lunedì 30 novembre 2020

Qualcosa si muove, e non è solo il virus

Nuova apertura a tutta pagina, con Gaia Zini che spiega il progetto di Conte sui fondi europei (con foto molto istituzionale ma emblematica, accanto all’a.d. di CDP Palermo mentre lo ascolta) e un altro editoriale di Mario Giro (in prima dopo 6 giorni) sulla fine della «lunga fase della politica polarizzata», «fatta a spintoni e dell’“io e nessuno all’infuori di me”», sancita dal voto unanime sullo scostamento di bilancio.

All’interno i Fatti partono come ogni lunedì con La Settimana raccolta in 7 reziose infografiche del data editor Teoldi e il punto di De Luca, poi Martini sull’Anas e le sue poche ispezioni nonché la colonna d’inizio settimana di Meletti sulla troppa segretezza di M5s e governo nelle manovre nascoste alla gran massa degli elettori. Di Giuseppe sposta quindi l’attenzione sui nuovi collegi post-referendum (di cui non parla nessuno) e Riformato sulle modifiche al decreto Sicurezza, seguiti a ruota – in epoca di Avvento solidale nelle diocesi italiane per aiutare i più bisognosi – Ciconte & Campagna sull’annosa questione degli sprechi alimentari

accanto a Beverina sulla riscoperta del Lanital, fibra a base di latte ideata in Italia e riemersa come alternativa ai materiali sintetici. Poi un ritorno degli intrighi calcistici indagati da Pippo Russo e ancora “La Deutsche Vita” (ormai divenuta a tutti gli effetti una vera e propria rubrica, sul monitoraggio della politica tedesca) con Di Giuseppe sulle quote rosa alla Cdu. Chiude un altro ritorno, quello di Carola Frediani sul rischio di cyber-estorsioni agli ospedali (con un brivido sulla schiena che percorre chiunque lo legga). 5 lettere (senza risposta, e con il Renzi Grafomane) e le ventilate manovre finali di Trump spiegate da Annicchino aprono le Analisi, a cui segue un ragionato pezzo di De Luca sui movimenti a sinistra («E non è il ritorno degli anni Novanta») e un commento di Alfredo Roma su «Più tasse per i redditi alti per ridurre le disuguaglianze». Poi è di nuovo Mario Giro a trattare dell’abolizione della pena di morte «per non perdere umanità», nella Giornata mondiale delle città per la vita nella ricorrenza dell’abolizione nel Granducato di Toscana del 1786 della pena capitale (primo nella storia). A seguire Antonio Fiori racconta la sconfitta delle proteste a Hong Kong sovrastando la mini-sezione Enti Pubblici ed Istituzioni (quella con la famigerata D eufonica) tornata su due righe. Chiude la sezione La Settimana della Scienza, curata come sempre da Bignami con Campagna a illustrare la prima delle notizie (oggi meno e più lunghe del solito).

Le Idee si aprono con il traduttore Luca Briasco sulla traduzione de I re della truffa e Stefanelli sulla forza finanziaria e geopolitica del k-pop, per chiudersi con l’ottimo Rielli sulla piattaforma di newsletter Substack (usata anche da Domani prima di carta e sito) illustrato da Moretti

e la “prezzemolina” Valerio sulla biografia a fumetti di Vito Volterra edita da Feltrinelli con il CNR. Lungo la giornata, altri riferimenti: più i nostri commenti e un ulteriore guizzo (quasi un rigurgito) di Campagna

In serata il diretòr torna a Stasera Italia, per la prima volta con Barbara Palombelli (qui la puntata integrale) ed entrando in trend topic su Twitter per le solite polemiche sulla patrimoniale:

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