sabato 24 giugno 2023

Altro “Cibo”, a momenti non ci resta che mangiare

Oggi partenza con editoriale di Urbinati sulla «manutenzione necessaria al PD» e apertura di D’Aprile sul gas della Libia che «arriverà (forse) tra tre anni» – titolo che, stando a quanto visto finora su Domani, andrebbe scritto con il «fra» per evitare l’allitterazione... – poi senza fotonotizia i richiami in calce a Trocchia, Penati e Roghi, manchette di QR code aggiornamenti e inserzione per l’8‰ alla Chiesa valdese. 

All’interno Tornago su Pini e Ricciardi su Minenna proseguono i Fatti, poi con Trocchia sui «conti in rosso della Lady nera» Santanchè (in editoria noti peraltro da anni, bastava leggere Ciak), Preziosi «inviata a Napoli» – indicazione pressoché al debutto dopo quasi mille Domani cartacei (la ricorrenza ricorrerà mercoledì!) – per un’intervista “classica” (con le domande in neretto) a Maurizio de Giovanni (che andrebbe indicato con la D minuscola...) e Franco Monaco sulle «vere ragioni dell’assedio» a Schlein, Di Giuseppe & ancora Preziosi sulle regionali in Molise (ebbene, sì: esiste), La Giornata con la mezza pagina esterna “Italia” (purtroppo con la permanenza di quell’orrido filetto...) a fianco di Iannaccone sul MES con i sommovimenti nella Lega, Azzollini sulla necessaria «legge per i “figli a metà” discriminati»,

la mezza pagina “Mondo” esterna (senza filetto e confermandosi disomogenea dall’altra...) accanto a Da Rold da Milano sull’incontro Biden-Modi, Lerner sull’escalation in Cisgiordania e infine Muzio da Milano sullo strano caso del giudice Alito alla Corte suprema USA. 

3 lettere (senza risposte) e Bragantini su “l’ennesimo pasticcio italiano” (occhiello dixit) della telenovela Tim-Vivendi apre le Analisi, poi con Penati su «Tre storie di capitalismo in declino» (Mediaset, Pirelli e Telecom), Taddei sull’inflazione che aumenta le disuguaglianze (da sempre la giusta attenzione di Domani, sia mai che il PD o altri prendano esempio...) e “Faccio cose, vedo gente a Milano” di Venezia, concludendo con Delli Santi sul «ripensare il diritto umanitario». 

Anche oggi Ferri da Potenza sul quiet quitting (in corsivo nel titolo!) e «lo slang del lavoro giovanile post pandemia» apre le Idee, sopra la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni e di fronte a Roghi sull’infanzia «un viaggio da custodire con curiosità», testo che l’autrice leggerà al festival Le Conversazioni martedì 27 a Capri. 

In ultima pagina il promo con il codice QR del nuovo mensile a richiesta Cibo

Allegato a richiesta per un mese da oggi a 2,50 euro (con copertina e illustrazioni di Amalia Mora e richiami in prima a Bassi, Sala, Venco), è infatti disponibile il 13° supplemento Cibo (indicato «Anno II n.6») da 20 pagine curato da Di Giuseppe & Tornielli a tema «Dove troviamo conforto». 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con trafiletti biografici degli autori), con un’apertura dello storico Francesco Buscemi, seguìta dal sommario a sinistra e la scheda dell’illustratrice (che firma come sempre 8 disegni più la cover e l’autoritratto, a cui si aggiungono 2 di Campagna, sempre senza biografia), Ciancio da Milano, la Redazione sul suo comfort food (con feticistiche trafiletti di De Benedetti, Ricciardi, Di Giuseppe, Carmelo Leo, Trocchia, Holgado, Tornielli, Erler), Alessio Turazza da Milano, Luca Bassi da Bergamo con 2 consigli di lettura, Stefania Leo da Corato (BA), Strafile, Signoroni da Brescia, Sala (inaspettatamente da Roma e non da Hong Kong), Venco da Milano, Melendri da Modigliana (FC) – incomprensibilmente senza indicazione della provincia, come se tutti sapessero dov’è... – e poi Sonia Fabiani (con l’insopportabile descrizione «content creator», che è come dire «autrice»...) accanto a una colonna come «So. Fa.» dal suo libro Cucinava sempre, Azzollini, quindi le rubriche “Nel carrello” di Ciconte di Terra!, “Vino sul divano” di Cossater da Perugia, Palmisano da Milano, Niola e “C’è del fumo in cucina” di Grandi. 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni

fino all’aggiornamento in diretta della marcia poi fermata della Wagner verso Mosca.

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