domenica 29 novembre 2020

Vaccinarsi con la ricerca e le idee, è già un inizio

Nuovo editoriale dopo 7 giorni del diretòr, che fa sua la proposta del Forum disuguaglianze, di Movimenta e di Forum PA («assumere 500 mila giovani nella PA attirati non tanto dallo stipendio, ma dalla possibilità di ribaltare il Paese e farlo diventare un posto quasi civile»), e apertura programmatica di Mario Macis su «Come far cambiare idea a chi ha paura del vaccino anti Covid» e foto di una silhouette in penombra che si fa un tampone. Curiosa la presenza del termine della malattia (che ormai si usa al maschile anche per intendere il virus SARS-CoV-2) in entrambi i titoli in prima, finora un unicum nei 76 Domani cartacei (che pure dice qualcosa di quanto monopolizzi i discorsi).

All’interno le 7 news de La Settimana e Di Giuseppe su Renzi ritratto con le sembianze di un re con le pezze da Campagna aprono i Fatti, seguiti dalla stoica Azzollini che documenta il caos delle regole per il contagio sul posto di lavoro (che come d’abitudine italiana si sovrappongono e sono contradditorie) e il punto di De Luca sul virus, poi Trocchia fa una disamina dell’intreccio tra Covid e criminalità («Gli usurai svuotano le imprese e le mafie se le prendono») e Preziosi allestisce una bella intervista “vera” (con le domande in neretto) ad Achille Occhetto. A seguire Fontana documenta l’allucinante situazione del revenge porn su Telegram (un milione di iscritti in quasi 90 gruppi) e la “prezzemolina” Valerio allestisce una brillante recensione del nuovo libro di Serena Dandini sull’incredibile vita della fotografa, musa e modella Lee Miller, Chiusura di sezione con lo sbarco su carta di un estratto dalla bella intervista “vera” (con le domande in neretto) di Merlo all’ex ministro prodiano Giovanni Maria Flick che consente alla Redazione un trafiletto sulla nuova newsletter “In Contradditorio” da lei curata dopo aver svolto brevemente la professione di avvocato e scritto sul quotidiano Il Dubbio.

Le Analisi iniziano con 5 lettere (senza risposte) e il commento di Zanchini sulla (ragionevolmente ineluttabile) “svolta verde” promessa dal governo ma rimasta negli annunci e si chiudono con un intrigante contributo di Lamberti per la riapertura di archivi e biblioteche che «sta uccidendo la ricerca storica» e tre scenari per il partito repubblicano USA secondo Geoffrey Kabaservice (direttore del Niskanen Center di Washington, in un pezzo uscito lunedì in inglese su Persuasion).

Ancora Trump apre le Idee con una sorta di fenomenologia del tycoon con tutte le gamme della sua prosopopea esplorate da Fabio Vassallo e ben illustrate da Strologo:

poi torna Paparoni sul caso di “Philip Guston Now”, una mostra d’oltreoceano sul pittore che rappresentava la banalità del male con cappucci del KKK e Guglieri su Richard Yates visualizzato da Bergamelli, prima di una terza intervista “vera” (con le domande in neretto) di Bazzi a Tiziano Ferro, sempre più a suo agio con la vita e sereno perfino nei confronti di chi lo attacca (con riflessioni interessanti anche sul mondo dei media): Saltano quindi il Personaggio della Settimana sul cartaceo e il Quiz nelle Storie di Instagram, ma in giornata dal web giungono sempre spunti interessanti: e Campagna che si rifà il look «dopo anni e anni e anni»:

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