giovedì 17 settembre 2020

Incontri ravvicinati del terzo giorno

E fu sera e fu mattina: terzo giorno. Mentre proseguono, senza peli sulla lingua, critiche e apprezzamenti dei lettori (costringendo a un tour de force il povero SMM Daniele Erler a rispondere, sempre educatamente a tutti... peraltro in una redazione che ha preparato un giornale in soli tre mesi) e noi continuiamo a fare i simpaticoni Poi però proseguono gli articoli di Domani dichiaratamente con tono semplice ma non scolastico, chiaro e leggibile a tutti e si segnala uno scambio (cortese) tra il diretòr e il suo giornaledi cui è stato per anni vicedirettore:

Proprio su Il Fatto Quotidiano arriva la prima parodia di Domani, da un esperto:

Allora noi torniamo seri e facciamo notare alcune cose probabilmente sfuggite a molti...

e il solito Lorenzetto (che su Italia Oggi con il suo caratteristico stile corrosivo ha scritto un giudizio sul primo numero di Domani, non privo di ragioni ma un po’ troppo ingeneroso) rimane implacabile:

Ma allora com’era il Domani di oggi? 

In prima pagina torna il diretòr per un editoriale logicamente più puntuale e debutta Nello Trocchia con un fondo sul paradosso Fitto che «vuole governare la Puglia che gli chiede ventuno milioni» (curioso quel 21 in parola, sul sito in numero), nella seconda Francesca Nava racconta alcuni dettagli inquietanti sulla Regione Lombardia e il virus dal suo libro Il focolaio da oggi in libreria, accanto alla terza con un estratto da Mai più eroi in corsia di Riccardo Iacona (e una brevina sull’India che supera i 5 milioni di contagi). In quarta ecco La Giornata e il report di Francesca De Benedetti su Ursula von der Leyen che «vuole cambiare l’Europa ma non troppo» e Davide Maria De Luca sul sempre famigerato Recovery Fund. Altre pagine di Fatti con «La rete che ha permesso a Toti di conquistare la Liguria» di Andrea Moizo e un breve focus di Lisa Di Giuseppe sulle scuole che chiuderanno di nuovo per le votazioni, seguiti dal doppio articolo di Giovanna Faggionato uno accanto allaltro a pagina 7, sulla campagna elettorale toscana nel PD e «Il piano inascoltato di Banca d’Italia sulle banche del Sud».

La sezione Analisi si apre con le solite 5 lettere (e 3 risposte), la vigna di Campagna (oops, we did it again) e uno spettacolare pezzo di Gianfranco Pasquino sulla «neolingua che inganna gli elettori sul referendum» da far invidia a George Orwell. Quindi la mirabile spiegazione di Mario Giro su cosa c’è dietro «La strana alleanza tra Israele e Arabia Saudita contro l’Iran» e l’«accordo pirata» raggiunto sui rider nel ragionamento di Davide Maria De Luca. Ancora Bankitalia con Giorgio Meletti e la votazione alla Corte Costituzionale con Giulia Merlo, poi Francesca Berardi nella pagina 11 di fronte racconta come «Il nuovo volto dell’ultradestra portoghese va a lezione da Salvini».

Finale con un sempre saporito trittico di Idee sull’assurda alzata di scudi contro Netflix narrata dallo scrittore Daniele Rielli, un dialogo impossibile fra Zadie Smith, Emanuele Trevi e Tommaso Labranca ragionando sui loro libri reso da Francesco Guglieri, nonché i paradossi (molto) narrativi e (non sempre) scientifici dell’ambizioso film Tenet ripresi da Odifreddi per chiudere la giornata... che non inverte l’entropia perché a quest’ora gli abbonati possono già leggere il Domani di domani.

Anzi, nella giornata arrivano pure articoli ex novo e ulteriori thread di riflessione su Twitter: E così... oggi è già Domani (alias Round Midnight resa dai Matia Bazar, per i cultori di cose belle).

Nessun commento:

Posta un commento