venerdì 24 maggio 2024

Ma pensa, ora Meloni teme la rabbia degli evasori

1325° Domani dall’esordio, con incipit-anteprima di Monaco sul premierato e l’autonomia vilipendio alla Repubblica sopra a Delli Santi sul delegittimare la Corte Penale Internazionale «un grave errore da evitare», apertura come ieri in taglio alto (firmata Di Giuseppe, Ciconte, Iannaccone, Malagutti e Preziosi) sul «redditometro vittima dei sondaggi» e la rabbia degli evasori temuta da Meloni, fotonotizia di Godi sull’incredibile perquisizione e umiliazione dei cronisti da parte della polizia a Roma, richiami in calce a Stasi su Toti interrogato per 8 ore, Ciriello sul trionfo dell’ostinazione di Gasperini, Serughetti sul rapporto tra donne e potere nodo irrisolto, più l’ormai abituale doppia manchette sull’UNHCR. 

All’interno Malagutti da Milano e Di Giuseppe aprono i Fatti, poi Iannaccone e Ciconte, intervista domanda-risposta di Preziosi a Maurizio Landini della Cgil e l’editoriale interno di Monaco, Stasi e Merlo & Trocchia, le colonne “Italia e Mondo” accanto a Godi, Pennelli da Padova e Riera, De Benedetti sopra a Maccaferri da Londra, chiudendo con Cocco da Shanghai e De Luca di nuovo da Kiev. 

Delli Santi e Assael aprono le Analisi, poi Franzini & Raitano e Aime, 3 lettere (senza risposte, a parte la prima che è un Diritto di replica da Fabio Caiazzo a cui risponde un laconico Iannaccone) accanto ad Azzollini, chiudendo con Ciriello e Riva. 

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con un estratto (probabilmente, anche se dannatamente non è specificato..) da Potere di altro genere di Serughetti (la Giorgia quella brava, diciamo) con trafiletto ad hoc e Angelo Pannofino da Milano. 

In ultima pagina, l’inserzione sul festival della tv a Dogliani (CN) da oggi a domenica (con il direttò, Ciconte e Formigli tra i giornalisti di Domani). 

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

Nessun commento:

Posta un commento