giovedì 14 ottobre 2021

Ordine pubblico e disordine mentale

Nuova prima pagina in pratica sullo stesso argomento, dall’editoriale di Ignazi sullo sciogliere Forza nuova che «non fermerà i neofascisti» all’apertura di Ricciardi sulla ministra Lamorgese che «adesso è un problema per il governo Draghi» e fotografata in parlamento, più la manchette con QR code sul «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno La Giornata in 7 news e Merlo sulle informative urgenti del governo alle camere «non poi così urgenti» proseguono i Fatti, poi con Faggionato & Tizian sul piano “nero” di Forza nuova «tra prelati, giuristi e professori» e Di Giuseppe sull’associazione Vicit Leo fondata dal leader neofascista Fiore, De Luca sul rischio di blocco del flusso delle merci e Martini sui porti italiani per cui «il PNRR è una occasione persa», un’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Preziosi a Sergio Cofferati e Bragantini sul salvare «la Consob dal suo presidente Paolo Savona» dopo la lettera che doveva restare “privata”, Cotugno su quanto si fa sul clima «del tutto insufficiente», per finire con De Monte sulla triste storia (citata in chiusura dal podcast “Morning” de Il Post) di tre volontarie sotto processo a Pordenone per aver aiutato i migranti

3 lettere (senza risposte, compresa la prima lunga una colonna e mezza sui migranti dalla Libia)

e Alfredo Roma su «Come riempire i troppi vuoti nella delega fiscale» aprono le Analisi, poi con il ritorno di Taddei da Milano sulle politiche per la casa («il governo guardi alla Spagna»), Testa sul brocardo (una massima giuridica che trae principi sintetici dalle leggi) che «salva il Vaticano dalle accuse di pedofilia e consolida l’immunità degli stati» e Ponti sul «fallimento dello stato dietro l’assenza di gare e competizione», Grieco dalla Città del Vaticano su Meloni «avanguardia del cristoneofascismo mondiale» (perfino nel simbolo accanto al nome del suo account Twitter),

concludendo con Bolzoni sullo stato che «“dialogava” con la mafia già prima dell’Unità d’Italia».

Santini sulle vite degli altri «diventate una miniera per film e serie tv» apre le Idee, poi con una nuovo intervista “classica” (anche se nel suo caso sarebbe forse meglio dire “funambolica”) di Coppola a Giorgio Poi, «un intimista normcore figlio di Luca Carboni che si ostina con l’indie, anche se non esiste più»

In ultima pagina, il teaser del prossimo DopoDomani in uscita sabato.

Lungo la giornata, oltre a un articolo di Marco Lillo su Il Fatto Quotidiano che chiede le dimissioni di Di Donna che ha fatto dire ad alcuni (Dagospia compreso) di un’offerta di Domani al giornalista, altri spunti e nostre segnalazioni.

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