lunedì 4 ottobre 2021

Finanziamenti ai partiti e salario minimo (intanto elezioni)

Torna la fotonotizia del lunedì... stavolta illustrata – sempre splendidamente – da Nardi come l’8 marzo (dopo quelle di Zorzi il 1° maggio e Costantini il 5 luglio) con la sua proposta di tornare al finanziamento pubblico dei partiti e l’editoriale di Giro su «L’occasione per cambiare il centrosinistra dopo il voto». In manchette il promo con QR code della newsletter “Areale”. 

All’interno la cover story di Emanuele Felice sul «grande errore di abolire il finanziamento ai partiti» per dar spazio a fondi opachi e permeabili a interessi privati non dichiarati, con corposo trafiletto sull’ultimo caso in Fratelli d’Italia, poi La Giornata (che sarebbe La Settimana ma da mesi non viene più indicata) nelle 6 infografiche del data editor Teoldi e Ricciardi sul crollo dell’affluenza, Palladino sulla «lobby nera con il vestito elegante nella festa della destra a Milano» accanto a Bragantini sul declino dell’America «problema molto europeo», ancora Ricciardi sul rapporto Openpolis riguardo ai ragazzi smarriti nel crimine «ostaggio dell’indifferenza», il ritorno di un’inchiesta finanziata dai lettori dopo la votazione prolungata online fino al 15 giugno con Isabella De Silvestro (citata anche nel podcast “Morning” de Il Post) sulla sanatoria dei braccianti che «si sta rivelando una beffa»,

per chiudere con Da Rold da Milano sugli eurobond che «uniscono l’Europa ma dividono la Francia e l’Italia»

De Benedetti sul salario minimo in Europa

e Brandolini da Barcellona su quello spagnolo aprono le Analisi, poi con 4 lettere (senza risposta) e Trigilia sul PD che «per diventare come al Spd» ha bisogno di una coalizione tra operai e classi medie (anche se nel titolo scritto «coalizone»...),

Signorelli sulla corsa globale alle armi automatiche nel senso di quelle «che uccidono senza bisogno dell’uomo», Trocchia sul mistero della morte di Bergamini «ancora senza giustizia dopo trent’anni» e infine La Settimana della Scienza curata da Bignami e illustrata dal fido Campagna. 

Di nuovo 2 articoli in 2 pagine per le Idee, ma con la prima volta di un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Annalia Venezia da Milano ad Andrea Carpenzano, «L’attore punk che beve vino rosso» salvato dal cinema («Ma nessuno gli dica quanto è bravo») e la critica Marchesi sulle Scene da un matrimonio di Bergman a confronto con la nuova miniserie HBO. 

In giornata, altri spunti

e nostre segnalazioni, fino all’ottima maratona di 3 ore e 20 minuti con il diretòr sempre collegato, a coordinare un enorme “giro di tavolo” tra redazione e collaboratori con l’impeccabile trio Erler-Leo-Vitale alla regia per seguire tutti i risultati elettorali ragionando senza voli pindarici ma sano pragmatismo (un esperimento riuscitissimo e molto apprezzato, seguito da quasi 2 mila persone davvero molto meglio di tante altre allestite via web e in tv), conclusa al momento del crollo di WhatsApp, Facebook e Instagram. che chiudiamo poeticamente con la rubrica del lunedì del fido Campagna.

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