martedì 17 novembre 2020

Paziente 64 (ma Domani sta benissimo)

Nel 64° Domani cartaceo torna un’apertura di De Luca con grafico del data editor Teoldi (una settimana dopo la cartina dell’Italia con le sue regioni colorate, e due settimane dopo un altro grafico), efficace sul piano dei contenuti ma ovviamente molto meno dell’impatto visivo (e chiunque in questa fase può anche legittimamente commentare “e chissene”). Efficace editoriale in taglio basso di Mario Giro, su «quanto è faticosa l’incertezza» (che è la condizione in cui vive il mondo fuori dall’Occidente).

All’interno tornano anche le 7 news de La Giornata e perfino Berlusconi nella cronaca parlamentare di Preziosi, a cui segue un pezzo firmato dal collettivo Centro di Giornalismo Permanente in un racconto dalla periferia romana: «Viaggio a Tor Bella Monaca che soffre di Covid e di fame», inevitabilmente seguito dal reportage dei mastini Tizian & Trocchia sul terzo commissario per la sanità in Calabria, a cui fa però da contraltare il Bassolino assolto per la 19° volta raccontato da Fierro. Quindi è Vazza ad aggiornarci sul nuovo vaccino di Moderna, poi ancora De Luca spiega ad Arcuri (che temiamo li sappia benissimo) i dati sulle terapie intensive e De Monte racconta la valle della solidarietà nella “rotta alpina” verso la Francia dei migranti di notte (cittadini, parroci e associazioni li accoglie e denuncia gli abusi degli agenti: un’altra storia assurdi di questi nostri tempi sconquassati). Chiude i Fatti un altro reportage di Martini sul solito assalto alla diligenza degli italiani, stavolta nel «favoloso mondo dell’Aci. Tra superstipendi e benefit»

6 lettere e Salvatore Vassallo sui 5 Stelle ormai partito avviano le Analisi, corroborate da un sempre ottimo Romanelli su Trump «che si sente ancora vincitore come Lukashenko» e da Bruni sul cancellare i debiti da Covid («non è facile come dice Sassoli»), oltre che da Azzollini sui ritardi nel Recovery Fund («Per i ritardi non ci sarà alcun vaccino») e da De Benedetti su Orbán e polacchi a bloccare gli aiuti europei. Chiude la sezione Coticchia con un sempre interessante rilievo su come «I partiti dati per morti contano ancora qualcosa in politica estera».

Le Idee celebrano Manganelli (che due giorni fa avrebbe compiuto 98 anni e invece se n’è andato da 30 anni) con Di Fronzo ben illustrato da Campagna

e dopo la mini-sezione Enti Pubblici ed Istituzioni (con famigerata D eufonica) mai così presente negli ultimi giorni, il tandem Valerio & Nardi

precede Sinisi sulla serie tv The Third Day con efficace foto di Jude Law e la chiusa di Russo con un inusuale «Elogio dello 0-0. La vera essenza del calcio». 

Durante il giorno, sempre tanti spunti:

naturalmente compresi i nostri: A mezzogiorno tornano le dirette della redazione (su Facebook, Twitter e YouTube), ben mezz’ora con Trocchia sul fatto (e gli scoop) del giorno sulla Calabria:

Dopo un’altra striscia di Campagna sul suo account Instagram («Vicini/e di casa. Voi come siete messi/e, considerata anche la nostra maggiore presenza nei domicili?») in 7 vignette di cui come sempre mettiamo la prima 

a metà pomeriggio su Instagram la chiacchierata del diretòr con Sandro Tommasi (con il classico tono rilassato fra amici di vecchia data)

e il consueto teaser del nuovo Domani (e pure più in là):

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