mercoledì 20 gennaio 2021

125 volte “Domani” e il mondo in diretta

Editoriale di Lamberti di spalla sugli 82 mila morti «questione molto politica» e apertura di Preziosi (quanti quotidiani italiani possono vantare così tante firme femminili e così spesso in prima pagina? Il calcolo è presto fatto: nessuno) sul «Conte azzoppato», con l’inevitabile 28° foto sulle 125 frontpage in questi 4 mesi di Domani.

All’interno «vincitori, vinti e boh» aprono i commenti sulla crisi di governo con una piacevole sfilza di commenti, firmati dal diretòr, Urbinati, Morini, Tarchi, Imberti e Salvatore Vassallo, più «il prezzo della fiducia» spiegato da Di Giuseppe con i grafici di Teoldi. Poi le 7 news per La Giornata accanto al punto di Merlo sulla legge elettorale, quindi il nuovo scoop del vicedirettò Fittipaldi sulla guerra al Consiglio di stato («Veleni, amanti e tangenti», un bell’ambientino), Fierro su De Magistris che ha buon gioco a candidarsi «Nel vuoto della Calabria», Faggionato sul futuro di Unicredit con il nuovo a.d. Padoan e Bragantini su «La volpe (pentita) a guardia del pollaio di Wall Street» alias il nuovo capo della Securities & Exchange Commission scelto da Biden, per chiudere con un gran pezzo di Deaglio «guida turistica della democrazia» su Washington blindata da più soldati di quelli stanziati in Iraq. 

Un orgoglioso articolo di Lionel Barber («direttore del Financial Times 2005-2020», come dichiara sotto la firma) sui vecchi principi del giornalismo nell’era della menzogna, apparso in inglese due giorni fa su Persuasion, apre le Analisi su pagina destra, seguito da 5 lettere (senza risposte) e il commento di Roberto Rossini, presidente Acli, su un nuovo “ministero del domani” per uscire dalla crisi (e non un ministero per Domani, anche se la battuta è troppo facile). Poi Meletti demolisce Letizia Moratti sulla sua uscita sul considerare anche il Pil per decretare le “zone rosse” e torna il duo Savarino & Vineis sul «Perché è un errore rendere il vaccino obbligatorio per tutti», quindi ancora alla sapiente Preziosi tocca il toccante ricordo di Emanuele Macaluso («il migliore dei riformisti») e a Balassone il dilemma se «Giornali e tv devono filtrare la realtà?», concludendo con il centenario della scissione di Livorno da cui nacque il PCI con l’interessante ricordo di Cuperlo («era come una giraffa col cuore lontano dai pensieri»). 

Coppia d’assi per la sezione Idee, con la frizzante Pilotti illustrata da Campagna sui «casi umani come il duca di Hastings» ancora a partire dalla serie tv Bridgerton e Guglieri su «Tutti i fantasmi e le ossessioni dietro al successo di Simenon» meravigliosamente illustrato da Bergamelli:

In giornata, oltre a un breve filmato dei cronisti di Domani su Instagram, nuove segnalazioni: più cui le nostre: e le digital first: In serata, Carlo De Benedetti torna in collegamento con Otto e mezzo su la7:

Nessun commento:

Posta un commento