domenica 27 settembre 2020

Tredici in edicola

Un nuovo scoop di Fittipaldi sull’ex cardinale Becciu si guadagna la tredicesima prima pagina di Domani, accanto a un editorale di “prezzemolino” Carofiglio che, al di là della sensazione spiacevole (per chi guarda) di apparire un po’ dovunque tra giornali e festival come tutti i nomi di richiamo contesi quando esce un loro nuovo libro, espone come sempre con classe l’argomento: «Il narcisista politico si sconfigge in tre mosse». 

Un’inconsueta (e bella) vignetta di Campagna si affianca al primo articolo dei Fatti scritto da Gaia Zini (e da noi segnalato con un maledettooo refuso), accanto all’aggiornamento sulla legge elettorale di Giulia Merlo, alla villa acquistata in Sardegna con soldi pubblici della Lega ben approfondita da Tizian e alla non riapertura degli stadi spiegata da Lucilla Vazza. Preziosi racconta poi la protesta sulla scuola, sopra al riassunto della «riforma dimenticata» dell’ex parlamentare PD Manuela Ghizzoni e l’insegnante scrittrice Mila Spicola: di fronte, sono Maria Luisa Iavarone e Nello Trocchia a raccontare le storie di baby gang intercettate a Napoli e raccontate nel loro libro Il coraggio delle cicatrici presentato due settimane fa su Rai 3:

La pagina di news torna come domenica scorsa a chiamarsi La Settimana e accanto si torna a parlare di calcio con il drammaturgo Fabrizio Sinisi inevitabilmente chiamato a raccontare «tra morsi ed esami fasulli» di Luis Suárez, a fronte di Pippo Russo che traccia un ritratto “severo ma giusto” del presidente Fifa, che «sorride ma è sotto scacco». 

Altre 5 lettere (con nessuna risposta e per la prima volta vicino a nessuna vignetta) affiancano un pezzo della vicepresidente della Commissione europea Věra Jourová scritto con il Commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton su come «Un’informazione solida rafforza lo spirito della democrazia». Poi l’avvocato Fabio Anselmo rivela che «Col decreto intercettazioni trionfa il populismo giudiziario», mentre tocca a Cottafavi di persona personalmente scrivere «Il Novecento è finito davvero con Juliette Gréco» per la scomparsa della da noi celebre Belfagor. Chiude le Analisi l’economista Valeria Termini, tra i 24 esperti ONU per la definizione dei CEPA (i Millennium Development Goals): «L’idrogeno è il futuro, ma non ancora il presente». 

Infine tre grandi pezzi per le Idee: un «Prontuario di epitaffi per non restare in silenzio dopo la morte» di un Antonio Manzini momentaneamente in vacanza dal suo Rocco Schiavone ma non troppo, Federico Ferrero racconta il tennis ribelle Djokovic al Roland Garros («Terra rossa la trionferà») e soprattutto RAV (alias Raffaele Alberto Ventura) sviluppa dal suo nuovo libro Radical Choc una cavalcata tra fiction e realtà sotto il provocatorio titolo «Perché la competenza non salverà il mondo»,

con un’altra bellissima illustrazione di Doriano Strologo:

E nel giorno del cartaceo più ricco di sport, ecco alcuni commenti curiosi sul web: con il nostro amorevole arricchimento:

A ridosso della pubblicazione del nuovo Domani per gli abbonati (e senza il tradizionale quiz del weekend nelle Storie di Instagram), il diretòr torna su Retequattro da Veronica Gentili a Stasera Italia Weekend:

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