giovedì 8 ottobre 2020

24 ore per 24 giorni (sul web e in edicola)

Con il ritorno dell’economista Franco Bruni di spalla seppur a sinistra (e la manchette senza pubblicità stabile con il code QR di Domani: ancora una sola pagina commerciale, ovviamente l’ultima) sui mercati rispetto a Trump, l’apertura è di De Luca sulla «stretta oggi per evitare un nuovo lockdown domani» (no pun intended, come direbbero gli anglosassoni). 

All’interno Preziosi apre su cattedre, concorso e virus nelle scuole, Di Giuseppe prosegue sulle quarantene in parlamento, Tizian prosegue sui soldi degli scandali leghisti e Trocchia sulla vittoria della Lega «solo col sindaco del comune sciolto per mafia». La Giornata con le sue brevine affianca Nava sulle RSA lombarde non pronte alla seconda ondata, poi Salvatore Vassallo ragiona sui dati dei sondaggi elaborati dall’Istituto Cattaneo di destra, sinistra e M5s, mentre Merlo segue Toti e Carfagna «al centro fra le ceneri dei FI». È ancora Di Giuseppe a seguire Di Maio «a scuola di politica estera per trattare con UE e USA», poi  l’economista Laura Pennacchi arricchisce il dibattito sul reddito di cittadinanza. Quindi ancora Merlo prosegue l’indagine sul CSM e chiude i Fatti. 

Come sempre le Analisi iniziano con 5 lettere (0 risposte) e la vignetta di Campagna

accanto all’esordio dell’attore-regista (e molto altro) Pif sui suoi corregionali siciliani che rimpiangono la mafia, poi l’economista Felice (che detto così può sembrare un ossimoro) s’interroga sull’impatto dei fondi europei sul Mezzogiorno:

mentre Ricciardi ci aggiorna sulle strategie di marketing dei petrolieri e Faggionato sull’avvio della «riscossa della democrazia contro i monopoli» (anche in Europa), accanto all’ormai consueto diario elettorale USA.

Tutt’altro quadro (seppur sempre parlando di follia) lo squarcio di vita aperto da Simone Fontana sull’autore del delitto di Lecce ormai eroe degli “incel” e il conflitto dimenticato su cui solleva il velo l’analista ed ex ministro moldavo Nicu Popescu. Poi ancora Francesca De Benedetti sulla certifica greca della criminale Alba Dorata, chiudendo la sezione anche se in alto la testatina manca del tutto.

Le Idee partono con lo storico Alessandro Portelli che cita Springsteen sulla distanza fra sogno e realtà in USA, proseguono con il filosofo Paolo D’Angelo che di fatto riassume senza citarlo il suo recente libro La tirannia delle emozioni (uscito per il Mulino), per poi chiudersi con il botto (per di più illustrato da Marilena Nardi con Il segno emotivo, «un omaggio implicito a Steinberg»):

In giornata, i soliti commenti interessanti: ovviamente compresi i nostri: e un doppio super feticismo dalla redazione:

In serata, un altro regalo di Campagna sul web

e in notturna, il diretòr torna (stavolta in studio) a Porta a porta:

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