domenica 22 agosto 2021

La domenica dopo, un secondo “DopoDomani”

Domani cartaceo da 32 pagine a 2 euro (più un 8° rimasto a 1 euro e i primi 2 venduti separati in edicola per una decina di giorni) per la presenza del supplemento DopoDomani stampato in abbinata obbligatoria al centro (e pagine in numeri romani), il secondo uscito di domenica.

Entrambi si rivelano ricchissimi di articoli molto interessanti, a partire dall’editoriale del diretòr sull’esportare democrazia con i diritti umani che «rimane un dovere» e dall’apertura di Da Rold sulle manovre di «Cina e Russia contro Bruxelles» intorno ai Talebani, con una foto di paramilitari pachistani e talebani alla frontiera, e in manchette di nuovo il promo con QR code sul «giornale in digitale dalla sera prima» evidentemente giudicato più strategico di un richiamo all’inserto (il che è assurdo, ma vabbè). 

All’interno La Giornata in 7 brevine e De Luca sui partiti nostrani per cui l’Afghanistan «è solo una scusa per alimentare le loro beghe» proseguono i Fatti, con Holgado sul Pakistan da decenni alleato degli Usa che (con definizione provocatoria ma  efficace e purtroppo veritiera) «è un hub del terrore», 

ancora De Luca in un’ottima doppia pagina di riassunto dall’inizio 2009 a domenica scorsa sulla «lunga marcia dei Talebani quando guardavamo altrove» (con trafiletto sulle ultime news), il ritorno di Stefano Valentino dopo l’inchiesta finanziata dai lettori a marzo sulla prossima guerra delle sigarette elettroniche (con trafiletto per le «tasse sul tabacco», curiosamente con il titolo senza la maiuscola...), inchiesta che una nota in corsivo in calce spiega realizzata grazie al supporto di EDJNet (European Data Journalism Network), per chiudere con l’opportuno Paparoni (in un punto di vista non ideologico ma nel merito: per l’Italia un’eresia, tanto per cambiare) sulla battaglia politica per un museo unico a Roma

Dopo l’inserto di cui parliamo più avanti, Milanovic sul Partito comunista cinese che «rischia di essere scalato dai super ricchi» apre le Analisi, che proseguono con la mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, 6 lettere (senza risposte) e Urbinati sulla Cina che «riempie il vuoto americano negando i diritti umani universali» (intendendo come al solito statunitensi, ma vabbè), chiudendosi con il nono articolo della sempre accattivante serie «Carta canta - Le mappe di Domani» di Orizio da Nairobi stavolta sul Kashmir sempre più caldo

Il quarto contributo del filosofo e critico newyorchese David Carrier sull’arte della Grande Mela che «con il virus si è trasferita negli Hamptons» apre le Idee, con la sesta Posta del Cuore di Pilotti illustrata da Campagna sempre con un tocco di rosso nel titolo e in fondo al testo (ma senza la seconda “lettera” disegnata...), con tanto di suo “extra” feticistico nelle Storie di Instagram,

accanto all’editor Cottafavi che racconta le sue vacanze e il libro Projections appena uscito negli USA in cui si è imbattuto con piacere: per chiudere con una doppia pagina di Pannofino sulla «Puglia hardcore» che è morta, sostituita da «resort con gli elefanti e Chiara Ferragni», illustrata da Moretti (che venerdì con due brevi dirette Instagram ha mostrato il suo disegno in fieri).

Al centro del giornale il nuovo DopoDomani cartaceo (10° dei 15 realizzati finora), con copertina disegnata (in quel da Dublino dove vive e twitta foto pressoché ogni ora) da nerosunero alias Mario Sughi e intitolato “E la storia cominciò”, sul tema “Corpi, profumi, corse, baci, sogni e desideri così forti da far male” per «un’altra estate fra parentesi raccontata in parole e immagini», richiamandosi esplicitamente al sottotitolo dell’inserto DopoDomani di settimana scorsa. 

All’interno 4 articoli già editi di Massimi, Della Seta, Donaera e Gaspari illustrati nel suo stile “sporco” sperimentale da Campagna (che abbiamo subito confessato di non amare molto, seppure spesso efficacissimo e a volte davvero azzeccato, utile per cambiare un po’ e non apparire ridondante visto l’uso massiccio di sue immagini che richiede il diretòr), il quale poi fa lo stesso per 6 altri begli inediti di Vladimiro Bottone, Venturini, Bazzi, Sandro Bonvissuto, Di Fronzo e Pezzali, oltre a un fumetto da 2 pagine di Michela Rossi in arte Sonno dal titolo ironico “Una storia d’amore”.

E intanto proseguiamo inaspettatamente il nostro “mezzo servizio” (a parte su Twitter, dove siamo sempre molto attivi... e reattivi), ma teniamo sempre gli occhi aperti su tutto: ancora buona estate a tutti!

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