mercoledì 4 maggio 2022

Il diritto di avere paura e l’ambizione del “partito pacifista”

Oggi richiami a Lucarelli, Serughetti e RAV alias Ventura, poi lucido editoriale di Urbinati sugli interessi USA ormai diversi da quelli europei e apertura di Merlo sulla nuova «ambizione del “partito pacifista”» raccolta da un nuovo exploit web di Santoro. In manchette il promo con QR code del podcast del diretòr “Appunti” (oggi con Federica Tourn sulla sua nuova inchiesta) e senza alcuna segnalazione del supplemento a richiesta Scenari (20 pagine in edicola ormai ogni venerdì per una settimana), essendo presente in ultima pagina quella del DopoDomani a fumetti (evidentemente con più bisogno di pubblicità rispetto all’altro). 

All’interno La Giornata in 7 news e Holgado sulla guerra con “Il bollettino militare” di Redazione proseguono i Fatti, poi con De Luca su come il conflitto ha cambiato la parata russa del 9 maggio e Bibus da Milano su «L’annuncio di Putin che tutti si aspettano e nessuno conosce», De Benedetti sulla ricetta europea di Draghi e Pasquino sul regime change (in corsivo nel pezzo ma in tondo nel titolo...) in Russia «realistico», Lucarelli che rivendica il diritto di avere paura di fronte alla guerra, il diretòr su chi pagherà la crisi sociale da inflazione e Trocchia sul partito trasversale dell’inceneritore a Roma, concludendo con Grieco dal Vaticano sul segretario di stato Parolin che chiede ai vescovi di isolare Enzo Bianchi

2 lettere (senza risposta) e Giro sulla deglobalizzazione che avanza (soprattutto africana) «E la Cina deve adattarsi» avviano le Analisi, poi con Annicchino sulla Corte suprema USA che con la battaglia sull’aborto «mette a rischio soprattutto il proprio ruolo» e Serughetti sulla «donna-ancella» profetizzata dalla scrittrice Margaret Atwod che «rischia di diventare una terribile realtà», Rampoldi sul fermare l’offensiva in Donbass «premessa per il cessate il fuoco», Bragantini sulla democrazia liberale e i limiti alla libertà di Elon Musk con Twitter, Alfredo Roma sulla Russia senza Putin che «dovrebbe essere europea» e infine Azzollini sull’Ue che vuol riformare Eurojust per indagare meglio sui crimini di guerra in Ucraina e Susini sul vittimismo russo alimentato da Lavrov con le frasi su Hitler

Morando da Trento ancora su Eugenio Cefis per l’uscita del suo fantomatico L’uragano (in corsivo nel titolo, il che come noto ci dà sempre un brivido di piacere...) apre le Idee, poi con lo scrittore Raffaele Notaro sul nuovo editore di racconti in “formato Polaroid”

e Ventura su «Un immaginario radicale per l’èra della crisi climatica» (illustrato da un Pericoli del 1971) a partire da Metamorfosi di Coccia. 

Lungo la giornata, oltre al liveblog sull’Ucraina altri spunti

e nostre segnalazioni. In serata, apparizioni di Azzollini a Otto e mezzo su la7 (qui la puntata integrale), Morini a Controcorrente su Retequattro (qui la puntata integrale)

e Fabbri pure a Porta a porta su Rai 1 (qui la puntata integrale).

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