martedì 28 febbraio 2023

Leadership femminile contro femminista, se e come

Ancora richiami in taglio alto, a Trocchia, Meletti e Siti, editoriale del“l’altra Giorgia” Serughetti sulla «differenza tra leadership femminile e femminista» (sul sito si dice «tra essere donna e agire per le donne»), apertura di Preziosi (che ieri sera ne ha parlato a TG3 Linea Notte) su Schlein «se e come vuole governare il DP» e fotonotizia (ancora una volta rossobordata anche se l’argomento è lo stesso) di Damilano sul decennio alle spalle della nuova segretaria, oltre alla consueta manchette di QR code aggiornamenti e il promo di Cibo

All’interno Trocchia sul nuovo naufragio e Assael sulle politiche migratorie proseguono i Fatti, poi con De Benedetti sul tema migranti nella visione di Schlein accanto a un estratto da La nostra parte della neo segretaria, un pagina a due colonne (divise da una «Elaborazione grafica Domani» senza che sia esplicitato) con Di Giuseppe su Conte e De Luca sul «terzo polo» (la più grande bufala delle definizioni nella storia, ma vabbè), Fornaro sulla «“scissione sentimentale” tra iscritti ed elettori del PD» e Trigilia su cosa cambia ora in «strategia, idee, sindacati», Damilano sul decennio della crisi del partito che ha formato la sua nuova guida e Pellegrino sull’«archiviare la nostalgia», finendo la sezione – ed è un paradosso, oltre alla prima volta che succede – con La Giornata nelle consuete 2 mezze pagine esterne “Italia” e “Mondo” (sempre con inguardabile sottotestatina centrata tra le due colonne e fra quelle a destra il continuo leva-e-metti del filetto di cui permane l’assenza che rende meno fastidiosa la seconda...) inframezzate da Iannaccone sull’ennesimo consulente a Palazzo Chigi «un altro trombato» (pessima caduta di stile per Domani, a poco più di una settimana dal termine «giallo» in un articolo online tolto subito dopo una civile protesta proprio in questo senso...) e Sebastiani sull’accordo dei confini britannico-europei dopo la Brexit.

5 lettere (senza risposte) e il diretòr sull’aver «archiviato il PD per salvare la sinistra» proprio come chiedeva la campagna di Domani aprono le Analisi, poi con Cipolletta sull’astensionismo «un prezzo che si può pagare in cambio della nostra stabilità» e Testa sul governo che «impedisce al parlamento di fare il suo mestiere», chiudendo con 2 pagine di Meletti sul «Vincere la guerra significa solo preparare la prossima guerra» (“Oggi come 100 anni fa”, ammonisce l’occhiello). 

Ancora 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Caminito sul nuovo Cieli in fiamme di Insolia (collaboratore assiduo di Domani, questo mese anche con l’intervista in copertina di Finzioni)

e un sempre spassoso Siti su una società dove gli scrittori pensano come ChatGPT, segnalato anche da Radio 3.

In ultima pagina, il promo con codice QR del supplemento Finzioni

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni,

più la brutta notizia (per Domani, non per lui) dell’abbandono di Teoldi. In serata, l’editore (da tempo il suo unico impegno) Carlo De Benedetti torna a Otto e mezzo su la7 e si annuncia una piccola novità per domattina.

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