All’interno il pezzo sul neopresidente del consiglio è di Meletti e tiene due pagine, compreso un trafiletto (non firmato e con tutta probabilità l’ultima cosa scritta prima di andare in stampa) sulla giornata politica e la polemica sulle riaperture, poi La Settimana in 6 infografiche di Teoldi e la rubrica “Il filo di Piero” di Ignazi sul contenere la spinta antipolitica illustrato da Campagna, quindi Holgado sulla Lega che non cambia pelle (con la sempre spettacolare foto del celebre militante a Pontida nel 2018) e Deaglio sul secondo mancato impeachment di Trump, quindi un’intervista “vera” (con le domande in neretto) di Tedeschi al commentatore attivista Matt Stoller di cui Domani pubblica spesso contributi tradotti dalla sua newsletter Big, per chiudere con il ritorno di una classica inchiesta “partecipata” (dal secondo lotto, votato dagli abbonati lo scorso 27 novembre e finanziato anche dai lettori), realizzata da Federica Tourn sul limbo creato dal Covid per le donne malate di tumore al seno.
Affine per tematica anche il primo articolo delle Analisi, con il ritorno di Marta Iaquinto sui disturbi alimentari nella pandemia
seguito da Balassone sul futuro della Rai e «Cosa possiamo imparare dal Regno Unito su Netflix»,Oggi sono in edicola a pagina 9, su @DomaniGiornale parlo di un tema che mi sta troppo troppo a cuore.
— Marta Iaquinto (@marta_scrive) February 15, 2021
Grazie @sallisbeth @PazzoPerDomani pic.twitter.com/o6sXGnlMay
Su @DomaniGiornale @SBalassone sul futuro della Rai Siamo un mercato o possiamo essere anche una industria? @giankaleone @APAudiovisivi @100autori @TinnyAndreatta @andreascrosati @simonaercolani pic.twitter.com/tRP7A2sgJe
— Comunicare Digitale (@ComunicareDigit) February 15, 2021
poi 5 lettere (senza risposte) e il bel commento di Serughetti sulla parità di genere («non è solo un problema di leadership e numeri») e ancora Giro (che qualcuno suggeriva a Draghi di riportarlo al ministero degli esteri) sugli Emirati Arabi «diventati il paradiso dei trafficanti d’oro africani», per chiudere con La Settimana della Scienza curata da Bignami e illustrata da Campagna.
«L’inarrestabile ascesa del romanzo storico» con l’esordio dello scrittore Fabiano Massimi avvia la sezione Idee (su cui qualcuno ha ironizzato, peraltro non senza qualche ragione: ma Domani è nato da meno di 6 mesi e la tendenza in libreria permane, anche senza gli exploit web di Alessandro Barbero e il suo doppio satirico interpretato dall’attore Renato Minutolo...),
seguita con due trafiletti di redazione da una nuova puntata di Moresco inviato nella città dei morti, ancora illustrato da Campagna:Oggi su @DomaniGiornale, "L'inarrestabile ascesa del romanzo storico". Da Scott a Scurati passando per Auci, Buticchi, Ardone e Ken Follett. Il futuro del romanzo è nel passato? pic.twitter.com/N77WevsLvG
— Fabiano Massimi (@fabianomas) February 15, 2021
E per farsi perdonare una certa latitanza da @DomaniGiornale, questo lunedì @DarCampagna per “Il filo di Piero”, “La Settimana della Scienza” e Antonio Moresco inviato nella Città dei Morti ritorna... uno e trino! pic.twitter.com/08PCUI03Og
— PazzoPerDomani (@PazzoPerDomani) February 15, 2021
In ultima pagina, la pubblicità di DopoDomani segna il secondo Domani consecutivo del tutto privo di inserzionisti: un segnale positivo o negativo? In questa fase di start-up, più probabile una vita di mezzo... anche se una foliazione più corposa non ci dispiacerebbe certo. Ne sapremo forse di più se e quando l’Editoriale Domani deciderà l’iscrizione all’Ads.
Lungo la giornata, come sempre non mancano le segnalazioni:
mai grafico è durato così poco - (cc @sallisbeth) pic.twitter.com/4mqCPgSLB5
— Filippo Teoldi (@Filippoteoldi) February 15, 2021
Un dossier sulla mafia e sui potenti di Sicilia. Ma mancava un nome: quello di Salvo Lima, il proconsole di Giulio Andreotti in Sicilia.
— Attilio Bolzoni (@atbolz) February 15, 2021
La morte di Mario Francese.
