tolentino de Mendonça e “Soldi e sentimento” della sempre twittarolissima Pezzali (ormai cinguettante da mattina a sera),

per finire con la storica Simona Merlo sul suo La costruzione dell’Ucraina. Russo da Firenze apre le Idee sulle «prove di Superlega mondiale» in Arabia Saudita, poi con un estratto di Alice Sivo da Mangime in compresse per pesci tropicali e infine Pilotti sulla tragedia del Titan

accanto a Cottafavi su “La classifica dei libri” con l’immagine-logo di Campagna. 

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Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

sabato 24 giugno 2023

Altro “Cibo”, a momenti non ci resta che mangiare

Oggi partenza con editoriale di Urbinati sulla «manutenzione necessaria al PD» e apertura di D’Aprile sul gas della Libia che «arriverà (forse) tra tre anni» – titolo che, stando a quanto visto finora su Domani, andrebbe scritto con il «fra» per evitare l’allitterazione... – poi senza fotonotizia i richiami in calce a Trocchia, Penati e Roghi, manchette di QR code aggiornamenti e inserzione per l’8‰ alla Chiesa valdese. 

All’interno Tornago su Pini e Ricciardi su Minenna proseguono i Fatti, poi con Trocchia sui «conti in rosso della Lady nera» Santanchè (in editoria noti peraltro da anni, bastava leggere Ciak), Preziosi «inviata a Napoli» – indicazione pressoché al debutto dopo quasi mille Domani cartacei (la ricorrenza ricorrerà mercoledì!) – per un’intervista “classica” (con le domande in neretto) a Maurizio de Giovanni (che andrebbe indicato con la D minuscola...) e Franco Monaco sulle «vere ragioni dell’assedio» a Schlein, Di Giuseppe & ancora Preziosi sulle regionali in Molise (ebbene, sì: esiste), La Giornata con la mezza pagina esterna “Italia” (purtroppo con la permanenza di quell’orrido filetto...) a fianco di Iannaccone sul MES con i sommovimenti nella Lega, Azzollini sulla necessaria «legge per i “figli a metà” discriminati»,

la mezza pagina “Mondo” esterna (senza filetto e confermandosi disomogenea dall’altra...) accanto a Da Rold da Milano sull’incontro Biden-Modi, Lerner sull’escalation in Cisgiordania e infine Muzio da Milano sullo strano caso del giudice Alito alla Corte suprema USA. 

3 lettere (senza risposte) e Bragantini su “l’ennesimo pasticcio italiano” (occhiello dixit) della telenovela Tim-Vivendi apre le Analisi, poi con Penati su «Tre storie di capitalismo in declino» (Mediaset, Pirelli e Telecom), Taddei sull’inflazione che aumenta le disuguaglianze (da sempre la giusta attenzione di Domani, sia mai che il PD o altri prendano esempio...) e “Faccio cose, vedo gente a Milano” di Venezia, concludendo con Delli Santi sul «ripensare il diritto umanitario». 

Anche oggi Ferri da Potenza sul quiet quitting (in corsivo nel titolo!) e «lo slang del lavoro giovanile post pandemia» apre le Idee, sopra la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni e di fronte a Roghi sull’infanzia «un viaggio da custodire con curiosità», testo che l’autrice leggerà al festival Le Conversazioni martedì 27 a Capri. 

In ultima pagina il promo con il codice QR del nuovo mensile a richiesta Cibo

Allegato a richiesta per un mese da oggi a 2,50 euro (con copertina e illustrazioni di Amalia Mora e richiami in prima a Bassi, Sala, Venco), è infatti disponibile il 13° supplemento Cibo (indicato «Anno II n.6») da 20 pagine curato da Di Giuseppe & Tornielli a tema «Dove troviamo conforto». 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con trafiletti biografici degli autori), con un’apertura dello storico Francesco Buscemi, seguìta dal sommario a sinistra e la scheda dell’illustratrice (che firma come sempre 8 disegni più la cover e l’autoritratto, a cui si aggiungono 2 di Campagna, sempre senza biografia), Ciancio da Milano, la Redazione sul suo comfort food (con feticistiche trafiletti di De Benedetti, Ricciardi, Di Giuseppe, Carmelo Leo, Trocchia, Holgado, Tornielli, Erler), Alessio Turazza da Milano, Luca Bassi da Bergamo con 2 consigli di lettura, Stefania Leo da Corato (BA), Strafile, Signoroni da Brescia, Sala (inaspettatamente da Roma e non da Hong Kong), Venco da Milano, Melendri da Modigliana (FC) – incomprensibilmente senza indicazione della provincia, come se tutti sapessero dov’è... – e poi Sonia Fabiani (con l’insopportabile descrizione «content creator», che è come dire «autrice»...) accanto a una colonna come «So. Fa.» dal suo libro Cucinava sempre, Azzollini, quindi le rubriche “Nel carrello” di Ciconte di Terra!, “Vino sul divano” di Cossater da Perugia, Palmisano da Milano, Niola e “C’è del fumo in cucina” di Grandi. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni

fino all’aggiornamento in diretta della marcia poi fermata della Wagner verso Mosca.

venerdì 23 giugno 2023

Ancora il MES, voto rinviato e UE preoccupata

995° Domani dall’esordio, con editoriale di Trigilia sul futuro del PD «tutto nel contrasto alle disparità» (ed è incredibile si debba ridirlo ogni volta), apertura di De Luca sul MES a spaccare il governo, fotonotizia (rossobordata) di Ricciardi sull’arrestato Minenna, poi richiami in calce al direttò, Pugliese e Mannelli, manchette di QR code aggiornamenti e inserzione per il 5‰ a Emergency. 

