Il 270° numero dell’anno inizia con un editoriale di Ignazi sulle «nostalgie pericolose» del fascismo la cui impronta «non si cancella mai» e un’apertura di Tizian sulle indagini di Milano per i finanziamenti illeciti al partito di Meloni, fotografata con il “Barone nero” al centro dell’inchiesta di Fanpage trasmessa giovedì sera a PiazzaPulita su la7 che ha fatto scoppiare il caso. In manchette, il promo con la copertina dell’inserto DopoDomani, di cui appare la testata e viene esaustivamente indicato «All’interno di questo numero lo speciale sulle elezioni» (tutto perfetto, finalmente).
All’interno le 7 brevine de La Giornata e Tornago da Verona sulle dimissioni preventive del funzionario leghista nominato da Durigon proseguono i Fatti, poi con De Luca sulla consolazione per la destra del finto abbraccio Meloni-Salvini, 2 pagine di inconsueta intervista “classica” (con le domande in neretto) di Cuperlo a Sabrina Ferilli su Raggi, PD e sinistra, Merlo (apparsa ancora a Fuori dalla bolla) sui “disegni criminosi” che hanno portato all’aumento della pena di Mimmo Lucano accanto (siglata «Giu. Me.») alle reazioni dei magistrati alle parole di Letta, l’esordio di Melissa Alessi da Riace (RC) sulla solidarietà all’ex sindaco e De Monticelli sulla «condanna grande quanto la speranza che uccide», per chiudere con Ricciardi sul corteo dei Fridays for Future a conclusione del Youth4Climate e Fontanelli da Milano sul caro bollette e «Perché serve un’Unione europea dell’elettricità».
Dopo l’inserto di cui parliamo più avanti, Maccaferri da Londra sull’onda lunga della Brexit che «spinge i laburisti verso il centro» apre le Analisi,
Se non siete ancora stanchi di #Labour_party, #Starmer e #Brexit, le mie ultime dieci parole (paywall) su @DomaniGiornale.
— Marzia Maccaferri (@MarziaMacCaferr) October 2, 2021
L’onda lunga della Brexit spinge i laburisti al centro: una sinistra noiosa per vincere https://t.co/7EIVLhvSo6
poi con 5 lettere (senza risposte) e Meletti sulle banche che in Italia «falliscono ma non è mai colpa di nessuno», Penati sull’auto che «si prepara alla transizione e il conto finale non sarà basso», chiudendo con Tedeschi da Torino su Pomigliano dove «anche nell’epoca di Stellantis resta soltanto il declino».
Lo scrittore Martin Caparrós (nella firma dell’articolo indicato con l’accento grave sulla O anziché l’acuto come giustamente nella didascalia...) che domani al festival di Internazionale a Ferrara presenta il suo libro La fine dell’era del fuoco apre le Idee raccontandolo in anteprima (anche se il titolo dell’articolo la chiama «età» del fuoco), accanto a Fabio Vassallo su «questa Settimana della Schadenfreude (il piacere provocato dalle disgrazie altrui, maggior export tedesco verso l’Italia)»,
[Prima di Morisi ci fu Bossi. E cosa direbbe Bauman della "droga dello stupro", la nuova livella italiana?
— Fabio Vassallo (@vaux_hall) October 2, 2021
Su @DomaniGiornale] pic.twitter.com/9n5TjADWZg
…ma dove li trovate autori come questi?
— maria letizia cerica (@mariale47010626) October 2, 2021
(rido da mezz’ora e non è poco, di questi tempi…)
😑📈🚀@PazzoPerDomani pic.twitter.com/VBRf0HmKe9
seguito dal funambolico articolo Giammei sui nomi «se non fossero maschi né femmine» uscito nella sua nuova newsletter “Cose da maschi” — che non c’entra con quella di Wired, “Roba da femmine” — lo scorso mercoledì (con un’overdose di scevà o schwa) e infine Scarpa sull’imparare l’arte della contemplazione per salvare il pianeta (brillante recensione del nuovo film Il buco, premio speciale a Venezia).
In ultima pagina, il promo con QR code delle newsletter con in primo piano “Mafie”.
