lunedì 16 novembre 2020

Gruppo 63 (su carta e via web, ma senza assembramenti)

63° Domani cartaceo con azzeccato editoriale di Melloni su «Uno spettro si aggira per l’Europa: il luogocomunismo» (tutto da leggere) di spalla sulla sinistra e apertura di Riformato sul congresso in streaming dei 5 Stelle (proprio loro), con azzeccatissima foto tragica e statuaria insieme (ma se non un social media manager, almeno un consulente d’immagine a prova di autogol non ce l’ha proprio nessuno?).

All’interno La Settimana con i grafici del data editor Teoldi e il punto sul virus di De Luca tornano ad aprire i Fatti, che proseguono con Trocchia sui commissari che in Italia durano più delle emergenze (oltre che non programmare prima: vedi gli 8 terremoti negli ultimi 40 anni, prossimo compreseo... sperando di esser smentiti) e di fatto un editoriale del diretòr sugli aumenti dei parlamentari in barba al referendum di nemmeno due mesi fa. De Benedetti ci aggiorna sulla guerra legale europea contro Apple e nella sua colonna del lunedì Meletti si concentra sulle «disuguaglianze insostenibili» che aumentano anziché diminuire. Nel 34° anno di nascita dei Verdi italiani Cotugno fa un bel punto sugli ambientalisti nostrani con la nascita dei Fridays For Future, poi Pippo Russo racconta della società di super agenti che sfida i vertici del calcio europeo e ritorna la mini-sezione Enti Pubblici Ed Istituzioni (famigerata D eufonica compresa). Una nuova puntata di Attanasio (votata dagli abbonati il 21 luglio e finanziata dai lettori ad agosto) sulle «famiglie senza voce del Congo contro i giganti della tecnologia» chiude infine la sezione.

3 lettere (aperta da un nuovo Diritto di replica dell’Eni dopo l’articolo di sabato, con risposta di Penati che in poche righe non fa fare bella figura al direttore della comunicazione esterna dell’ente) e un opportuno commento di Serughetti sulla stanchezza da troppe call via Zoom aprono le Analisi, dove poi Alberto Mario Banti di fatto riassume il suo nuovo libro La democrazia dei followers e Di Giuseppe si occupa della Germania (con il calembour forse meno accattivante di sempre nell’occhiello: «La Deutsche Vita»). Ci risolleva la pagina con La Settimana della Scienza di Bignami (stavolta però l’occhiello è un altro, relativo soltanto alla prima notizia, a cui è legata anche l’illustrazione di Campagna) e un’altra di Mario Giro sul «mondo senza Occidente» in cerca di «una via fra demorazia e liberismo».

Una pagina interna di pubblicità e poi spazio alle Idee con Guglieri su umano e digitale illustrato da Strologo,

poi Ferrero sull’allenatore del 19enne campione di tennis Jannik Sinner, l’epilogo immaginario di Trump da una mongolfiera (visualizzato da Costantini) e il ritorno di Stefanelli (stavolta definito «critico») a chiudere il giornale, stavolta sull’autore dei romanzi per bambini con Capitan Mutanda ora divenuto fumettista per ragazzi. 

Lungo la giornata «un po di ottimismo» da Campagna su Instagram in una striscia in 4 vignette di cui come sempre mettiamo la prima

e a seguire, nuovi commenti dal web:

compresi i nostri e il teaser del diretùr

con tanto di Domani presente nei titoli del TGla7 (qui in versione integrale) per il nuovo scoop:


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