martedì 21 luglio 2020

Metti una sera su Zoom a scegliere le prime inchieste

Oggi newsletter pomeridiana con Lisa Di Giuseppe che raccoglie altre esperienze dirette dei lettori, stavolta sullo smart working che alcune aziende hanno chiesto d’interrompere senza altre contromisure. Per l’occasione, perfetta vignetta “esistenziale” di Dario Campagna:


In serata, l’attesa prima riunione con gli abbonati su Zoom per scegliere le prime inchieste da realizzare sull’ambiente, con una decina di proposte fra gli abbonati connessi a scegliere i 3 da far partire per prime... proprio mentre Campagna twitta un’altra vignetta:

Alla riunione su Zoom all’inizio si collega anche Carlo De Benedetti, che però abbandona quasi subito (evidentemente preso da altri impegni). C’è anche una diretta Facebook per mostrare a tutti (incluso chi potrebbe scegliere di abbonarsi) il meccanismo, conosciuto dal diretòr da una brillante ragazza all’Università di Chicago con l’iniziativa non profit israeliana Lobby 99, nata per coinvolgere maggiormente parlamentari del Knesset e governo.

Vengono presentati 10 progetti da 9 giornalisti freelance, ognuno in pochi minuti: quasi tutti dimostrano tanta passione... ma non molta sintesi, e Giorgio Meletti deve quasi sempre segnalare lo scadere dei tempi. In ogni caso, come ognuno può verificare dal link si vede un bello spaccato di mondo, tanta voglia di fare (e di documentare aspetti che evidentemente non si trovano nell’informazione esistente) e l’affascinante prospettiva della possibilità concreta – seppur nata in gran parte dall’emergenza sanitaria – d’incontrarsi da località e realtà anche molto lontane fra loro, eppure spesso così vicine (perché l’uomo rimane uguale in ogni tempo e spazio) dell’unico pianeta che ci troviamo a vivere, almeno per questo secolo e pure il prossimo.

In pochi minuti Daniele Erler e Paola Forcina alla regia video compongono i risultati, che vedono prevalere “La terra dei Pfas e il processo Miteni” di Luca Bortoli, seguito da “Congo, la maledizione del cobalto” di Luca Attanasio... e due a pari merito, “Le mucche non si vedono” di Francesco Dradi e “Sardegna. L’eterna voglia del mattone” di Paola Pintus: quindi il diretòr certifica in diretta che si parte con 4 inchieste anziché 3, oltre al fatto che le altre potranno sempre concorrere alle prossime votazioni sul tema Ambiente.

Dopo un’ora e mezza l’incontro si conclude, con soddisfazione un po’ di tutti.

Quindi un’altra bella newsletter a doppia firma De Luca & Faggionato sul successo di Conte (quello al governo, non all’Inter o nella musica)... e domani sera alla stessa ora, un’altra diretta Facebook con il diretòr alla pagina della rivista Pandora, come segnalato dalle Storie di Instagram:

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