lunedì 12 ottobre 2020

28 giorni dopo (non è un horror, ma c’è una pandemia)

Apertura firmata Di Giuseppe sui «piccoli passi contro il contagio», sopra all’editoriale di Serughetti e piacevolmente sotto l’ormai quasi tradizionale logo (creato nel 1959 per un francobollo dall’artista danese Olav Mathiesen) del neo-70enne UNHCR.

All’interno l’incredibile «pazza idea di Conte» che ambirebbe a succedere a Mattarella (e dopo questa potremmo chiudere qui il blog oggi stesso...) e l’ennesima raziocinante Azzollini cerca di dipanare le regole ambigue per Immuni, prima che Trocchia prosegua a monitorare gli orrori dei pestaggi ai detenuti e la cronaca di Maurizio Pagliassotti dalla rotta alpina dei migranti tra Italia e Francia. Poi la quarta inchiesta fra quelle votate dagli abbonati e finanziate (anche) dai lettori, di Paola Piras sulle manovre per rifare il Piano paesaggistico regionale in Sardegna: accanto, Meletti sulla scalata di Del Vecchio a Mediobanca spiega molte cose. La Settimana dei dati di Teoldi si accompagna al riassunto dei giorni cruciali di Conte ancora firmato Di Giuseppe, poi è l’esperto Marco Esposito (che ha appena pubblicato per Piemme il saggio-compendio sull’argomento Fake Sud) a mostrare il discrimine verso il Mezzogiorno nella distribuzione dei fondi nazionali ed europei.

5 lettere (senza risposte) aprono come sempre le Analisi, accanto a un malinconico Campagna

e a un’integrazione di Franco Monaco (ex presidente Fuci, vicinissimo a Prodi) all’articolo dell’ex ministro Visco pubblicato mercoledì scorso. Quindi la traduzione di un articolo del filosofo Michael Walzer uscito in inglese su Persuasion e un sapiente excursus del sociologo Alessandro Mongili sulle brame di Lukashenko (che pare aver stancato anche «l’amico Vladimir», per citare un altro dittatore al tramonto). Altro gran contributo con il ritorno di Mario Giro sulle donne dell’Isis (o Daesh come direbbe l’appena scomparso Massimo Campanini) e di Ramella sulla «generazione Greta stretta fra benessere e crisi climatica» (che come raccontava Ricciardi ha anche spinto i petrolieri a cambiare nome). 

Le Idee si aprono con un brano dal saggio per Iperborea Il tempo e l’acqua dello scrittore e poeta islandese Andri Snær Magnason sull’impedire il disastro climatico entro trent’anni (qui un suo bel TED da 3 minuti che lo riassume), la tradizionale pagina a fumetti-spot Andrà tutto benino di Toffolo e un toccante reportage di Ginevra Lamberti sugli anziani accompagnato da un’altra notevole illustrazione di Nardi:

In giornata, soliti rilievi interessanti: mentre anche noi facciamo notare qualcosa:

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