Sul Domani nel Blog Mafiehttps://t.co/w4h0vzXvoX
Da anni leggiamo della necessità di rendere le banche centrali indipendenti dai governi. L'Italia, per la verità, sembra un'anomalia in senso contrario. C'è un altro paese europeo in cui la banca centrale ha dato, in pochi decenni, 3 presdelcons, 5 ministri del tesoro e un PdR?
— Lorenzo Zamponi (@masaccio_) February 14, 2021
No, erano i suoi supporter ad essersi illusi che tra i miracoli della sua nomina vi fosse la guarigione dal virus :)
— Vitalba Azzollini (@vitalbaa) February 15, 2021
Troppi avevano sperato in un ribaltamento di prospettiva presi dall’euforia. Non hanno capito che c’è la pandemia o forse dopo un anno vogliono far finta di nulla
Draghi non è uno che si è mai messo a nuotare contro la corrente. Tre quarti d'Europa sono in lockdown, tutti gli scienziati dicono che ci aspettano mesi difficili, ci sono nuove varianti che sono quasi una pandemia nella pandemia: farà come Germania e Francia e chiuderà
— Davide Maria De Luca (@DM_Deluca) February 15, 2021
Il premio "ho passato sei mesi in una caverna su Marte con garza nelle orecchie" agli indignati per le dichiarazioni del consulente Ricciardi, dopo che da un anno tutti i consulenti/tecnici della salute si comportano da battitori liberi dicendo spesso cose ben più assurde
— Davide Maria De Luca (@DM_Deluca) February 15, 2021
Le esternazioni di Ricciardi alle agenzie stampa fanno capire che il problema non sono gli account social di politici e affini
— Vitalba Azzollini (@vitalbaa) February 15, 2021
Il problema è l'incontinenza verbale, qualunque sia il mezzo con cui si manifesta
P.S. I social possono essere ottimi canali comunicativi, se ben usati
Da leggere @giorgiaseru su @Domani : Differenza tra rappresentazione descrittiva e sostanziale e una domanda: perché #Draghi non ha ritenuto necessario parlare anche con le reti/associazioni di #donne?
— Manuela Mimosa Ravasio (@manuelamimosa) February 15, 2021
(che guarda a Washington)
— Giovanna Faggionato (@GioFaggionato) February 15, 2021
un imprevisto (non ultimo, probabilmente) ritratto governativo di Costantini digital firstIn questi giorni di ritratti di Draghi ne abbiamo letti tanti (troppi forse) ma questo di @giorgiomeletti su @DomaniGiornale mi pare uno dei più acuti e completi. pic.twitter.com/aZmZxxaOAn
— furio garbagnati (@FurioGarbagnati) February 15, 2021
e come previsto, l’inizio del nuovo podcast con Carofiglio padre e figlia:Il mio ritratto di @AndreaOrlandosp per l'articolo "Pandemia, disoccupati e parti sociali: il rebus del ministro Orlando" di @francescoseghez per il @DomaniGiornale https://t.co/0go8Utl2uI
— Gianluca Costantini (@channeldraw) February 15, 2021
Al pomeriggio, il diretòr torna a Quante storie su Raqi 3 per il nuovo libro:Domani presenta “Coffee for two” il primo podcast di @GianricoCarof e sua figlia Giorgia.
— Domani (@DomaniGiornale) February 15, 2021
Un podcast di 10 puntate, una a settimana, ogni lunedì sul sito di Domani.
🔗 https://t.co/ZdVMbvp0PL pic.twitter.com/n5cmfZQuoq
Cosa c'è dopo il populismo? È stato davvero sconfitto? Ne parliamo con @StefanoFeltri e #IlvoDiamanti ora a #QuanteStorie @RaiTre
— Quante Storie (@QuanteStorieRai) February 15, 2021
Aspettiamo le vostre domande pic.twitter.com/xN3hESQf94
e un nuovo sondaggio da 24 ore su Twitter con i primi risultati sorprendenti:“Tornare cittadini” è il nuovo libro di @StefanoFeltri
— Domani (@DomaniGiornale) February 15, 2021
pubblicato da @Einaudieditore.#QuanteStorie @RaiTre @QuanteStorieRai
🔗https://t.co/I8CpSYiJhh pic.twitter.com/PET49DlU0N
Avete trovato lo speciale "Amore disperato" di @DomaniGiornale? In edicola da ieri (e ancora disponibile)? +
— Stefano Feltri (@StefanoFeltri) February 15, 2021
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