domenica 1 novembre 2020

Succede un 48 (e arriva DopoDomani)

Il 48° Domani si apre con un editoriale da gran titolo (forse il migliore di sempre) del diretòr sulla lenta risposta alla pandemia, accanto a Preziosi su Conte e il lockdown.

All’interno De Luca sulla «lunga marcia per guarire» e Marconi su chi cavalca la protesta, seguiti da un’altra grande intervista “vera” (con le domande neretto) del vicedirettò Fittipaldi al direttore dello Spallanzani («A che punto siamo della notte?», «Non lo sappiamo»). Poi ecco La Settimana in 6 news accanto a Faggionato sulla «fase quattro di Arcuri», quindi gli ineccepibili Azzollini «sul chiudere in casa soltanto glianziani» palesemente incostituzionale e Presbitero sul raccogliere dati per capire che fare col virus (ebbene sì, perfino con una pandemia in Italia bisogna ribadire l’ovvio). Chiude un altro articolo notevole di Pippo Russo dal calcio, sulle plusvalenze della Serie Cche salvano i bilanci delle grandi squadre (e aumentano il mal di testa di chi vuol seguirle senza una laurea in alta finanza, aggiungiamo noi).

Le Analisi partono con 3 lettere (alla prima, lunghissima, del presidente dell’associazione italiana di psicogeriatria replica direttamente – da par suo – Walter Siti) e il commento di Pasquino su un rimpasto di Conte «per ridare smalto e slancio all’ezione del governo», seguito da un Franco Bruni “severo ma giusto” (con tanto di trafiletto “L’autore” che ne descrive il profilo, nonostante lo sia già di una mezza dozzina di contributi) sulla «pecora nera italia» che «usa il Covid per dimenticare i vecchi guai» illustrato da Campagna. Quindi Mario Giro sul «marketing del terrore» («I terroristi tolgono l’islam dalla storia per usarlo come arma») e l’analista Lucia Tajoli dell’Ispi su Biden «non così diverso da Trump» su Cina e commercio, prima di concludere su nuovo gran pezzo di Farinelli (ieri sera a Otto e mezzo: qui l’integrale): «La democrazia americana è davvero democratica?». Piccola nota lessicale, anche se non troppo: naturalmente s’intende «statunitense», ma come il maschile di «Covid» o l’unione di preposizione e articolo tipo «col virus» anche nei titoli Domani ha scelto di seguire il linguaggio abitualmente parlato (non siamo completamente d’accordo, ma tant’è).

Idee aperte dal filosofo sudcoreano Byung-Chul Han che vive in Germania e svela «Il vero fattore X contro il virus» vale a dire il senso civico (vallo a spiegare all’Occidente che vive di luoghi comuni e poco più) con un’altra strepitosa illustrazione di Campagna:

Poi l’esordio di Marco Giusti su Sean Connery  e infine di nuovo Paparoni con una bellissima intervista “vera” (con le domande in neretto) a uno dei principali artisti contemporanei, il 75enne pittore dublinese Sean Scully che da quasi mezzo secolo vive in USA. Gran finale in ultima pagina, con l’annuncio di un “Best of” (anche se non espresso chiaramente: noi speravamo in articoli inediti, in realtà sono 21 già apparsi e impaginati fin qui) digitale per abbonati e un particolare ritratto di Toffolo: In giornata i consueti spunti (oggi perfino tragicomici) dal web: compresi i nostri:

E sul suo account Instagram, Campagna ci dà un’altra botta di ottimismo con quella che definisce una «vignetta qualunquista»:

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