All’interno Preziosi e Giro con Stasi da Milano “passante” aprono i Fatti, poi Di Giuseppe e Monaco, Massimo Arcangeli, Iannaccone e Riera, Maccario da Torino e ancora Riera (a nome e cognome completi), le colonne “Italia e Mondo” accanto a Holgado, Rampoldi e Trombetta, per chiudere con Muzio (senza indicazione di luogo: non sarà a Milano?) ed Erler (pure senza, dalle storie Instagram pare a Udine).
Passarelli su «L’epopea controversa di Reagan» apre le Analisi, poi 2 lettere (senza risposte) accanto a “L’editoriale” di Serughetti, concludendo con Burreddu (anche qui non indicato da dove, presumibilmente lasciando la sua Bologna per il “derby d’Italia” Inter-Juventus).
2 articoli in 2 pagine (anzi, uno e mezzo, per 2 colonne di pubblicità legale in chiusura) per le Idee, con un’intervista domanda-risposta di Giulia Cazzaniga a Paolo Sorrentino e Antista.
Allegato a richiesta per un mese a 2,50 euro (con copertina e raffinate illustrazioni dell’italo-giapponese Claudia / Kaede Condorelli, richiami in prima all’apertura di Ciancio e a Palmisano, Gibertini, Romagnoli), è poi disponibile il 29° supplemento Cibo (indicato con «Anno III n.10») da 20 pagine curato da Di Giuseppe & Tornielli sul tema «Seconda stella a est» sulle nuove generazioni degli chef che guardano a Oriente.All’interno articoli tutti inediti (ognuno con trafiletti biografici degli autori), con l’apertura di Venco da Milano e Niola, seguìti dal sommario a sinistra e la scheda dell’illustratrice (che realizza come sempre 8 disegni più la cover e l’autoritratto, a cui si aggiungono di nuovo due immagini di Campagna, sempre senza biografia), Giulia Marchina, Pattacini da Bologna, Santucci, Sala da Hong Kong, Annamaria Punzo da Ischia (NA), Leo da Corato (BA), Palmisano da Milano, Gibertini da Modena, Verderame, Isabella De Silvestro da Milano, Turazza ancora dal capoluogo lombardo, Strafile da Bangkok, Romagnoli da Milano, le rubriche “Nel carrello” di Fabio Ciconte di Terra! e “Vino sul divano” di Cossater da Perugia, un’intervista domanda-risposta di Tornielli alla chef Helen Goh sul libro Comfort di Yotam Ottolenghi, chiudendo come d’abitudine con Grisendi stavolta con Bonini da Bruxelles accanto alla tradizionale conclusione di “C’è del fumo in cucina” di Grandi. Sempre un menu ricco e vario, con tanto lavoro ben cotto e immagini succulenti (resistendo all’uso di IA al contrario di Finzioni...).
Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni, come sempre sul nostro account X (ex Twitter, che speriamo presto si liberi del suo attuale proprietario).