giovedì 6 agosto 2020

Metti una sera su Zoom a preparare un’inchiesta (e altro)

La giornata parte con l’avvio ufficiale delle inchieste votate dagli abbonati:

e un inizio che pare microscopico ma di grande valore, che presto speriamo di ricordare con tenerezza: Anche da questo spirito, si capisce il selfie di Francesca De Benedetti all’ingresso della redazione:

In particolare, preceduta ieri sera da una e-mail agli abbonati viene annunciata una nuova riunione con gli abbonati via Zoom e di nuovo in diretta Facebook per unora sulla prima inchiesta proposta da giornalisti freelance e votate due settimane fa: “Sardegna, l’eterna voglia del mattone”, proposta da Paola Pintus, a cui si aggiunge Sandro Roggio (architetto paesaggista) e... in un filmato perché impossibilitato a partecipare in diretta Fausto Martino (ex soprintendente per i beni culturali e paesaggio per la Sardegna meridionale), ancora con Giorgio Meletti a coordinare e Daniele Erler in regia:

Nel frattempo tra le Storie di Instagram appare un’altra immagine feticistica:                        

e presentare la prima inchiesta con una pillola e le indicazioni generali:

prima che venga annunciata anche una seconda riunione con gli abbonati via Zoom e in diretta Facebook sull’inchiesta “Le mucche non si vedono” di Francesco Dradi, approfondita insieme a Marta Mancuso (presidente Legambiente Parma), Rolando Cervi (presidente WWF Parma), Elisa Leoni (sindaca di Felino), Mario Marini (presidente Confagricoltura Parma) e Filippo Arfini (docente di Economia Agro-alimentare all’Università di Parma).

Poi arriva il solito Campagna ispirato da un tweet (il che cintriga sempre assai):

e dalle (inquietanti) notizie parlamentari:

Quindi si torna ad allargare il respiro con l’esordio di Matteo Colombo (che è Pan-European Junior Research Fellow all’European Council on Foreign Relations con sedi in 7 capitali e Associate Research Fellow al milanese ISPI) e la collega Chiara Lovotti (che insegna all’Università di Bologna ed è Associate Research Fellow all’ISPI), su «le tre crisi del Libano, vecchi élite e nuovi problemi».

In serata ulteriore newsletter con esordio del celebre «Investment manager nella vita reale, commentatore economico nella bolla virtuale» Mario Seminerio alias Phastidio sul Paese imbalsamato il cui «dibattito sul blocco dei licenziamenti rivela la tendenza a rispondere alla crisi congelando i problemi, invece che risolvendoli», con tanto di vignetta-omaggio al celebre detto di Freak Antoni:

In chiusura di giornata, ancora Beirut... ma visto (e sentito) dall’Europa:

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