All’interno De Luca fa il punto su «cosa è andato storto nel gestire la seconda ondata», accanto a un perfido (ma sacrosanto) Meletti sulla differenza politico-letteraria fra Speranza e Churchill. Poi tocca alle 6 news de La Settimana e a Merlo tocca seguire il (non) dialogo tra governo e opposizione, seguita ancora da Preziosi che racconta e incontra il prof precario che insegnava anche dall’ospedale e (nominato Cavaliere da Mattarella) ora partecipa al concorso: un’altra storia italiana che a Hollywood sarebbe già un film e invece noi derubrichiamo con un’alzata di spalle ammesso lo scopriamo. Quindi Francesco Dradi prosegue la sua inchiesta votata dagli abbonati a luglio e finanziata dai lettori ad agosto: stavolta l’aspetto (curioso, ma non banale) indagato è la ricerca dei funghi che con il Gps è stato stravolto e «minaccia il bene comune dei boschi» (con la minuscola, nessun gossip sui renziani).
Le Analisi partono con 3 lettere (senza risposte), fra cui quella chilometrica del presidente del Telefono Azzurro che occupa tutta la seconda colonna: «Chiudere le scuole è una minaccia alla salute». Accanto, una lapidaria Mara Morini: «Anche i russi sono rimasti delusi dal primo mandato di Donald Trump» (e speriamo sia anche l’ultimo, come per Carter e Bush padre) e per la prima volta un articolo non firmato: un’intervista allo storico americano Allan Lichtman, pubblicata ieri in inglese da Persuasion a cura dello staff e rititolata «È il modo di governare che decide le elezioni. Per questo vincerà Biden». A seguire, Antonio Fiori ragiona su «Cosa copiare dalla Corea del Sud» (spoiler: «Test, molti dati e precauzioni») e per finire uno dei nostri appuntamenti preferiti, la pagina di Bignami illustrata da Campagna:
La sezione Idee inizia con ampi stralci de La casa dalle finestre sempre accese di Anna Folli per Neri Pozza sulla giovinezza «avida e inquieta» del “primo critico letterario del Novecento” Giacomo Debenedetti, prosegue con un gran recupero nella cultura occidentale da parte di Ginevra Lamberti, vale a dire la morte (splendidamente resa da Nardi):Oggi nella pagina del @DomaniGiornale cartaceo di lunedì su #LaSettimanaDellaScienza di @LuigiBignami (sempre sia lodata), altra grande illustrazione di @DarCampagna sul più grande pennuto della storia, vissuto tra i 40 e i 60 milioni di anni fa pic.twitter.com/JDO9vIFENt
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) November 2, 2020
E oggi sul @DomaniGiornale cartaceo un'altra mirabile illustrazione di #MarilenaNardi, per un gran pezzo di @Gine_vra sul rapportarsi con la morte (anziché fingere che non esista come uso in Occidente) https://t.co/tLcrCKplM3 pic.twitter.com/chlmvjbAeS
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) November 2, 2020
finché chiude l’esordio di Viola Di Grado sul nuovo memoir Non morire di Anne Boyer.
In giornata, un post su Instagram segnala il ciclo di articoli “Zona franca” del misterioso Patrizio Bati iniziato sul Domani cartaceo dell’altro ieri, in serata rilanciato da TwitterCi sono luoghi frequentati da un'umanità eterogenea, individui che condividerebbero, al massimo, il rosso di un semaforo. Posti in cui vige una inquietante, quasi mistica, extraterritorialità. "Zona franca" ogni sabato su Domani
— Domani (@DomaniGiornale) November 2, 2020
➡️ La prima puntata • https://t.co/So9dtpdYs9 pic.twitter.com/z5xHYQDJFk
e sul suo account Instagram, Campagna ci va giù ancora più pesante:
mentre dal web arrivano sempre nuovi spunti:
Comparare paesi con 20 o 80 alunni x classe, sistemi privatii e pubblici, zero o molti mitigazioni, concezioni costituzionali opposte, fabbriche chiuse o aperte fornisce dati statisticamente fuorviante: UNESCO sul paniere misure ha dati diversi.
— Alberto Melloni (@albertomelloni) November 2, 2020
Discussione necessaria. https://t.co/vPo8fvQ1Zh
«Il problema di ammalarsi in questo mondo è che la storia di avere un corpo potrebbe essere la storia di ciò che è stato fatto alla maggior parte nell'interesse di pochi.»
— La nave di Teseo (@lanavediteseoed) November 2, 2020
Viola Di Grado racconta "Non morire" di #AnneBoyer, @PulitzerPrizes 2020, su @DomaniGiornale.@CasaLettori pic.twitter.com/7sIbsVFX7Y
Bisognerà fare un pensiero sul regionalismo: se no ci troveremo a bere un cocktail con quello che lamenta @AndreaOrlandosp , più propaganda seccessionista, più nostalgie di uno statalisno fascistoide. Mescolato non shackerato https://t.co/DYJGFLOY8h
— Alberto Melloni (@albertomelloni) November 2, 2020
Ora siamo al governo che vuole misure locali e alle regioni che vogliono misure uniformi. Un classe politica di irresponsabili.
— PAnnicchino (@PAnnicchino) November 1, 2020
"fascia serale più tarda" is the new "ci aggiorniamo"
— Lisa Di Giuseppe (@sallisbeth) November 2, 2020
A proposito di "quando parla il Premier Conte?" - oggi nella rubrica settimanale sui dati (ogni lunedì) parlo proprio di questo https://t.co/cDKz48JAMr pic.twitter.com/UiKEF2aLiG
— Filippo Teoldi (@Filippoteoldi) November 2, 2020
compreso l’avvicendamento societario:Ospitiamo questo appello firmato da oltre cento associazioni, #femministe e non solo, di solidarietà verso le #donne in #Polonia, e con la richiesta all’#Europa di essere determinata sullo #statodidiritto. https://t.co/iLbC2PgsX3 #StrajKobiet @DomaniGiornale #feminism @l_onofri
— Francesca De Benedetti (@FrancesDiBi) November 2, 2020
Benvenuto ad Antonio @campodallorto, nuovo presidente di @DomaniGiornale ! Grazie della disponibilità a partecipare a questa nostra impresa
— Stefano Feltri (@StefanoFeltri) November 2, 2020
Benvenuto presidente! https://t.co/u5aamSpZzC
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) November 2, 2020
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