sabato 3 ottobre 2020

19 giorni insieme al CoViD-19, in edicola

La notizia di Trump positivo al test (ieri commentata in diretta dal diretòr a Prima Pagina) si prende inevitabilmente la vetrina con un ineccepibile editoriale del redattore capo Ferraresi, sopra a una forte denuncia sulle ong in mare raccolta da Preziosi e sotto una manchette che annuncia per oggi la presentazione del quotidiano al Consiglio Nazionale Arci, dopo il saluto al debutto cartaceo.

All’interno, i Fatti partono con il ricercatore (alla Sapienza) Mattia Diletti sul “corpo” del presidente USA e una raccolta di Lucilla Vazza di «Tutte le cure sovraniste che non hanno funzionato», poi De Luca fa il punto sull’app Immuni (segnalata anche da una pagina di pubblicità istituzionale) e Merlo aggiorna sul CSM. La Giornata e le sue news affiancano ancora De Luca sul processo a Salvini, di fronte al duo Tizian & Trocchia sulla Lega ai ballottaggi calabresi e di nuovo Merlo sull’appello contro Welby e Cappato per aiuto al suicidio.

Quindi (proprio come sul giornale di ieri, anche se qualche pagina più in là) arriva sulla sinistra la pubblicità del 48° Festival della Satira diretto da Cottafavi che al pomeriggio trasmette la premiazione in diretta anche sul sito di Domani,

poi iniziano le Analisi con il ritorno dell’economista Penati che spiega l’esistenza di alcune «banche zombie per imprese zombie» (anche se noi preferiamo la dizione italiana “zombi”, ma è l’unico sovranismo che ci permettiamo), figlie della miopia «di banchieri, governi e regolatori», sopra a Meletti che si occupa della guerra ai Benetton che sta mettendo il governo nei guai. 5 lettere (senza risposte) e la vignetta di Campagna, di fianco al ritorno di Serughetti sulla crisi degli uomini forti che lascia spazio al momento di Giorgia Meloni. Poi un gran pezzo di Jűrgen Habermas dal suo saggio La seconda occasione in uscita su il Mulino n.5/2020 a fine mese, per i 30 anni della riunificazione della Germania, che ora può salvare l’Europa. Il ricercatore (a Birmingham) Zulianello ragiona su «perché la pandemia non ha ucciso il populismo» (con la solita bella illustrazione di Strologo), poi Bazzi («con incursione di Fumettibrutti») ragiona sulla terapia per le persone trans divenuta gratuita anche in Italia, accanto alla battaglia sul contratto dei rider che riguarda tutti, riassunta da Valerio De Stefano e Antonio Aloisi. Le Idee si aprono con un altro gran pezzo del chirurgico Walter Siti, sul successo degli opinionisti tv («è la prova che avere idee non serve»), seguito dal commento al duplice omicidio di Lecce da parte della scrittrice Lattanzi «nella mente degli assassini», un surreale reportage di Annalia Venezia da una festa milanese e l’addio al “fast fashion” da parte della moda su cui ci relaziona Camilla Gusti. E poi il gran finale: E segnalata l’intervista a Carlo De Benedetti a Milano & Finanza secondo cui nelle prime due settimane Domani in edicola ha venduto 35 mila copie di media, via con le segnalazioni in giornata (mentre di una vignetta di Campagna diamo solo il link): anche da parte nostra (figurarsi!):

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