lunedì 23 ottobre 2023

Oltre ai tunnel sotterranei, si scava anche con le parole

Oggi incipit-anteprima di Urbinati sulle «intuizioni di Arendt contro gli orrori del nazionalismo» (ferocemente criticata da Assael e citata da Radio 3) e di Castellani sulla premier single «costretta alla modernità», fotonotizia di Da Rold, Legorano e Peloso sulla «alta tensione tra Israele e Iran», apertura di Iannaccone sull’ira di Meloni (famigerata frase-omnibus per i titoli, già abusata nell’era Napolitano per il suo cognome lungo...), richiami in calce a Signorelli sull’IA «prossima bolla?», Penati sulle privatizzazioni illusorie, Scarpa sul «crescere con un intellettuale», con il ritorno nella doppia manchette dell’inserzione della Fondazione TOG.

All’interno Da Rold da Milano e Urbinati proseguono i Fatti, poi Legorano (tornato a Roma, pare), Peloso, Iannaccone (con il luogo rimasto in neretto...) sopra a se stesso (con il nome rimasto completo...), di nuovo le colonne riunite “Italia e Mondo” accanto ad “Areale” di Cotugno da Milano, Signorelli sull’IA «prossima bolla?», per chiudere con Zanchini sulla lobby dei balneari. 

Penati apre le Analisi, poi 5 lettere (senza risposte) e l’editoriale interno di Castellani, la pagina sulla scuola “Tempo pieno” con Carlo Ridolfi da Padova e il sempre pacato Raimo sul contributo-estorsione per la carta igienica, “La settimana della scienza” sempre curata da Bignami e illustrata da Campagna, finendo con Russo da Firenze. 

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Scarpa sul «padre di Trevi (e il mio)» che ci fa venire un colpo al cuore con il ritorno di un ritratto di Bergamelli (ma è uno della nostra amatissima dozzina realizzata nel 2021...) e Sinisi sulla «sfinge tamarra e seducente» dell’immarcescibile Corona «capitalismo italiano». 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

In serata, Merlo torna a Stasera Italia (qui la puntata integrale).

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