martedì 22 settembre 2020

Domani, The Day After (Elections)

Sotto un altro titolo un po’ provocatorio (forse figlio del «più pepe» suggerito dall’editore Carlo De Benedetti dopo il primo giorno?), il nuovo editoriale del diretòr si accompagna per il terzo giorno consecutivo in prima pagina a un’illustrazione – stavolta (ancora più bella) di Marilena Nardi (che sabato ha peraltro ricevuto una splendida Menzione d’Onore al World Press Cartoon con una splendida vignetta alle Europee 2019, in Italia su Left e in Francia su Le Journal du Dimanche) – e sovrasta un commento della filosofa Giorgia Serughetti su eletti ed elettori («La risposta sbagliata a una domanda legittima»). Nelle pagine seguenti sui Fatti, D.M. De Luca si sofferma sulla «vittoria a metà per il Movimento 5 Stelle» e Trocchia sulle irregolarità dei seggi, Preziosi sulle due facce post-voto di Zingaretti e Salvini, Salvatore Vassallo su «Conte serenamente a Palazzo Chigi», mentre Fittipaldi si occupa del «trionfo del Doge» (usuale soprannome negli ultimi 50 anni sui politici forti nel Veneto, salvo poi finire al gabbio o quasi) Zaia. La Giornata di brevine con articolo di spalla viene – forse più opportunamente – fatta rientrare nei Fatti senza più una definizione specifica, Giulia Merlo spiega cosa cambierà per «il corpo e l’anima del parlamento» dopo la riduzione degli eletti e – sorpresa! – un’extra che speriamo di vedere non soltanto in corrispondenza di elezioni: poi un’altra doppia pagina rinfrescante e quindi spazio alle Analisi con 5 lettere (l’ultima con risposta: la prevedibile precisazione di un’azienda di auto elettriche dopo la prima parte dell’inchiesta sul cobalto in Congo), la vignetta più fumettosa di Campagna finora e uno dei rarissimi ragionamenti recenti sul reddito di cittadinanza (peraltro non ideologico). Il responsabile economico del PD, fra l’altro socio e autore per il Mulino, è ospite per un intervento accanto all’economista Andrea Capusella sul ritardo di Bruxelles nella «sfida della Cina nei Balcani». Gli attivissimi (su Twitter e in tv) Cartabellotta e Azzollini offrono una guida «Oltre la schizofrenia mediatica» sui numeri del coronavirus e sui positivi asintomatici («sono malati o possono lavorare?»), mentre Farinelli da New York racconta la ripresa delle scuole nella «capitale delle disuguaglianze», accanto a un pezzo di Lucilla Vazza sulla riforma delle RSA che dà del cardinale a mons. Paglia che non lo è, spingendo alle scuse ufficiali: Inusuale sezione Idee di sole due pagine (anziché tre), entrambe dedicate alla vita privata di Andy Warhol, con un articolo di Demetrio Paparoni, l’orazione funebre del critico John Richardson e un estratto dalla biografia Warhol (uscita ai primi di marzo nel Regno Unito e ad aprile negli USA), con una grande illustrazione (e un nuovo esordio) di Matteo Bergamelli. Oltre al cartaceo, anche oggi segnalazioni e commenti interessanti sul web (come sempre qui ci limitiamo a Twitter, essendo i commenti su Facebook e Instagram – dove si vede Renzi nelle Storie – più interlocutori con le risposte lodevolmente immediate della redazione):

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