Senza perdere d’occhio l’attualità italiana e internazionale che cambia a ogni momento, continua il cammino su più fronti (giornalistici, organizzativi, logistici) verso il sito web definitivo di Domani e lo sbarco in edicola del prossimo martedì 15 settembre... compresa una piccola festa in redazione (che abbiamo iniziato a segnalare con un augurio urbi et orbi):
Primo compleanno romano, ma tiramisù sempre veneto 💜
— Giovanna Faggionato (@GioFaggionato) August 20, 2020
Alcune news inedite sul nuovo giornale (tipo i quasi 3 mila abbonati alla newsletter e qualche rumors sui giornalisti, nonché la rirpresa dell’annuncio — che ci era completamente sfuggito — dei 2 dibattiti e la presentazione di Domani al Festival della TV e dei Nuovi Media a Dogliani il 4-5 settembre) emergono fra l’altro da un articolo del sito ufficiale dell’associazione Professione Reporter, che il diretòr si diverte a chiosare sibillino sul commento di un lettore:
Ancora qualche settimana di attesa.. (tre? Chissá...) https://t.co/ax3ez3WkSZ
— Stefano Feltri (@StefanoFeltri) August 21, 2020
Più in concreto, oggi la newsletter mattutina è dedicata alla situazione in Mali, sospeso tra militari e islamisti, firmata da Mario Giro,
seguita su Twitter dalla risposta alla segnalazione di una iscritta, che (legittimamente) preferisce non riceverne più di una al giorno nella casella e-mail:
Grazie Silvia! Ora le newsletter sono lo strumento che usiamo per farci conoscere, non avendo ancora il giornale. Cambierà l’approccio dal 15 settembre
— Domani (@domanigiornale) August 21, 2020
Capiamo le motivazioni che ti hanno portato a disicriverti, puoi comunque leggerci - quando vuoi - qui: https://t.co/x2WL06wmQ4
curiosamente proprio mentre emergono i risultati di una ricerca sulla fidelizzazione on line.
La newsletter pomeridiana affronta finalmente il tema del referendum, con i dubbi del PD rilevati da Giulia Merlo e la posizione netta in un editoriale del diretòr significativamente intitolato “Perché No”.
Ci sono momenti in cui bisogna prendere posizione: ho votato No nel 2016, per le stesse ragioni voterò No anche al referendum di settembre sul taglio dei parlamentari
— Stefano Feltri (@StefanoFeltri) August 21, 2020
Resistere al taglio dei parlamentari: https://t.co/BQ4gON6RBj
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