lunedì 21 settembre 2020

DDL (Domani Di Lunedì), extra compresi

E con il primo lunedì di Domani (con elezioni e referendum) sul sito e in edicola, si è completata la prima settimana e il progetto tante volte enunciato da il diretòr e l’editore sembra delineare meglio i suoi contorni: un sito e un giornale che più che ripetere le notizie del giorno (ormai rintracciabili ovunque, su web e in tv) vogliono piuttosto commentarle, andarla e scovare, fare inchieste e segnalare quelle più importanti e sottaciute. Forse non una svolta epocale, ma per certi versi inedita... soprattutto viste le firme, i temi e gli approfondimenti.

Oggi l’editoriale di Pasquino e il reportage di Preziosi (ma anche la vignetta extra di Campagna) in prima pagina segnalano in pratica le prime votazioni democratiche al mondo dopo il lockdown – con un titolo uguale praticamente su tutti i quotidiani – a cui seguono nei Fatti un altro doppio articolo di Giulia Merlo e un’opportuna storia europea «dei tagli (e dei fallimenti)» per capire se esiste una «dimensione ideale di un parlamento» di Francesca De Benedetti. La Giornata di brevine come ieri è ribattezzata La Settimana, è tutta costituita da grafici e si trova affiancata dai «Primi dubbi sull’unico farmaco che sembrava funzionare» (esordio di Lucilla Vazza) e i nuovi casi fra gli anziani in Europa (di Vanessa Ricciardi). Poi spazio all’attesa prima inchiesta finanziata dai lettori (segnalata anche su Professione Reporter), sul cobalto in Congo a cura di Luca Attanasio: gli fa da spalla Meletti sull’Ilva di Taranto, che «è già morta ma nessuno osa dirlo».

Le 5 lettere (con risposta alla prima), l’usuale vignetta di Campagna e il ricordo di Rossana Rossanda con lesordio dell’avvocato Grazia Volo apre la sezione Analisi, in cui tornano Melloni a proposito di «Come ogni anno, ci siamo già dimenticati della scuola» e Urbinati su come «Soltanto il populismo sembra immune al coronavirus». Poi ecco un articolo dello scrittore Archie Hall che vive tra Londra e Hong Kong uscito in inglese sulla community Persuasion e uno del più celebre studioso delle disuguaglianze Branko Milanovic su «Jeff Bezos e Stalin: chi è l’uomo più ricco della storia?», chiudendo la sezione con l’ingegner Francesco Ramella sul climate change e il chimico Luca Beverina sui tappi non riciclabili come le bottiglie.

Come sempre chiusura con le Idee, in cui spicca (fra un articolo del digital librarian Andrea Zanni sulle dipendenze da tecnologia e un profilo di Elisabeth Asbring sulla 17enne Greta Thunberg dalla rivista The Passenger in uscita dopodomani da Iperborea) una prima pagina tutta di Davide Toffolo sull’Andrà tutto benino nella scuola:

E nonostante elezioni e referendum, nella giornata non sono mancati nuovi thread, segnalazioni e commenti: Nel pomeriggio, a urne chiuse, spazio sui social un audiocommento del diretòr e a varie ed eventuali:

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