«Sia io che De Benedetti abbiamo ricevuto moltissimi messaggi
di congratulazioni, anche per il logo (il merito va a Matteo Carrubba e al suo
team di Office Milano)», prosegue il Feltri bravo e non parente: «Una delle cose che ho imparato qui a Chicago e’ la
differenza tra gli economisti “pro market” e quelli “pro business”: i
primi si battono per la trasparenza, contro i conflitti di interesse, a difesa
dei consumatori, dei contribuenti e dei piccoli azionisti, delle piccole
imprese. I secondi, spesso corroborati nelle loro convinzioni da ricchi
contratti di consulenza, cercano di difendere il potere degli amministratori
delegati e giustificare gli abusi delle grandi corporation».
Per poi aggiungere subito: «Quando finiro’ di fare gli scatoloni e saro’ rientrato a
Roma vi spieghero’ perche’ questa distinzione e’ cosi’ importante nel mondo del
Covid, anche e soprattutto ora che lo Stato (con i soldi di noi contribuenti)
si trova di nuovo al centro dell’economia». E concludere: «Quanto abbiamo visto in questi giorni, con le piccole
imprese abbandonate e le grandi che ottengono prestiti garantiti dal governo,
e’ soltanto l’inizio».
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