Una cosa che fa molto discutere 🙂 😇 ☀️ 🌧 ❄️
— Domani (@domanigiornale) September 16, 2020
il futuro del cartaceo è la selezione. il 90% si informa da web e tv, non ha senso rileggere il giorno dopo che "tizio ha incontrato caio". il cartaceo, se "tizio ha incontrato caio" è importante, deve spiegare e approfondire.
— nonunacosaseria (@nonunacosaseria) September 17, 2020
Stamattina uscita per giro in bici mattutino mi sono imbattuta in una signora sui 60 che osservava con sguardo tra lo stupito e l'incuriosito una copia di @domanigiornale
— Marta_Davvero™⚽ (@Martuccia1926) September 17, 2020
Ci dovremmo abituare? 😏#domani #17settembre @PazzoPerDomani
Qualche giorno fa è nato @domanigiornale di @StefanoFeltri e questa è l'illustrazione che fatto per il primo numero su un pezzo di @GianricoCarof . Quello in basso a sinistra è Soldy, è entrato in casa nostra un paio di mesi fa e sta sempre in mezzo ai piedi.#domani pic.twitter.com/G9pOphBmpE
— Roberto La Forgia (@robertolaforgia) September 17, 2020
e noi continuiamo a fare i simpaticoniEcco, per @rivistailmulino ho provato a ragionarci sopra, nel giorno della nascita di @domanigiornale, come brindisino! >https://t.co/KFWNy5f1IM @StefanoFeltri https://t.co/q2umiu0qTe
— Nicola Pedrazzi (@Nicola_Pedrazzi) September 17, 2020
Poi però proseguono gli articoli di Domani dichiaratamente con tono semplice ma non scolastico, chiaro e leggibile a tuttiColpo di scena! Oggi su @DomaniGiornale c'è anche il volto sorridente di @SalvoAranzulla! pic.twitter.com/EHCnSrpU9l
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) September 17, 2020
Come si racconta una vita in tempi di emergenza e di bombardamento informativo? E come si racconta una generazione? Ne scrivo oggi su @domanigiornale seguendo il filo di alcuni libri. pic.twitter.com/FNBM1v6Acw
— Francesco Guglieri (@fguglieri) September 17, 2020
e si segnala uno scambio (cortese) tra il diretòr e il suo giornaledi cui è stato per anni vicedirettore:Su @domanigiornale un prezioso articolo di @franziskanava che da oggi è in libreria con Il focolaio. Da Bergamo al contagio nazionale. Un testo che rimarrà tra le più importanti testimonianze di questi mesi difficili @editorilaterza pic.twitter.com/ECiKGCwsgl
— liaditrapani (@lia1lia2) September 17, 2020
Chissà dove hanno letto questa notizia così interessante sul conflitto di interessi di @RaffaeleFitto ? forse nel pezzo di @Nellotro su @domanigiornale ? https://t.co/n2k1D8jInv pic.twitter.com/qBe6Vi2Hze
— Stefano Feltri (@StefanoFeltri) September 17, 2020
I colleghi del @fattoquotidiano sono stati corretti e hanno integrato il pezzo con la citazione di @domanigiornale e dell'inchiesta di @Nellotro . Se volete leggere il tutto, ecco qua: https://t.co/n2k1D8jInv pic.twitter.com/ULTZU71r5Q
— Stefano Feltri (@StefanoFeltri) September 17, 2020
Proprio su Il Fatto Quotidiano arriva la prima parodia di Domani, da un esperto:
Allora noi torniamo seri e facciamo notare alcune cose probabilmente sfuggite a molti...
E per il pezzo di @DanieleRielli dedicato al #CancelNetflix su @DomaniGiornale di oggi, ecco l'esordio di @DorianoStrologo con le sue illustrazioni https://t.co/61JwvHqPJc pic.twitter.com/jMDRFrMik2
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) September 17, 2020
Al netto di invidie e malafede, le maggiori critiche a @DomaniGiornale paiono nascere dal ragionare ancora con impostazioni classiche (tanti titoli in prima, esteri e cultura a sé stanti), mentre come annunciato da mesi #Domani propone un modello diverso: Fatti, Analisi, Idee pic.twitter.com/iiN7gzdMyC
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) September 17, 2020
e il solito Lorenzetto (che su Italia Oggi con il suo caratteristico stile corrosivo ha scritto un giudizio sul primo numero di Domani, non privo di ragioni ma un po’ troppo ingeneroso) rimane implacabile:In soli 3 giorni di sito e cartaceo, è difficile non attestare a @DomaniGiornale il tentativo di fare informazione non urlata seppur incisiva, inchieste e argomenti purtroppo inusuali, trattare i temi senza paraocchi, rispondere sui social, «parlare al cervello e non alla pancia» pic.twitter.com/rc1anXiFig
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) September 17, 2020
Osservatorio Errori di Domani.
