venerdì 13 novembre 2020

60° Domani, forse la miglior prima pagina finora

Editoriale sempre intrigante (e opportuno) di Bazzi sui «Tutti maschi al comando dell’emergenza sanitaria» e splendida illustrazione di Campagna per la grande apertura di Azzollini (con un altro titolo su tre righe).

All’interno i Fatti si aprono con La Giornata nelle solite 7 news e il punto di De Luca, seguiti da una pagina di Dellabella sulla Sicilia di Musumeci (con trafiletto di Redazione sul «presidente sotto scacco») e una doppia del vicedirettò Fittipaldi (che oggi compie 46 anni) sulle Ferrovie italiane e l’a.d. Gianfranco Battisti. Poi tocca alla coppia di mastini Tizian & Trocchia sui latitanti negli Emirati e il ritorno di un avviso di pagamento (sulla chiusura di FondInps e il Fondo pensione Cometa), accanto a Ricciardi sul capo di Pfizer che specula sul rialzo del titolo, prima che chiudano la sezione Preziosi su un anno di Sardine e Di Giuseppe sui «litigiosi Stati generali» del M5s.

Le Analisi si aprono con Bragantini sui partiti che «umiliano il parlamento messo al servizio di Mediaset» e Merlo su Salvini che «vive dentro Rete4, eppure stavolta ha mollato Berlusconi», oltre a Meletti che nota come «su Autostrade è ancora una gara di bugie» e Faggionato sulla procura che «almeno fa i controlli su Aspi». 6 lettere (senza risposte) affiancano un bel commento di Vincenzo Visco sull’imposta patrimoniale meglio che di successione e precedono la miglior risposta alla sottosegretaria Zampa dopo il recente battibecco del diretòr a Otto e mezzo lo scorso mercoledì: un articolo di Presbitero sui dati che il governo divulga (illustrato da Campagna con un curioso semi-refuso in dida)

e un riassunto dello stesso Feltri proprio intitolato «Le informazioni che mancano spiegate alla sottosegretaria» (un atto dovuto, verrebbe da dire: tuttavia, anche se l’indignazione è legittima, forse si poteva essere più signori e dirlo meno ad personam... non dando peraltro conferma all’impressione di chi vede alzare i toni a Domani per farsi notare o peggio perché chiesto dall’editore). Chiusura di sezione afffidata al redattore capo Ferraresi, con il bel ritratto del prossimo capo di gabinetto scelto da Biden (che è lo stesso di quand’era vicepresidente, Ron Klain) e al ritorno della mini-sezione Enti Pubblici ed Istituzioni avviata il 6 novembre (quella con la famigerata D eufonica). 

Le Idee si aprono con l’anticipazione di una parte dell’intervista “vera” (con le domande in neretto) della scrittrice Claudia Durastanti all’illustratore Milo Manara dal numero di questo mese della celebre rivista linus (che nel 1965 “sdoganò” i fumetti grazie a Umberto Eco, Elio Vittorini, Oreste del Buono) dedicato a Federico Fellini, prima di una doppia pagina quasi completa di Nicola Lagioia sul suo nuovo libro (già recensito su Domani da Walter Siti) meravigliosamente illustrata da Marilena Nardi

e la chiusa di Ventura (RAV per gli amici di Twitter) sulla serie tv Utopia, con al centro narrativo un graphic novel complottista, comprendendo un breve excursus su altri fumetti. 

In giornata, ancora spunti interessanti:

con qualche nostro appunto (a partire dagli auguri al “numero due” del giornale) In serata, come previsto il webinar sul libro di Nicola Lagioia riservato agli abbonati,

e dopo un malinconico post sull’account Instagram di Campagna, quasi in nottata Tizian partecipa a Titolo V su Rai 3, condotto da Francesca Romana Elisei e Roberto Vicaretti (qui la puntata integrale).

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