venerdì 23 settembre 2022

“Scenari” ed è quasi finita (poi si vedrà...)

Chiusura di campagna elettorale con richiami alti a Preziosi, Seminerio, Lamberti, editoriale di De Monticelli «Lettera aperta a chi pensa di non andare a votare», apertura di Merlo sui leader di destra «Uniti solo per un giorno» con fotonotizia (stavolta senza bordino rosso, essendo sullo stesso argomento: e noi di PPD gongoliamo...) di Iannaccone su «Chi ha pagato la campagna di Meloni». In manchette countdown al lumicino e promo del podcast “Appunti” con segnalazione di Damilano (con nuova e opportuna segnalazione dell’intervistato, sebbene non in rosso come la scorsa prima volta...).

All’interno “Forse non tutti sanno che” e Trocchia con Simone Olivelli su un’altra arrestata di Fd’I (a Catania) proseguono i Fatti, poi con Iannaccone su chi ha pagato la campagna di Meloni e «Nel. Tro.» su candidati che han versato 30 mila euro, l’intervista “classica” (con le domande in neretto) di Preziosi a Enrico Letta, ancora Iannaccone sull’Agcom che vuole par condicio nel programma tv di Damilano ma si scorda i tg e il diretòr sull’informazione a rischio «come ai tempi del berlusconismo», La Giornata in 7 news e il ritorno di Bracci per gli scontri in Iran, il rientrante Holgado sul dissenso verso Putin e infine De Benedetti sul finto referendum di Orbán contro le sanzioni.

Dopo 2 nuove da noi amatissime pagine sul Trentino, 4 lettere (senza risposta) e Seminerio sullo «scacco matto» dell’inflazione alle banche centrali danno il via alle Analisi, chiuse subito Lacetera & Marasti sui «tormenti dell’elettore di sinistra sempre più deluso»

e Balassone sui lamenti dei social «proprio come una volta della tv». 

Lamberti sul “dolore messo ai margini” nelle carceri (con trafiletto all’inchiesta di Domani sostenuta anche dai lettori) apre le Idee,

poi con un insolato Bignami sulla “bomba a orologeria” delle eruzioni vulcaniche (senza Campagna ma di fatto “La settimana della scienza” anticipata al venerdì come extra a ridosso del lunedì post-elettorale) e infine “il racconto dell’equinozio” di Ricci.

In ultima pagina, il promo con QR code e foto “in prospettiva” del nuovo Scenari disponibile da oggi. 

Allegato a richiesta per una settimana da oggi a 2,50 euro (con richiami in calce a Massolo, Dottori, Nelli Feroci) il 24° supplemento Scenari (sempre senza correggere l’errore di numerazione che dopo il doppio n.5 lo fa indicare con il n.23...), sempre splendidamente curato dal caporedatòr Ferraresi stavolta opportunamente su «Cosa resterà della politica estera di Draghi» (con copertina in stile pop art warholiana e senza sottotitolo perché non serve). 

All’interno articoli tutti inediti (ognuno con i brevi trafiletti biografici degli autori) del diplomatico Giampiero Massolo, Varvelli con la collega Lorena Stella Martini dell’Ecfr, il ritorno di Dottori (dal primissimo Scenari), l’ambasciatore Nelli Feroci (incontrato dal diretòr in una puntata l’8 marzo di “Appunti”), Mazziotti di Celsio, Sebastiani, un estratto di Missione del generale Claudio Graziano (sul sogno della difesa comune europea), Borsari e Stuffer, purtroppo (e per noi è sempre un colpo al cuore...) senza la pagina delle infografiche «I dati di Scenari» né i suggerimenti «Per capire» di libri, podcast e serie tv, più una mappa di Mazzali, un’altra del collega Dapiaggi (su 2 pagine) e una di Mannucci.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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