All’interno Ricciardi su Minenna prosegue i Fatti, poi con Iannaccone sul sì di Giorgetti al Mes e come «Ste. Ia.» sul ddl Concorrenza ancora fermo, La Giornata con la mezza pagina esterna “Italia” (purtroppo con la permanenza di quell’orrido filetto subito tornato, e pure bello grosso...) a fianco di Merlo su «Bongiorno pigliatutto», una trascrizione dell’intervista “classica” (con domande in neretto) del direttò alla segretaria PD Elly Schlein a Lamezia per il 12° Trame Festival a Lamezia Terme (citato inutilmente due volte, sia all’inizio che in calce) con direzione artistica di Tizian, un’altra intervista “classica” ancora di Merlo al giudice Giuseppe Spadaro e De Benedetti su Metsola «apripista dell’alleanza tra Meloni e il PPE», il vicedirettò Carotenuto – citato dal podcast “Morning” de Il Post, con qualifica ancora non segnalata nel colophon... – sull’integrazione per cui «la pallavolo fa più della politica», la mezza pagina “Mondo” esterna (senza filetto e confermandosi disomogenea dall’altra...) accanto a Da Rold da Milano sulla banca centrale turca e infine l’esordio di Francesca Ferri da Potenza sul podcast-documentario di una donna d’origine iraniana accanto a Di Giuseppe sul sostegno di Coop e Amnesty (segnalato ieri nell’inserzione in ultima pagina). 

Pugliese sulla «faida finale fra Wagner e il Cremlino» apre le Analisi, poi con Riva sugli orrori delle guerre anche quando “giuste”, 2 lettere (senza risposte) e Serughetti sul film La versione di Anita  «fuori dall’ombra di Garibaldi», per finire con un curioso “dialogo sul tempo presente” (occhiello dixit) tra la sempre twittarolissima Pezzali & Lacetera.

Di nuovo 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con la scrittrice Lavinia Mannelli sull’eterna perversione maschile delle IA “femminilizzate” e Moca sulla Generazione Z che può riscoprire I promessi sposi (purtroppo nel titolo non in corsivo e nemmeno con l’articolo maiuscolo...). 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

giovedì 22 giugno 2023

La destra (di nuovo) in confusione... ma pensa

170° Domani dell’anno, con editoriale di Ignazi sull’astio per Schlein e gli applausi per Berlusconi, apertura di De Luca & Ricciardi sulla giornata di caos del governo, nessuna fotonotizia e richiami in calce a Di Giuseppe, Raimo e Riva, manchette di QR code aggiornamenti e rientrante inserzione Fondazione TOG

All’interno Merlo sulle mafie nel dark web che smantella il totem delle intercettazioni accanto a De Benedetti sul brand Meloni presidente dei conservatori in UE proseguono i Fatti, poi con Iannaccone sul commissario per l’alluvione e Tornago sul neo candidato Dell’Acqua, La Giornata con la mezza pagina esterna “Italia” (purtroppo con la permanenza di quell’orrido filetto subito tornato, e pure bello grosso...) accanto a Di Giuseppe sul ritorno di Grillo, Preziosi su Lula a Roma a fianco di Lacetera sull’abbraccio con il Papa “diplomazia sud-sud”, una nuova puntata dell’inchiesta di Lupo sul «turismo fai da te di Invitalia» con la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, la mezza pagina “Mondo” esterna (senza filetto e confermandosi disomogenea dall’altra...) a fianco di Cotugno da Milano sull’incontro tra Biden e Modi, chiudendo con Muzio da Milano sulla politica USA in tribunale e ancora De Luca sull’ammissione di Zelensky per la controffensiva «a rilento». 

4 lettere (senza risposte e aperte da un Diritto di replica dall’ufficio stampa Eni) e Pellegrino sul senso della nazione di Chabod «più forte delle ideologie», il sempre pacato Raimo sulla maturità divenuta «arma per la controegemonia di destra» e Urbinati sull’esonero forzato dagli scritti degli studenti alluvionati, Seghezzi su formazione e lavoro per poveri «ancora un miraggio»,

per finire con “European Focus” con Holger Roonemaa di Delfi, Imane Rachidi dall’Olanda, un’intervista “classica” (con domande in neretto) di Anton Semyzhenko di Babel.ua all’attivista Maryna Bludsha della campagna internazionale #BikesForUkraine, con il codice QR per ricevere la newsletter paneuropea ogni mercoledì nella propria e-mail.

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Antonelli da Milano sull’alta moda «un po’ comunista» e Riva sulla pineta maremmana «dove nascevano capolavori» (e “leggerezza” con una sola Z nell’occhiello...). 

In ultima pagina una nuova inserzione della Coop, stavolta in coppia con Amnesty.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.