— PazzoPerRepubblica (@pazzoperrep) September 17, 2020
Sul primo numero di @domanigiornale, in un articolo che voleva anticipare la prossima enciclica di papa Francesco, Alberto Melloni sbaglia la data dell’Humanae vitae di Paolo VI, che è del 1968 e non del 1969.
(da https://t.co/Qtz7MCNsOC)
Ma allora com’era il Domani di oggi?
In prima pagina torna il diretòr per un editoriale logicamente più puntuale e debutta Nello Trocchia con un fondo sul paradosso Fitto che «vuole governare la Puglia che gli chiede ventuno milioni» (curioso quel 21 in parola, sul sito in numero), nella seconda Francesca Nava racconta alcuni dettagli inquietanti sulla Regione Lombardia e il virus dal suo libro Il focolaio da oggi in libreria, accanto alla terza con un estratto da Mai più eroi in corsia di Riccardo Iacona (e una brevina sull’India che supera i 5 milioni di contagi). In quarta ecco La Giornata e il report di Francesca De Benedetti su Ursula von der Leyen che «vuole cambiare l’Europa ma non troppo» e Davide Maria De Luca sul sempre famigerato Recovery Fund. Altre pagine di Fatti con «La rete che ha permesso a Toti di conquistare la Liguria» di Andrea Moizo e un breve focus di Lisa Di Giuseppe sulle scuole che chiuderanno di nuovo per le votazioni, seguiti dal doppio articolo di Giovanna Faggionato uno accanto all’altro a pagina 7, sulla campagna elettorale toscana nel PD e «Il piano inascoltato di Banca d’Italia sulle banche del Sud».
La sezione Analisi si apre con le solite 5 lettere (e 3 risposte), la vigna di Campagna (oops, we did it again) e uno spettacolare pezzo di Gianfranco Pasquino sulla «neolingua che inganna gli elettori sul referendum» da far invidia a George Orwell. Quindi la mirabile spiegazione di Mario Giro su cosa c’è dietro «La strana alleanza tra Israele e Arabia Saudita contro l’Iran» e l’«accordo pirata» raggiunto sui rider nel ragionamento di Davide Maria De Luca. Ancora Bankitalia con Giorgio Meletti e la votazione alla Corte Costituzionale con Giulia Merlo, poi Francesca Berardi nella pagina 11 di fronte racconta come «Il nuovo volto dell’ultradestra portoghese va a lezione da Salvini».
Finale con un sempre saporito trittico di Idee sull’assurda alzata di scudi contro Netflix narrata dallo scrittore Daniele Rielli, un dialogo impossibile fra Zadie Smith, Emanuele Trevi e Tommaso Labranca ragionando sui loro libri reso da Francesco Guglieri, nonché i paradossi (molto) narrativi e (non sempre) scientifici dell’ambizioso film Tenet ripresi da Odifreddi per chiudere la giornata... che non inverte l’entropia perché a quest’ora gli abbonati possono già leggere il Domani di domani.
Anzi, nella giornata arrivano pure articoli ex novo e ulteriori thread di riflessione su Twitter:Frane, inondazioni, il livello del mare che si alza...https://t.co/ZHninHAPpz
— Domani (@domanigiornale) September 17, 2020
Il problema della richiesta di maggiore "modernità" nelle trattative sindacali è che in alcuni casi sembra un modo per celare peggioramento delle condizioni dei lavoratori, la loro esclusione dalle trattative e l'accoglimento incondizionato delle richieste delle aziende https://t.co/tEMucVHb51
— Davide Maria De Luca (@DM_Deluca) September 17, 2020
E così... oggi è già Domani (alias Round Midnight resa dai Matia Bazar, per i cultori di cose belle).Questa crisi ha colpito le donne più che nel 2008. Ma gli effetti complessivi della pandemia sull’occupazione femminile dipendono dalla risposta di politica e impresehttps://t.co/2obxPEWod8
— Domani (@domanigiornale) September 17, 2020
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