sabato 16 marzo 2024

Il Viminale e le cittadinanze negate (a chi sopravvive)

75° Domani dell’anno, con incipit-anteprima di Malagutti su Meloni che festeggia lo spread «ma Berlino pesa più di Roma» e di Serughetti sulla Roma calcio «e quelle donne vittime due volte», fotonotizia di De Monte & Ikonomu, Holgado e Severa sui migranti per il «governo all’anno zero», apertura in taglio basso di De Benedetti su Macron e Scholz tornati in «pace sull’Ucraina», richiami in calce a Preziosi sulla tragicommedia in Basilicata e forse in Piemonte, Clementi sul rapimento di Aldo Moro «ossessione degli “storici da bar”», Paparoni su «noi e il rapporto con l’altro» nell’arte che «riapre le nostre ferite», più la doppia manchette dell’inserzione della benemerita Fondazione TOG presieduta dall’editore. 

All’interno De Monte & Ikonomu proseguono i Fatti, poi Holgado e Severa, Preziosi, Trocchia e “L’editoriale” interno di Malagutti da Milano, le colonne “Italia e Mondo” come ieri accanto a Riera, Cotugno da Milano e Depascale da Torino, De Benedetti accanto a De Luca da Kiev, per chiudere con Muzio da Milano sopra a Legorano. 

RAV alias Ventura apre le Analisi, lo storico Marco Clementi sopra alla mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni, 3 lettere (senza risposte) e l’altro editoriale interno di Serughetti, concludendo con Cimbrico da Genova e “Faccio cose, vedo gente” (sempre con nome della rubrica tagliato nell’occhiello...) di Venezia da Milano. 

Dopo oltre un mese rarissimo articolo unico per le Idee, con il ritorno da ottobre di Paparoni, su una bella mostra napoletana che apre oggi.

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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