Al centro del giornale un nuovo DopoDomani cartaceo (il 19° dei 24 finora realizzati, anche se dopo i primi esperimenti... saltuariamente periodici sotto la testata si dice “Numero 20”), con copertina illustrata da Nardi sui «mille comuni in cerca di sindaco» (in totale sono 1342) alla vigilia delle elezioni amministrative «Dalla campagna alla città» (con tanto di nostra salace battutaccia), le prime dell’èra Draghi, tra «coalizioni impossibili, candidati impolitici, alleati che si azzuffano, leader che vogliono risorgere e ignoti tribuni della plebe».All’interno ci si concentra inevitabilmente sulle maggiori sfide metropolitane (dato che complici alcuni rinvii del 2020 a questa tornata si vota nelle 4 maggiori città del Paese più Bologna che è la settima, dopo Palermo e Genova secondo i dati Istat), con 5 articoli già editi di De Luca (compresi quello su Torino con Pagliassotti e quello su Milano con Melley), altri 5 di Salvatore Vassallo (con le mappe delle zone cittadine), un contributo inedito di 5 scrittori su 5 città al voto (Scego per Roma, Vladimiro Bottone per Torino, Alessio Forgione per Napoli, Bazzi per Milano ed Enrico Brizzi per Bologna) ancora illustrato da Nardi
e le pagelle di Ciconte & Panié dell’associazione Terra! sui candidati più in lizza «a pranzo dal sindaco».Oltre alla copertina dell’inserto #DopoDomani, oggi la sempre meravigliosa #MarilenaNardi accompagna 5 città al voto raccontate da 5 scrittori: Roma da @CasaMacombo, Torino da #VladimiroBottone, Napoli da #AlessioForgione, Milano da @JonathanBazzi e Bologna da @Enrico_Brizzi pic.twitter.com/Eg2y0tpfGe
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) October 2, 2021
Chiude una – come al solito ottima – pagina del data editor Teoldi sulle amministrazioni uscenti per orientamento politico.Che fine hanno fatto #agricoltura e cibo nei programmi delle #amministrative2021? Perché (quasi) tutti i candidati trascurano le #foodpolicy?
— Terra! (@Terra_aps) October 2, 2021
Le nostre pagelle su @DomaniGiornale. E non sono generose. pic.twitter.com/jVBQ1C304K
In giornata, altri spuntiE a chiudere l’inserto #DopoDomani sulle elezioni di... domani e dopodomani, una pagina – come al solito ottima e opportuna – del data editor @FilippoTeoldi con la mappa delle amministrazioni uscenti per orientamento politico pic.twitter.com/XTg7mptKm6
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) October 2, 2021
Onore al merito di @fanpage per l’inchiesta su #Fidanza, bravi. Era tutto immaginabile, ma vederlo e sentirlo fa un altro effetto, anche a fini giudiziari.
— Vitalba Azzollini (@vitalbaa) October 2, 2021
Detto ciò, temo che chi vota Fratelli d’Italia continuerà a farlo, e chi non li vota confermerà i motivi per cui non lo fa.
L’ex sottosegretario leghista Claudio Durigon, il commercialista che riciclava i soldi del generale e la figlia candidata a #Roma con Michetti. Sono i protagonisti dell’ultimo caso che imbarazza la #Lega di Salvini alla vigilia del voto
— Andrea Tornago (@andreatornago) October 2, 2021
Raccontato in esclusiva su @DomaniGiornale pic.twitter.com/Ayt2dpOT3V
Tutta da leggere l’intervista di @giannicuperlo a Sabrina #Ferilli su @DomaniGiornale. Interessanti in particolare le riflessioni sul cosa vuol dire oggi essere di sinistra su Roma.
— Maurizio Molinari 🇪🇺 👨🦯 ⚪️ ⚫️ (@maurimol79) October 2, 2021
La sentenza Lucano è apparsa abnorme, ma come è arrivato il tribunale a calcolare 13 anni e 2 mesi? Ho fatto un po' di conti e spiego come funziona il calcolo: in questo caso sono stati individuati non uno ma due disegni criminosi. Su @DomaniGiornale https://t.co/opXQ5cQRd6
— Giulia Merlo (@giullimer) October 2, 2021
I capi si riunivano alla Favarella, la tenuta dei Greco, per decidere quando Cesare Terranova doveva morire.
— Attilio Bolzoni (@atbolz) October 2, 2021
La Cupola al gran completo per ordinare un altro delitto a Palermo.
Sul Domani nel Blog Mafie.https://t.co/1Xn20subWM
e le nostre segnalazioni.Domani presenta il suo nuovo podcast “La Russia dopo Putin” a cura della politologa Mara Morini. La seconda puntata è dedicata all’analisi dell’opposizione politica dei partiti che sono riusciti a superare la soglia di sbarramento#2Ottobrehttps://t.co/hZqKQGl2uW
— Domani (@DomaniGiornale) October 2, 2021
Encomiabile la redazione di @DomaniGiornale che, nonostante la (sempre splendida) copertina di #MarilenaNardi, per l’inserto #DopoDomani ha voluto dargli un titolo che omaggiasse il fido @DarCampagna... declinandolo al singolare! pic.twitter.com/wqpyNzjOxy
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) October 2, 2021
E dopo il suo ottavo articolo di ieri per @DomaniGiornale nella serie sui presidenti della Repubblica verso il #Quirinale2022, dedicato a #Einaudi (primo eletto dal Parlamento pur avendo votato monarchia), ecco @Gia_Passarelli riassumerlo in 5 minuti: https://t.co/cMLTrCTkM2 pic.twitter.com/HXTDGTWtLj
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) October 2, 2021
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