Oggi nuova newsletter del diretòr (dedicata alle varie ipotesi “italiane” su Mario Draghi) e inattesa uscita – a Milano, da domani in tutt’Italia – sul doppio numero estivo di Prima Comunicazione, con intervista di copertina da 4 pagine a Carlo De Benedetti (dopo un’ora e mezza su Zoom, «a patto che non si parli del rapporto con i suoi figli e di GEDI»), più altre 2 pagine sul “cantiere” di Domani con interviste a Luigi Zanda e Stefano Feltri. Oltre a quanto già noto, scopriamo che il cartaceo avrà «da 12 a 16 pagine sette giorni su sette» e la conferma che sul web «le inchieste e gli approfondimenti rientreranno in quattro macro aree (a pagamento tutte insieme o ciascuna): ambiente, disuguaglianze, lavoro e salute», con 15 giornalisti in redazione e già quasi 5 mila abbonati. L’Ingegnere ha rivelato fra l’altro:
Niente male per un progetto messo in piedi «da remoto, mentre era in barca nel Mar dei Caraibi, dalle parti di Miami», come nota l’intervistatrice (condirettore di Prima) Alessandra Ravetta. «Con Feltri e con altri giornalisti, che sono entrati nella squadra, ho sempre parlato via Zoom. Sono molto cauto rispetto al virus», ha aggiunto l’imprenditore.
Nel pezzo di Claudio Sonzogno sulla nuova avventura editoriale, il senatore Zanda racconta in particolare di «un’altra sponda di rigore e qualità» per il giornale e la Fondazione che lo guiderà dopo i primi due anni, avendo aperto una procedura per far acquistare all’Editoriale Domani una quota dell’Istituto Treccani, oltre a quella già realizzata di «una quota della casa editrice di grande prestigio come Skira» (nelle pagine iniziali con i “Fatti del Mese” si dice che la partecipazione è del 15%, con il redivivo Massimo Moratti al 7,5%). Scopriamo anche che nel flusso quotidiano di notizie sul sito, «alcune saranno pubblicate anche in inglese, per contribuire alla conoscenza dell’Italia all’estero», mentre è già stata trovata la sede della redazione «in centro a Roma vicino a piazza Barberini». Per la cronaca, una settimana fa il profilo Instagram di Daniele Erler riportava uno scatto con la chiesa di Sant’Agnese in Agone a Piazza Navona (che sta dalla parte opposta, rispetto a Camera e Senato) con il laconico commento: «La strada per andare al lavoro».
In «un confronto asciutto ed essenziale. Proprio come vorrebbe essere il suo Domani» con Sonzogno, tra l’altro Stefano Feltri confessa di sperare presto di poter contare anche sull’apporto di Selvaggia Lucarelli (che per ora resta al Fatto Quotidiano anche per un nuovo progetto televisivo) come di Lucia Annunziata (che De Benedetti dice «pensava a lui come suo erede all’Huffington Post»), con alcune considerazioni ulteriori:
In realtà sul mensile, disponibile anche in digitale (chiuso in tipografia il 22 giugno), gli articoli interessanti sono molti: un acquisto pressoché obbligato... da Domani per i non milanesi.
Mi piacerebbe fare proposte e poter collaborare sul web. È possibile?
RispondiEliminacerto, anche se noi non abbiamo legami diretti con "Domani": siamo solo curiosi di seguirne la nascita in diretta come mai avvenuto nel panorama nazionale. Per proposte di collaborazioni, basta iscriversi alla newsletter su https://oggiedomani.substack.com e/o scrivere a questo indirizzo e-mail: oggiedomani@substack.com... in bocca al lupo!
RispondiElimina