Favolacce di ieri e di oggi, su Domani

Ieri newsletter mattutina del diretòr, con riassunto sul caso del capo di governo lombardo.

In quella del pomeriggio, esordio di Ilaria Cucchi che continua a prendere posizione «perché nessuno possa uccidere credendo di rimanere impunito».

In serata esordio anche di una iniziativa pressoché inedita per i quotidiani rivolta ai giovanissimi, un altro esperimento di Domani: un vero e proprio Quiz nelle Storie di Instagram, strutturato attraverso domande a tempo su 5 delle ultime notizie italiane e internazionali (distanziamento sui treni nostrani, Putin, Trump e TikTok, arresto del 17enne a Tampa, nuovo album di Achille Lauro), e uno spazio per far sapere al «Domani social team» le proprie considerazioni.

Stamattina, nei 40 anni della strage di Bologna, doveroso rilancio del reportage di Giovanni Tizian di una settimana fa, mentre nel pomeriggio torna Jonathan Bazzi, con una sua particolare recensione del film Favolacce: «Un film realista che rintraccia gli orrori comuni ai quali gli adulti sono assuefatti, i bambini no».

In serata, la testimonianza di Piergiorgio Bruno, «al secondo anno di un dottorato tra la Francia e l’Italia», per avere una idea non preconcetta sulla situazione di oggi, pandemia compresa.

Quasi in notturna, si segnala un interessante conversazione su Twitter con un lettore in cui il diretòr spiega in poche parole la visione del modello di business per un nuovo giornale che voglia esordire in Italia oggigiorno:

I modelli di successo sono giornali che hanno risorse dai lettori, con abbonamenti, donazioni... L’alternativa ë affidarsi alla pubblicità, ma per quello ci vogliono grandi volumi di traffico, che i siti di media, specie se di qualità, non fanno. Soprattutto nel mercato italiano

— Stefano Feltri (@StefanoFeltri) August 2, 2020