giovedì 6 giugno 2024

80 anni dal D-Day, capo di stato estero attacca “Domani”

155° Domani dell’anno, con incipit-anteprima di Pellegrino sul «perché votare conviene: chi si astiene ha sempre torto» sopra a Pirozzi su «un nuovo patto contro Mosca e i sovranisti», apertura tornata in taglio alto (firmata Erler, Ikonomu, Pennelli, Preziosi e Tizian) sul vergognoso spot di Meloni in Albania sulla pelle dei migranti (con Rama che attacca le inchieste di Domani), fotonotizia di Cotugno sull’Onu che dichiara «Clima impazzito, la Terra brucia», richiami in calce a Da Rold sull’azione militare al confine tra Israele e Libano, Balotta sul “modello Genova” rivelatosi con poca trasparenza e opere costose, Insolia con il Nobel norvegese Jon Fosse, più l’ormai abituale doppia manchette sull’UNHCR. 

All’interno Preziosi e Merlo in due colonne affacciate su «Un’elezione per due» (Meloni-Schlein, ovviamente) aprono i Fatti, poi Ikonomu e Tizian, Pennelli da Padova e Pellegrino, Erler da Trento, le colonne “Italia e Mondo” di fianco a Cotugno da Milano, Peloso e Merlo, Da Rold e Muzio entrambi da Milano, De Benedetti e Pirozzi, per finire con Alemanni da Milano. 

Cuperlo sugli Attraversamenti (in corsivo nel titolo!) di Goffredo Bettini apre le Analisi, poi 3 lettere (senza risposte, ma la prima è un Diritto di replica dall’ufficio stampa Eni) accanto all’intervento del presidente Balotta di Onlit e di fronte a una curiosa pagina su «catenacciari o guardiolisti» con un’intro non firmata e le due voci di Ciriello da Napoli (anche se non indicato) e Valesio da Torino. 

Tornano 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con ancora Da Rold da Milano e Insolia che incontra Jon Fosse (segnalato anche da Radio 3).

In ultima pagina torna anche il promo con QR code del supplemento Cibo

Lungo la giornata, altri spunti e segnalazioni.

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