martedì 5 gennaio 2021

Andavo a 110 all’ora

110° Domani cartaceo segnato da una nuova apertura a tutta pagina sulla fine di una storia patria come la Fiat (con bellissima immagine, un manifesto del 1954) firmata Bragantini, con un editoriale in taglio basso di Giro sulla scuola e una nuova manchette, che vede il ritorno del logo azzurro creato nel 1959 per un francobollo sull’UNHCR (a cui peraltro va una percentuale dell’abbonamento a Domani). 

All’interno La Giornata in 7 news e il punto di Preziosi sul governo aprono come sempre i Fatti, con il solito grande articolo di Deaglio stavolta sulla guerra civile sfiorata in Georgia con l’audio della telefonata di Trump rivelato ieri dal Washington Post, poi è De Luca a fare chiarezza sui vaccini grazie a un’intervista “vera” (con le domande in neretto) al responsabile Gabriele Gallone e al tradizionale punto sul virus (siglato «DMD» come ogni suo “secondo articolo"). Antonella Romeo da Torino racconta come «i medici di base tedeschi mettono un argine al Covid-19» e Pignatelli da Taranto la «masseria che resiste» dopo l’Ilva al coronavirus. Chiude la sezione Di Giuseppe (con un un trafiletto di Redazione) su Assange che evita l’estradizione ritratto da Costantini. 

6 lettere (senza risposte) e il commento del magistrato Sebastiano Ardita sul vaccino prima nelle carceri aprono le Analisi, poi con Sales sulla coesione con il sud «la più grande riforma economica» e Zini sull’indagine Coop-Nomisma a proposito del vaccinarsi in Italia. Altro gran pezzo di Cotroneo sulla “sushi economics” e di Russo su «una certa personalità anche nel dissipare il talento» di Balotelli e Zaniolo, prima del ritorno della mini-sezione Enti Pubblici e Istituzioni tornata su due righe e di chiudere con il sociologo Federico Neresini che spiega il senso del suo nuovo libro significativamente intitolato Io e il mio DNA

Grande apertura delle Idee con una mai così autobiografica Lamberti su San Patrignano

e splendido reportage di Ferrero sul «numero uno del tennis che non fu mai numero uno» (per calcoli sbagliati nel ranking), seguito dall’esordio del poeta Alberto Fraccacreta su Pazienza ben illustrato dal “collega rockstar” Toffolo,

e chiuso sulla «strana storia dei manoscritti rubati a scrittori ed editori» raccontata direttamente dall’editor Cottafavi. 

Nella giornata, oltre al sempre gustoso Campagna su Instagram, nuovi spunti dal web:

compresi i nostri In serata il neoacquisto Bolzoni modera un incontro in ricordo del compianto Giuseppe Fava:

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