venerdì 10 novembre 2023

Provare a «fermare la terza guerra mondiale a pezzi»

310° Domani dell’anno, con incipit-anteprima di Giro sugli «accordi per fermare la terza guerra mondiale a pezzi» e di Ignazi sul «rischio di aprire la UE all’Ucraina», fotonotizia (firmata Da Rold, Holgado, Lerner e Peloso) sulla strategia «boomerang» a Gaza, apertura in taglio basso di Tizian sull’idea Belloni al posto di Talò, richiami in calce a Preziosi su «Elly Schlein alla prova della piazza», Casadio su «L’ipocrisia sul corpo di una neonata», De Benedetti sul film della madre che non perdona il figlio jihadista e nella doppia manchette l’inserzione (ormai da una settimana intera) della Fondazione TOG

All’interno Holgado accanto a Da Rold da Milano proseguono i Fatti, poi Lerner da New York e Peloso, Giro, Briganti da Bruxelles e Brandolini da Barcellona, Preziosi e Iannaccone, le colonne riunite “Italia e Mondo” accanto a Tizian, un’intervista domanda-risposta sulla Rai di Di Giuseppe al capogruppo PD di commissione Stefano Graziano accanto ancora a Iannaccone, per concludere una sezione mai così internazionale con De Luca da Kiev. 

Casadio avvia le Analisi, subito concluse da 3 lettere (senza risposte) di fianco all’editoriale interno di Ignazi. 

De Benedetti sul documentario After The Bridge (con trafiletto ad hoc e titolo in corsivo nell’occhiello!) apre le Idee, poi con la scrittrice Chiara Mezzalama sul «senso della letteratura del lutto» (con trafiletto sul suo Le nostre perdute foreste) e Massimi sul decimo romanzo del BarLume di Malvaldi, in cui scova «l’eco della leggerezza alla Calvino». 

Lungo la giornata, oltre a dolenti note altri spunti e segnalazioni.

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